Giusta postura del massaggiatore (video)

Tempo di lettura: 7 minuti

La giusta postura durante il massaggio è fondamentale per ottenere la massima pressione con il minimo sforzo fisico, per evitare infortuni e per trasmettere al cliente sia sicurezza che benessere.
E tu, che postura assumi? Leggi per constatare …

postura del massaggiatore

Quando collaboro per la formazione del personale, anche se le prime lezioni sono incentrate sulla postura, noto che i futuri massaggiatori operano assumendo posizioni col corpo del tutto sbagliate e sbilanciate  rispetto alla varie zone corporee del cliente da trattare.

In particolare noto:

  • Mascelle serrate.
  • Testa eccessivamente abbassata.
  • Schiena eccessivamente piegata a curva.
  • Collo e spalle tese.
  • Braccia rigide.
  • Bacino totalmente fermo.
  • Gambe completamente diritte.

E’ evidente che i neofiti, in quelle occasioni, si concentrano sull’apprendimento e la pratica, trascurando l’elemento principale dal quale bisogna, invece, partire: l’ascolto e la posizione del proprio corpo.

La postura del massaggiatore è importante per:

  1. Evitare problemi fisici nell’immediato (stanchezza generale, mal di schiena, gambe affaticate, formicolio)
  2. Evitare problemi fisici nel futuro ( tunnel carpale, tenosinovite, epicondilite, ecc.).
  3. Lavorare a fondo con il minimo dispendio energetico.
  4. Donare relax, ma ciò non può avvenire se siamo fisicamente tesi.

In realtà ho visto anche tanti esperti e bravi massaggiatori assumere posizioni errate ed anch’io non sono ineccepibile. Più volte, mentre lavoro, devo correggere la postura sbagliata assunta.

Difatti, è bene ricordare che per mantenere una postura corretta è opportuno, di tanto in tanto e mentre si lavora,  prendere coscienza della posizione che si assume.

Ma cosa si intende per postura?

postura del massaggiatore

La postura di una persona è costituita dal modo in cui in il suo corpo si situa nello spazio contrastando le pressioni imposte dalla forza di gravità e da una moltitudine di cause di varia natura che interagiscono fra loro.

Una postura scorretta determina una modificazione muscolare e articolare, producendo squilibri collegati con i movimenti del corpo e da qui dolori di varia natura che possono anche generare una degenerazione precoce di articolazioni e dischi intervertebrali compromettendo la vita del soggetto sofferente.

La postura del massaggiatore e la sua forza.

postura del massaggiatore

La forza da utilizzare, durante un massaggio, non deve essere sprigionata solo da specifiche zone corporee come ad esempio, erroneamente si pensa, da braccia e mani mentre il resto del corpo rimane statico.

La forza deve essere generata da una giusta postura che, in questo caso, è ricavata dalla flessione e l’estensione delle gambe e dalle rotazioni di peso guidati dal bacino che trasmetteranno la forza alle braccia, poi alle mani ed infine ai muscoli dell’individuo massaggiato.

La MCV (Massima Contrazione Volontaria) è la quantità massima di forza che una persona può produrre in qualsivoglia postura si assuma ed è impiegata per quantificare la percentuale di massima forza che una persona deve utilizzare al fine di ottenere un risultato.

Maggiore è la MCV utilizzata e maggiore è il rischio di un infortunio.

Ad esempio:

  1. Se per massaggiare un cliente occorrerebbero 10 libbre di forza, un massaggiatore con una cattiva postura avrà bisogno del 36% della sua MCV (ciò comporta affaticamento e probabilità di causare lesioni). Mentre un massaggiatore con la giusta postura avrà bisogno solo del 25%  della sua MCV.
  2. Se per massaggiare un cliente occorrerebbero 25 libbre di forza, un massaggiatore con una cattiva postura avrà bisogno del 89% della sua MCV (ciò comporta affaticamento e probabilità di causare lesioni). Mentre un massaggiatore con la giusta postura avrà bisogno solo del 62% della sua MCV.

Difendersi da eventuali infortuni

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Il primo accorgimento da attuare riguarda l’altezza del lettino.

Un lettino basso richiede lo spostamento del baricentro in avanti amplificando la tensione sulla zona lombo-sacrale e aumenta l’estensione angolare del polso danneggiandolo e riducendo la forza di presa.

Al contrario, un lettino più alto, riduce la flessione lombo-sacrale e regolarizza l’angolatura del polso.

Consiglio di provare con un lettino che arrivi a metà della propria altezza per poi regolarlo in base alla propria corporatura. Leggermente più alto se si hanno le gambe lunghe. Leggermente più basso se si ha un busto lungo.

Il secondo accorgimento interessa le diverse posture da assumere in base alla diverse zone da trattare che cambieranno in base alla posizione in cui ci si troverà a lavorare.

