Esaminare le tipologie corporee con sistemi come ayurveda o somatotipizzazione può aiutare i massaggiatori ad adattare l’approccio ad ogni cliente.
La lettura del corpo, sebbene considerata una pseudoscienza non convalidata da prove rigorose, offre spunti utili per approcciare ogni cliente in modo personalizzato.
Al giorno d’oggi, i massaggiatori hanno acquisito una maggiore comprensione del trauma e dei suoi effetti sulla percezione e sul sistema nervoso autonomo.
Anche i ricercatori tradizionali riconoscono l’interazione corpo-mente, compreso il ruolo ascendente del nervo vago.
L’interazione corpo-mente si riferisce alla connessione e alle influenze reciproche tra i processi fisici e mentali. Questo concetto riconosce che il benessere del corpo può influenzare la mente e viceversa. Ad esempio, lo stress mentale può manifestarsi in sintomi fisici come tensioni muscolari o problemi digestivi, mentre l’attività fisica può migliorare l’umore e la salute mentale.
Il nervo vago è una delle principali vie di comunicazione tra il cervello e il corpo. Il termine “ruolo ascendente del nervo vago” indica che questo nervo trasmette segnali dal corpo al cervello.
Il nervo vago (immagine sotto) controlla molte funzioni involontarie del corpo, rendendolo un componente cruciale del sistema nervoso autonomo. Alcune delle principali funzioni che regola sono:
- Frequenza cardiaca: aiuta a regolare la velocità con cui il cuore batte.
- Digestione: stimola la produzione di enzimi digestivi e favorisce la motilità intestinale.
- Respirazione: influenza il ritmo respiratorio.
- Devozione: contribuisce alla deglutizione dei cibi e dei liquidi.
- Sistemi immunitari: aiuta a modulare la risposta immunitaria del corpo.
- Modulazione del dolore: rilascia neurotrasmettitori che possono modulare la percezione del dolore. Inoltre, il nervo vago può influenzare i livelli di infiammazione nel corpo, che a sua volta può alterare la percezione del dolore.
Questa interazione complessa tra corpo e mente è un’area di grande interesse nella ricerca medica e psicologica, poiché aiuta a capire meglio come trattare condizioni che coinvolgono sia aspetti fisici che mentali.
Per noi massaggiatori è evidente come alcune persone si adattino fisicamente ai loro dolori, siano essi fisici o psicologici, fino a manifestarli nella fascia corporea.
Altri, invece, assumono posture di difesa o fuga, mantenute dalle tensioni fasciali.
Nell’immagine sotto è possibile osservare:
- Un’azione di “combattimento“, con il corpo che si prepara a fronteggiare ciò che sta per sopraggiungere.
- La postura suggerisce “fuga“, con il corpo proteso in uno sforzo costante di allontanamento.
- Il corpo si chiude intorno al cuore, denotando una reazione di “congelamento“.
Le diverse costituzioni rispondono ai traumi in modi variabili e si guariscono diversamente.
Potremmo avere tendenze innate che influenzano queste risposte?
Queste tendenze possono essere spirituali, derivanti da una superanima o da vite precedenti, oppure genetiche, integrate nel nostro DNA.
Attualmente, non esiste una risposta definitiva.
Lo spirito potrebbe influenzare la nostra forma fisica, ma questo dipende dalle nostre convinzioni.
Quanto al DNA, dopo la scoperta della sua struttura da parte di James Watson e Francis Crick, si è attribuito grande potere ai geni. Tuttavia, la scienza moderna ha riconosciuto che i geni possono essere attivati o disattivati da stimoli ambientali, un campo noto come epigenetica.
Quindi, la struttura genetica non è fissa, ma influenzabile.
Un’altra possibilità di connessione mente-corpo si trova tra il nostro codice genetico e i primi nove mesi nel grembo materno.
Quali elementi delle nostre risposte sono impostati durante lo sviluppo embrionale?
