Ascolto attivo del massaggiatore

Tempo di lettura: 4 minuti

L’ascolto attivo è importante non solo per interagire con i tuoi clienti, ma anche per sostenere un colloquio lavorativo o se sei un datore di lavoro che deve assumere del personale.

attivo del massaggiatore

Il nostro intelletto può essere così traboccante di ego, progetti futuri, opinioni e pregiudizi che ascoltiamo senza troppa attenzione ciò che dicono gli altri.

Da massaggiatore è necessario ascoltare per comunicare in maniera efficiente.

Devi ascoltare per poter comprendere le problematiche del cliente e le sue motivazioni nel ricercare un massaggio e solo in seguito capirai se puoi essere di aiuto e proporre il tuo piano di azione (il piano di azione fa parte del marketing del massaggiatore).

L’ascolto richiede uno “sforzo attivo” che è differente dal semplice ascoltare ed aiuta a tenere un atteggiamento aperto, imparziale e non giudicante.

Ovviamente bisogna avere la voglia e l’umanità di immedesimarsi nel cliente per capirne la motivazione.

Inoltre l’ascolto attivo del massaggiatore reclama uno scambio di parole (da massaggiatore devi utilizzare sempre parole positive). Infatti, esso, prevede un silenzio attento alternato a domande, riformulazioni e altri interventi finalizzati a far continuare a parlare il cliente ed a empatizzare con lui.

Ciò si consegue comunicando a livello:

  • Verbale (“dimmi” o “ah”).
  • Fisico (un cenno del capo o una mimica facciale).
  • Toccando (ho capito bene, le fa male qui?)

Ascolto attivo del massaggiatore: differenza tra ascolto attivo e passivo

Durante l’ascolto passivo il massaggiatore resta in silenzio per instradare un buon ascolto attivo. Il silenzio però non deve essere troppo prolungato. La comunicazione è uno scambio e non solo un’assimilazione di informazioni. Immagina di andare tu da un massaggiatore ed esso non ti chiede perché sei lì, qual è il tuo scopo, se hai un dolore e dove, non ti fa riempire una scheda di assunzione al massaggio o se assumi dei medicinali e così via.

Ti darebbe fiducia?  Credi che abbia capito veramente il tuo problema senza neanche toccarti o farti una domanda?

La differenza tra un ascolto attivo o passivo è come quando ascolti una canzone che ti conquista prestando attenzione alle parole rispetto a quando metti la televisione in sottofondo finché cucini.

Nel primo caso senti cosa dice il cantante, ti emozioni, magari passano per la testa dei ricordi. Nel secondo caso non sapresti neanche fare il riassunto dell’episodio.

Ci vuole concentrazione e impegno affinché le parole centrino le nostre orecchie dando loro un significato.

Il procedimento dell’ascolto attivo è simile a quello di trovare i pezzi di un puzzle che sono sicuramente nella scatola, ma non ci vengono messi davanti agli occhi.

Consigli per un ascolto attivo del massaggiatore

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  1. Tenere una mente aperta e ricettiva.
  2. Essere consapevoli del proprio linguaggio del corpo. Incrociare le braccia o tenere le gambe accavallate crea una barriera all’ascolto. Sedersi assumendo una postura rilassata è più aperta ed invitante. Mantenere il contatto visivo senza essere troppo invadente.
  3. Guardare la postura del cliente. Il linguaggio del suo corpo, come il tuo, può dire più delle parole.
  4. Evitare distrazioni esterne. Condurre il colloquio di assunzione al massaggio in uno spazio tranquillo. Ossia uno spazio senza telefoni che squillano (silenziare il proprio cellulare) e senza colleghi o altri clienti nelle vicinanze (anche per una questione di privacy).
  5. Calcolare un maggiore tempo per un colloquio di assunzione al massaggio. Che sia un colloquio iniziale con un nuovo cliente o un colloquio di follow-up con un cliente di lunga data, assicurarsi di concedere un tempo adeguato a ottenere informazioni sufficienti per determinare il tipo di percorso che dovresti intraprendere.
  6. Consentire al cliente di finire ciò che sta dicendo senza interruzioni. Attendere 2/3 secondi prima di rispondere per essere sicuri che il cliente abbia finito di dire ciò che voleva proferire.
  7. Ripetere ciò che ha detto il cliente. Una volta che il cliente ha finito di parlare puoi ripetere ciò che hai sentito con parole tue, parafrasando ciò che ha detto e ponendo domande per chiarire eventuali punti poco chiari. Se il cliente ha accennato un dolore alla schiena è ovviamente opportuno chiedere che tipo di dolore, quanto spesso fa male, se è la causa di un infortunio, ecc.

Insidie dall’ascolto attivo del massaggiatore

  1. Pensare di conoscere la risposta presuppone di sapere di più sul cliente rispetto al cliente stesso. Spesso porta il massaggiatore a interrompere o a non essere d’accordo con il cliente.
  2. Provare ad essere di aiuto. Anziché ascoltare attentamente ciò che il cliente sta cercando di dire, il massaggiatore (anche se motivato da buone intenzioni) pensa al futuro cercando di risolvere il problema, o almeno quello che si pensa sia il problema. Le prime frasi possono essere ascoltate, ma il resto di ciò che viene detto viene perso perché le ruote girano su cosa fare piuttosto che ascoltare.
  3. Sviluppare una conversazione competitiva. Potrebbe accadere quando il massaggiatore presume di sapere più del cliente su un particolare problema.

Un ascolto gentile ed empatico può essere efficace nella guarigione quanto qualsiasi forma di trattamento terapeutico.

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