Massaggio consapevole

Tempo di lettura: 5 minuti

Se perdiamo la concentrazione durante il massaggio, non siamo più efficienti come dovremmo essere. Solo mantenendo l’attenzione, per effettuare un massaggio consapevole, riusciamo ad essere proficui e anche creativi.

massaggio consapevole

Tutti noi, operatori del benessere, sappiamo che il massaggio non è solo un servizio meccanico. La manualità, infatti, deve essere guidata dall’intuizione (giusto per dirne una) che può esservi solo se c’è attenzione da parte nostra nel momento in cui si lavora.

Tuttavia, quanto effettivamente siamo presenti in quel momento?

Mentre massaggiamo, abbiamo veramente consapevolezza di ciò che sta succedendo sotto le nostre mani? Siamo totalmente coscienti dei cambiamenti che avvengono nel corpo del ricevente? E l’attenzione è presente tutto il tempo del massaggio e per tutti i massaggi della giornata? O, probabilmente, stiamo massaggiando in maniera meccanica pensando a tutto, tranne a quello che ci compete in quel momento?

Di certo non è facile mantenere un’attenzione costante, soprattutto se ci sono problemi e/o preoccupazioni personali, ma è solo tramite un massaggio consapevole che si possono captare i feedback (segnali) che invia il corpo del tuo cliente e un corpo non mente, avverte chi lo sta ascoltando. Ma ciò può avvenire solo se siamo in grado di tradurre, ponendo attenzione, questi segnali.

Se sviluppi questa consapevolezza mirata, sarai veramente in grado di capire, ad esempio, se la tua tecnica di digito-pressione sta generando una modificazione positiva o negativa.

Il massaggio consapevole ti permette di applicare la giusta dose di pressione debita alle varie parti del corpo e se i muscoli trattati  si stanno rilassando o, viceversa, contraendo perché c’è troppa pressione.

Alcuni massaggiatori hanno più successo di altri perché, al di là della bravura manuale, hanno una capacità di concentrazione continua e costante ed il semplice atto di essere presente già consente di realizzare un cambiamento. Come afferma il visionario terapista cranico Hugh Milne “La presenza è più importante della tecnica”.

Nelle pratiche di guarigione Orientali, la meditazione e la consapevolezza di ciò che si sta facendo, sono indissolubili. Se fai tue queste due nozioni, miglioreranno i risultati del tuo massaggio, i rapporti con il cliente, la tua vita lavorativa e anche privata.

Tuttavia, sebbene questi concetti siano facili da capire, la padronanza richiede molta pratica, ma, fortunatamente, possiamo utilizzare i nostri continui massaggi  per farla.

Ma cos’è la meditazione?

massaggio consapevole

Quando sentiamo parlare di meditazione si instaura subito nell’immaginario collettivo le diverse pratiche per la meditazione: il canto, l’om, la respirazione, un mantra, ecc., ma la vera peculiarità della meditazione non è la tecnica, bensì il modo di essere piuttosto che del fare.

La parola meditare deriva dal verbo latino “mederi” che significa medicare, misurare e pensare. La sua radice “med” è la stessa sia per la parola medicare che medicina. L’intento primario della meditazione è curare, riflettere, valutare, indirizzare l’attenzione verso il nostro spirito, la nostra anima.

Tramite la meditazione possiamo sanare le lesioni emotive, i pensieri negativi, le abitudini malsane ed eliminare ciò che di negativo c’è nella nostra vita per vivere meglio, rilassati, ottimisti e creativi.

Per meditare ti basta semplicemente sederti in un posto tranquillo, lontano da eventuali rumori e distrazioni, ad esempio il cellulare, e intraprendere un taciturno discorso con te stesso consentendo ad i pensieri di scorrere lentamente e liberamente, non devi permettere che essi creino il caos nella tua mente.

Proprio come in molte pratiche di rilassamento, puoi concentrarti sulla respirazione. Ciò è molto semplice: basta essere consapevoli del respiro, di come fluisce nel proprio corpo, di rilevare piccoli movimenti, suoni o ritmi a cui di solito non si presta attenzione.