I geni sono determinati alla fecondazione, ma molte influenze psicofisiologiche si stabiliscono durante la vita intrauterina.
Ci sono modi utili di pensare a ciò che non è geneticamente determinato né basato sul trauma?
Sì. C’è una connessione tra la ricerca occidentale sull’antica arte ayurveda e la somatotipizzazione.
Secondo questa teoria, le tendenze a svilupparsi in queste direzioni sono determinate durante i nove mesi tra la determinazione genetica e l’inizio della vita.
Anche senza credere nell’ayurveda o nella somatotipizzazione, si può comunque trarre valore da una loro analisi comparativa.
I tre dosha ayurveda
L’ayurveda identifica tre dosha:
- vata,
- pitta,
- e kapha,
che influenzano non solo la forma fisica, ma anche la fisiologia e la personalità.
1. Il tipo vata è associato principalmente agli elementi dell’aria e dell’etere (spazio). Questi elementi conferiscono a vata le sue caratteristiche distintive:
Fisico:
- Corporatura: snella e leggera, spesso con una difficoltà a guadagnare peso.
- Pelle: tendente alla secchezza, può essere ruvida e fredda.
- Capelli: sottili, secchi e fragili.
- Occhi: piccoli, con iridi scure.
- Vene e articolazioni: spesso prominenti.
Comportamento e mente:
- Energia: elevata energia e vivacità, ma può essere irregolare.
- Creatività: naturale tendenza alla creatività e all’immaginazione.
- Irrequietezza: tendenza a cambiare rapidamente attività e a essere irrequieti.
- Apprendimento: capacità di apprendere velocemente, ma anche di dimenticare rapidamente.
- Emozioni: incline all’ansia, alla preoccupazione e allo stress.
Digestione e metabolismo:
- Digestione: irregolare, con tendenza a gas e gonfiore.
- Appetito: variabile, a volte forte e altre volte debole.
- Cibi preferiti: preferenza per cibi caldi, umidi e nutrienti.
Cicli e abitudini:
- Sonno: leggero e spesso interrotto, con possibilità di insonnia.
- Idratazione: necessità di una buona idratazione per evitare la secchezza.
Salute:
- Problemi comuni: problemi di pelle secca e screpolata, dolori articolari, rigidità muscolare e tendenza a sentirsi freddi.
Il tipo vata, essendo governato dagli elementi aria ed etere, è caratterizzato da leggerezza, mobilità, secchezza e freschezza. Mantenere vata in equilibrio è importante per evitare i suoi effetti negativi, come l’ansia e l’irregolarità.
2. Il tipo pitta è associato principalmente agli elementi del fuoco e dell’acqua. Questi elementi conferiscono a pitta le sue caratteristiche distintive:
Fisico:
- Corporatura: media, ben proporzionata e muscolosa.
- Pelle: calda, leggermente oleosa, a tendenza a rossori e infiammazioni.
- Capelli: sottili, lisci, spesso di colore chiaro o tendenti al grigio precoce.
- Occhi: penetranti, di solito chiari, spesso con uno sguardo intenso.
Comportamento e mente:
- Energia: determinati e ambiziosi, con una natura competitiva e orientata agli obiettivi.
- Intelligenza: acuti e analitici, con una buona capacità di concentrazione.
- Emozioni: inclini a irritabilità e rabbia, ma anche capaci di grande passione e coraggio.
- Leadership: spesso assumono ruoli di leadership e tendono a prendere decisioni rapidamente.
Digestione e metabolismo:
- Digestione: forte e efficiente, con un buon appetito e capacità di digerire quasi tutto.
- Appetito: regolare, ma possono diventare irritabili se saltano un pasto.
- Cibi preferiti: preferenza per cibi freschi, non troppo speziati e rinfrescanti.
Cicli e abitudini:
- Sonno: profondo e ristoratore, di solito ininterrotto.
- Temperatura corporea: tendenza a sentire caldo e a sudare facilmente.