Le posizioni sono:

  1. Posizione caudale, quando ci si trova dalla parte dei piedi del cliente.
  2. Posizione laterale, quando ci si trova di fianco (destro o sinistro) del cliente.
  3. Posizione craniale, quando ci si trova dalla parte della testa del cliente.
  4. Posizione contro-laterale, quando ci si trova sul lato opposto alla parte del corpo che si sta massaggiando (ad esempio, se si lavora l’esterno della coscia destra stando a sinistra del lettino).

Prima postura (postura ad arciere)

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  1. Ci si avvale del peso del corpo e del suo movimento per esercitare una pressione.
  2. La pressione viene trasferita alle braccia.
  3. Gomiti dritti o leggermente piegati.
  4. La gamba posteriore rimane diritta.
  5. Il piede anteriore è in linea con il lettino da massaggio.
  6. La gamba anteriore si flette in avanti per poi ritornare indietro

Questa postura è adatta per massaggiare tratti lunghi, ad esempio la gamba del cliente, senza portare in avanti il tronco. Il piede anteriore è in linea con il lettino da massaggio, mentre il piede posteriore e ruotato in orizzontale. Quando si flette la gamba anteriore il corpo si muove in avanti trasferendo il peso al piede anteriore. Quando la gamba anteriore torna indietro (si raddrizza) il peso si trasferisce al piede posteriore. Durante il movimento, avanti e indietro, la gamba posteriore rimane dritta e la forza viene trasferita alle braccia e successivamente alle mani.

Seconda postura

Consiste nel flettere entrambe le gambe fino a che le ginocchia vadano sotto il lettino. La schiena è dritta e il bacino oscilla a destra e sinistra dando spinta alle braccia. Questa postura è particolarmente adatta per lavorare le zone esterne del cliente. Ad esempio la coscia.

Terza postura (postura avanti e indietro o to and fro).

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  1. Si utilizza il peso del corpo tramite il movimento avanti e indietro.
  2. La pressione è trasmessa tramite le braccia.
  3. Il tallone è sollevato per spostare il peso in avanti.

Questa postura consente il movimento del corpo avanti e indietro ed è adatta, soprattutto, a molte manovre che occorrono per massaggiare la schiena del cliente. I piedi sono disposti uno dietro l’altro e il movimento in avanti è dato dal sollevamento del tallone del piede posteriore. Di conseguenza il corpo si inclina trasferendo la pressione alle braccia che devono essere leggermente flesse. Più il tallone si alza, più il corpo si inclina e più la pressione aumenta.

La postura del massaggiatore in generale

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Al di là delle varie posture da assumere a seconda delle posizioni in cui ci troviamo, ci sono dei parametri che dovrebbero essere sempre mantenuti.

Quando si lavora in piedi:

  • Schiena dritta.
  • Spalle indietro ed abbassate.
  • Braccia leggermente flesse.
  • Gambe aperte e leggermente inclinate.
  • Piedi ben appoggiati a terra.
  • Rotazione del bacino a seconda dalla spinta che si deve dare (destra o sinistra).

Volendo puoi anche indossare un correttore posturale per le spalle.

 

 

 

 

 

 

Quando si lavora seduti (per trattare il viso o i piedi):

  • Tenere lo sgabello leggermente più alto.
  • Tenere la schiena dritta.
  • Spalle indietro ed abbassate.
  • Gambe divaricate.
  • Piedi ben appoggiati a terra.

In linea di massima bisogna sfruttare il corpo per dare forza alle braccia e successivamente alle mani.  Ad esempio, se devo tendere (tirare) la gamba del cliente, afferrerò il piede con le mani inclinando il corpo all’indietro,  fino a che le braccia non saranno dritte e porteranno con sé la gamba del cliente.

La postura del massaggiatore e l’equilibrio

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L’equilibrio è sostanziale per svolgere una qualsiasi attività fisica e per  un massaggiatore un buon equilibrio vuol dire:

  • Stabilità.
  • Forza.
  • Resistenza.
  • Realizzazione di buone posture.
  • Lavorare in modo efficace.
  • Diminuire i rischi.

Alcuni esercizi semplici, efficienti e veloci per migliorare l’equilibrio:

  1. Pozione fenicottero: stando alzati e ben diritti, fissare l’orizzonte e sollevare il ginocchio formando un angolo retto. Chiudere gli occhi e reggere la posizione per circa 5/8 secondi. Ripetere l’esercizio con l’altra gamba.
  2. Piede, caviglia, polpacci: stando alzati e ben diritti, fissare l’orizzonte, poggiare la mano destra ad una sedia (o un qualsiasi appoggio) e tenersi in equilibrio prima sulle punte dei piedi e successivamente sui talloni.
  3. Glutei, anca: stando alzati e ben diritti, fissare l’orizzonte, poggiare la mani allo schienale di una sedia, sollevare una gamba all’indietro (senza flettere il ginocchio) e riportarla in posizione. Successivamente alzare la gamba lateralmente e riportarla in posizione. Ripetere l’esercizio con l’altra gamba.

Ricordiamoci che non si può trasmettere benessere se il corpo e continuamente teso e, per il bene futuro del proprio corpo, non si possono sottovalutare i problemi che derivano da una cattiva postura.

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