Quando espiri, sappi che stai espirando. Quando inspiri, sappi che stai inspirando, senza entrare nel solito tipo di dialogo interno in cui le nostre menti si impegnano all’infinito se lasciate a se stesse.

Un proverbio Zen proferisce: “Quando mangio, mangio; quando dormo, dormo “. Qualunque cosa tu faccia, devi essere completamente presente in quella cosa. Senz’altro possiamo aggiungere “Quando massaggio, massaggio”.

In internet trovi svariati link e PDF per meditare.

E cos’è la consapevolezza?

massaggio consapevole

La consapevolezza scaturisce dalla meditazione: ti siedi a meditare e, presto o tardi, acquisisci consapevolezza.

La consapevolezza è guardare tutto ciò che è in noi o al di fuori di noi, senza giudicare, ossia senza usare la razionalità che analizza,  discrimina, classifica, trasforma le cose allontanandoci dalla realtà.

La consapevolezza nel mantenere una salute mentale positiva e la riduzione dello stress è stata riconosciuta dalla psicologia moderna ed adoperata per alleviare una varietà di condizioni mentali e fisiche, tra cui il dolore cronico, il disturbo ossessivo-compulsivo, l’ansia e la prevenzione nelle ricadute di depressione e tossicodipendenza.

Meditazione, consapevolezza e massaggio

massaggio consapevole

Puoi servirti dalla meditazione, quindi della consapevolezza per rendere unico, personalizzato e speciale il tuo massaggio.

Di seguito alcune nozioni per un massaggio consapevole:

  1. Massaggia in silenzio. Solo stando zitto puoi concentrarti su quello che sta avvenendo sotto le tue mani. Se parli in continuazione non puoi percepire i segnali che il corpo del tuo cliente sta inviando, ma, in realtà, anche quel corpo sul lettino non ha nulla da dire perché è distratto.
    Il silenzio è fondamentale per effettuare un massaggio consapevole.
    Il massaggio eseguito in silenzio, solo una musica rilassante di sottofondo, ha un fascino incomparabile e se il tuo cliente, per causa di forza maggiore, si ritrova a fare un massaggio con un altro operatore che si attiene alla regola del silenzio, stai sicuro che lo perdi. Logicamente il feedback del cliente per comunicarti un eventuale dolore o richiesta va bene, ma le chiacchiere amichevoli no.
  2. Quando il tuo cliente è sul lettino da massaggio o futon, prendi qualche secondo, prima di cominciare,  per prendere coscienza di te stesso. Come ti senti? Il peso del tuo corpo e ben distribuito? Com’è la tua postura?
  3. Sii cosciente che stai per fare qualcosa per cui vieni pagato e per tanto l’attenzione deve essere rivolta solo a quel cliente. Dopo penserai alle tue cose.
  4. Sintonizza il tuo respiro con quello del cliente. Bastano 3 respiri per farlo, ma cambierà radicalmente l’entrata della tua sessione di massaggio.
  5. Collega l’attenzione della tua mente alle tue mani e viceversa. Com’è il tessuto del cliente? La pelle ha bisogno di un po’ di olio in più? Quella zona che stai trattando si sta rilassando o contraendo? Stai esercitando troppa pressione o è poca? Senti che in quella zona devi impastare o effettuare delle pressioni? Ecc.
  6. Non massaggiare in modo meccanico, ma segui l’intuito.
  7. Per infondere nel cliente la consapevolezza del suo stesso corpo puoi, prima di iniziare il massaggio,  toccargli i piedi, l’esterno del gambaletto, le cosce, l’addome, le spalle, braccia, avambraccio, e mani (fallo sia in posizione supina che prona). Potrebbe sembrarti un’azione futile, ma non l’ho è affatto. Nel momento in cui tocchi le zone sopra elencate, il cliente prende coscienza delle sue parti del corpo e le collega come un tutt’uno.

massaggio consapevole

Il vantaggio di effettuare un massaggio consapevole è che non hai bisogno di attrezzature, ma devi solo concentrarti su ciò che stai facendo.

Rimani aggiornato sui nuovi post seguendo Massaggi e Consigli su Facebook e/o Instagram.

Condividi

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.