Salute:
- Problemi comuni: bruciori di stomaco, ulcere, infiammazioni, eruzioni cutanee e acne.
- Bisogni: beneficiano di cibi freschi e attività rilassanti per mantenere l’equilibrio.
Il tipo pitta, essendo governato dagli elementi fuoco e acqua, è caratterizzato da calore, intensità e dinamicità. Mantenere pitta in equilibrio è importante per evitare i suoi effetti negativi, come l’irritabilità e l’infiammazione.
3. Il tipo kapha è associato principalmente agli elementi della terra e dell’acqua. Questi elementi conferiscono a kapha le sue caratteristiche distintive:
Caratteristiche del tipo kapha:
Fisico:
- Corporatura: robusta e solida, con tendenza ad accumulare peso.
- Pelle: liscia, spessa e oleosa, generalmente chiara e luminosa.
- Capelli: spessi, ondulati e lucenti.
- Occhi: grandi, luminosi e attraenti, con colori profondi.
Comportamento e mente:
- Energia: calma, costante e paziente, con una natura stabile e rilassata.
- Personalità: affettuosi, leali, compassionevoli e tolleranti.
- Apprendimento: memoria eccellente e apprendimento graduale, con una capacità di concentrazione prolungata.
- Emozioni: inclini a letargia, pigrizia e attaccamento emotivo.
Digestione e metabolismo:
- Digestione: lenta e costante, con un metabolismo che tende a essere più lento.
- Appetito: moderato, con preferenza per cibi leggeri e asciutti.
- Cibi preferiti: tendono a scegliere cibi piccanti, amari e astringenti per bilanciare la loro natura.
Cicli e abitudini:
- Sonno: profondo, lungo e ristoratore, con difficoltà a svegliarsi presto.
- Temperatura corporea: tendono a sentirsi freddi, preferendo ambienti caldi.
Salute:
- Problemi comuni: inclini a congestioni, allergie, obesità e ritenzione idrica.
- Bisogni: beneficiano di esercizi fisici regolari e di una dieta leggera per mantenere l’equilibrio.
Il tipo kapha, essendo governato dagli elementi terra e acqua, è caratterizzato da stabilità, resistenza e un’energia calma. Mantenere kapha in equilibrio è importante per evitare i suoi effetti negativi, come la letargia e l’accumulo di muco.
La somatotipizzazione
La somatotipizzazione è un metodo utilizzato per classificare i tipi di corpo umano basato su caratteristiche fisiche ed è stato sviluppato negli anni ’40 dallo psicologo William Herbert Sheldon.
Questo sistema suddivide i corpi umani in tre categorie principali, chiamate somatotipi:
- Ectomorfo,
- Mesomorfo,
- Endomorfo.
1. Ectomorfo:
Fisico:
- Corpo snello e lungo: gli ectomorfi tendono ad avere una corporatura sottile con arti lunghi e ossa sottili.
- Difficoltà a guadagnare peso: hanno un metabolismo accelerato, il che rende difficile l’aumento di peso sia muscolare che grasso.
- Massa muscolare ridotta: solitamente presentano una quantità minore di massa muscolare rispetto ad altri somatotipi.
Pelle e capelli:
- Pelle sottile: la pelle degli ectomorfi è spesso sottile e può risultare traslucida.
- Capelli sottili: possono avere capelli sottili e delicati.
Metabolismo:
- Metabolismo rapido: gli ectomorfi bruciano calorie molto velocemente, il che contribuisce alla loro difficoltà a guadagnare peso.
Esempio di personalità:
- Energia alta: nonostante la corporatura snella, possono avere molta energia e resistenza.
- Attivi: tendono a essere naturalmente attivi e dinamici.
Eventuali problemi di salute:
- Difficoltà a guadagnare peso: a causa del loro metabolismo rapido, gli ectomorfi possono trovare difficile aumentare di peso, il che può portare a carenze nutrizionali se non si assumono abbastanza calorie e nutrienti essenziali.
- Massa muscolare ridotta: possono avere difficoltà a sviluppare e mantenere la massa muscolare, il che può influire sulla forza e sulla resistenza fisica.
- Osteoporosi: la struttura ossea sottile può aumentare il rischio di osteoporosi in età avanzata, specialmente se la dieta non fornisce abbastanza calcio e vitamina D.
Problemi gastrointestinali: possono essere più inclini a problemi digestivi come il colon irritabile, a causa di un intestino più sensibile e reattivo.
Stress e ansia: la natura attiva e dinamica degli ectomorfi può renderli più inclini a stress e ansia, specialmente se non riescono a trovare un equilibrio tra attività e riposo.
2. Mesomorfo:
Fisico:
- Corpo muscoloso e atletico: i mesomorfi tendono ad avere una corporatura solida e ben proporzionata, con una maggiore quantità di massa muscolare naturale.
- Spalle larghe e vita stretta: Questa costituzione conferisce loro un aspetto tipicamente “a V”.
Facilità nel guadagnare e perdere peso: i mesomorfi possono aumentare la massa muscolare e perdere grasso più facilmente rispetto agli altri somatotipi.
Pelle e capelli:
- Pelle spessa: la pelle dei mesomorfi è solitamente più spessa e resistente.
Capelli robusti: Possono avere capelli forti e spessi.
Metabolismo:
- Metabolismo efficiente: i mesomorfi hanno un metabolismo equilibrato, che permette loro di mantenere facilmente la forma fisica.
Esempio di personalità:
- Energia alta: spesso hanno molta energia e resistenza.
- Competitivi e determinati: tendono a essere molto motivati e orientati agli obiettivi, con una forte volontà di riuscire.
Eventuali problemi di salute:
- Tendenza a esagerare con l’esercizio fisico: i mesomorfi, a causa della loro natura competitiva, possono essere inclini al sovrallenamento, che può portare a infortuni o esaurimento.
- Stress: la loro determinazione e ambizione possono renderli più inclini a stress e tensioni.
- Problemi articolari: l’elevata attività fisica e la maggiore massa muscolare possono mettere sotto pressione le articolazioni, aumentando il rischio di problemi come l’artrite.
- Pressione sanguigna: l’attività intensa e la competizione costante possono influire sulla pressione sanguigna, specialmente se non gestiscono lo stress in modo efficace.
3. Endomorfo:
Fisico:
- Corpo robusto e rotondo: gli endomorfi tendono ad avere una corporatura più piena e rotonda, con un maggiore accumulo di grasso corporeo.
- Tendenza ad accumulare peso: Hanno una propensione a guadagnare peso facilmente, soprattutto sotto forma di grasso.
- Massa muscolare: anche se possono sviluppare una buona quantità di massa muscolare, questa è spesso accompagnata da uno strato di grasso.
Pelle e capelli:
- Pelle spessa e oleosa: la pelle degli endomorfi è generalmente più spessa e può essere più oleosa.
- Capelli folti: possono avere capelli spessi e robusti.
Metabolismo:
- Metabolismo lento: gli endomorfi hanno un metabolismo più lento, il che contribuisce alla loro tendenza a guadagnare peso.
Esempio di personalità:
- Natura pacifica e socievole: spesso hanno una personalità amichevole e tranquilla.
- Tendenza alla tranquillità: possono essere più inclini a uno stile di vita meno attivo.
Eventuali problemi di salute:
- Obesità: la tendenza ad accumulare grasso corporeo aumenta il rischio di obesità e le sue complicazioni, come malattie cardiache e diabete di tipo 2.
- Problemi metabolici: un metabolismo lento può portare a problemi metabolici, inclusi livelli elevati di colesterolo e pressione sanguigna.
- Problemi articolari: il peso extra può mettere pressione sulle articolazioni, aumentando il rischio di artrosi e altri problemi articolari.
- Apnea del sonno: la maggiore quantità di grasso corporeo può contribuire a condizioni come l’apnea del sonno, che influisce negativamente sulla qualità del sonno.
- Ritenzione idrica: gli endomorfi possono essere inclini alla ritenzione idrica, che può causare gonfiore e discomfort.
Similitudini tra i dosha ayurveda e somatotipi
La panoramica delle similitudini tra i tre dosha Ayurveda e i tre somatotipi della somatotipizzazione è avvenuta attraverso l’osservazione di caratteristiche fisiche e comportamentali comuni tra queste due antiche discipline.
Entrambe le teorie mirano a comprendere e descrivere la costituzione fisica e mentale degli individui.
Questa panoramica è nata dalla volontà di comprendere come diverse tradizioni e teorie possano intersecarsi e arricchirsi a vicenda, fornendo una visione più completa della natura umana.
Panoramica delle similitudini tra i tre dosha dell’Ayurveda e i tre somatotipi della somatotipizzazione:
1. Vata (aria e etere) e ectomorfo:
- Caratteristiche fisiche: entrambi tendono ad avere una corporatura esile e snella, con arti lunghi e ossa sottili.
- Metabolismo: entrambi hanno un metabolismo rapido, che rende difficile l’aumento di peso.
- Energia: sono entusiasti, creativi e pieni di energia, ma possono esaurirsi velocemente.
- Problemi di salute: entrambi possono essere inclini a ansia, insonnia e problemi digestivi.
2. Pitta (fuoco e acqua) e mesomorfo:
- Caratteristiche fisiche: entrambi hanno una corporatura ben proporzionata e muscolosa.
- Metabolismo: entrambi hanno un metabolismo equilibrato, che permette di mantenere facilmente la forma fisica.
- Energia: sono competitivi, determinati e hanno molta energia.
- Problemi di salute: entrambi possono essere inclini a stress, irritabilità e infiammazioni.
3. Kapha (terra e acqua) e endomorfo:
- Caratteristiche fisiche: entrambi hanno una corporatura robusta e rotonda, con una maggiore quantità di grasso corporeo.
- Metabolismo: entrambi hanno un metabolismo lento, che contribuisce alla tendenza a guadagnare peso.
- Energia: sono stabili, calmi e hanno un’energia costante.
- Problemi di salute: entrambi possono essere inclini all’obesità, alla ritenzione idrica e ai problemi articolari.
Queste somiglianze mostrano come entrambi i sistemi, sebbene provenienti da culture diverse, cercano di comprendere e migliorare la salute individuale attraverso la personalizzazione della dieta e dello stile di vita.
Un’ulteriore caratteristica distintiva di questi due sistemi che possiamo mettere in rilievo è la loro stretta corrispondenza:
1. L’Ayurveda identifica tre tipologie fondamentali, considerate come estremi di un continuum, e ogni individuo si posiziona in qualche punto all’interno del triangolo formato da vata, pitta e kapha (foto sotto). In altre parole, secondo l’Ayurveda, siamo tutti una combinazione unica di questi tre elementi, che influenzano la nostra costituzione fisica e mentale.
2. Anche William Sheldon ha posizionato le persone all’interno di un sistema tridimensionale che riflette le tre forze fisiologiche, simile ai dosha Ayurveda. Entrambi i modelli riconoscono i tipi di transizione in modo analogo. Nel grafico di Sheldon (foto sotto), ogni punto indica dove una persona si colloca nella miscela di ectomorfo, mesomorfo ed endomorfo, con un punteggio a tre cifre. Gli angoli del triangolo presentano rispettivamente i valori 117, 171 e 711. Una persona con una costituzione equilibrata, situata al centro del triangolo, avrebbe il punteggio 444.
Ayurveda e somatotipizzazione per i massaggiatori
In Ayurveda, esistono tre dosha (vata, pitta, kapha), mentre nella teoria del somatotipo di William Sheldon ci sono tre somatotipi (ectomorfo, mesomorfo, endomorfo).
Tuttavia, è importante trattare queste categorie con cautela, poiché nessuna persona si adatta esattamente a un singolo tipo.
È essenziale comprendere che ogni corpo contiene una combinazione di tutti e tre i dosha e di tutti e tre i somatotipi.
La chiave è nel modo in cui questi elementi si mescolano, generando una variazione infinita all’interno di ogni tipo.
Questa variabilità implica che, sia con la somatotipizzazione che con l’uso dell’Ayurveda, le categorie sono utili per comprendere le tendenze generali, ma non possono descrivere completamente la complessità di ogni individuo.
La categorizzazione offre una base di partenza per l’analisi, ma è fondamentale considerare la natura unica e dinamica di ogni persona.
Comunque, i massaggiatori possono trarre beneficio dall’adozione dei principi Ayurveda e della somatotipizzazione per personalizzare i loro trattamenti.
Ecco come:
1. Vata – Ectomorfo
- Caratteristiche: leggero, snello, agile, con un metabolismo veloce.
- Trattamenti: massaggi rilassanti e calmanti, utilizzando oli caldi e nutrienti per aumentare il calore corporeo e ridurre la secchezza della pelle. Tecniche di manipolazione delicata per migliorare la circolazione e ridurre l’ansia.
- Nota: gli ectomorfi tendono a evitare i massaggi a causa della loro pelle sensibile, che può rendere il trattamento irritante o invasivo. Probabilmente avrai notato una minore presenza di individui con predominanza ectomorfica nel tuo studio rispetto alle altre tipologie corporee. Il cambiamento per gli ectomorfi può essere difficoltoso e richiede perseveranza. La loro pelle è spesso soggetta a dolore e i muscoli possono essere rigidi. Continuate a lavorare con loro, poiché il cambiamento avverrà quando saranno pronti. Metodi indiretti come il lavoro cranico o lo srotolamento possono essere particolarmente efficaci.
2. Pitta – Mesomorfo
- Caratteristiche: energico, muscoloso, con un equilibrio tra massa muscolare e grasso corporeo.
- Trattamenti: massaggi energizzanti e rinfrescanti, utilizzando oli leggeri e freschi per mantenere l’equilibrio del corpo. Tecniche di pressione moderata per alleviare tensioni muscolari e migliorare la flessibilità.
- Nota: i mesomorfi rispondono positivamente e rapidamente al lavoro corporeo, in particolare allo stretching diretto del tessuto corto. I cambiamenti nei mesomorfi, come il rilassamento muscolare, la stimolazione, l’aumento della circolazione e il rilascio fasciale, beneficiano anche i loro organi e il sistema nervoso.
3. Kapha – Endomorfo
- Caratteristiche: stabile, forte, con una predisposizione all’accumulo di grasso corporeo.
- Trattamenti: massaggi stimolanti e tonificanti, utilizzando oli leggeri e riscaldanti per aumentare il metabolismo e ridurre l’accumulo di grasso. Tecniche di movimento vigoroso per migliorare la circolazione e stimolare il sistema linfatico.
- Nota: lavorare con gli endomorfi richiede lentezza e sensibilità. Anche se sembrano amichevoli, il loro strato di grasso può proteggere un sé interiore riservato. La sicurezza è vitale per un lavoro di successo con gli endomorfi. Essi tendono a fare progressi non lineari, avanzando e ritirandosi prima di procedere con maggiore sicurezza. Pazienza e cura sono essenziali per lavorare con loro in modo efficace.
Consiglio, per quanto riguarda le varie tipologie, di studiarle approfonditamente per poi lasciar spazio alla propria intuizione.
Esistono numerose tipologie, dall’ Ayurveda ad i somatotipi o dal sistema Myers-Briggs alla bioenergetica, ecc. Tentare di comprendere ogni singolo dettaglio può risultare dispersivo.
Le tipologie offrono una preziosa prospettiva, ma non dovrebbero mai sostituire la capacità di osservare attentamente, usare abilmente le mani e mantenere una sensibilità acuta.