Nel post come palpare il collo anteriore e come il massaggiatore può agire in caso di colpo di frusta. File da scaricare della palpazione del collo.
Il colpo di frusta è una lesione al collo.
È causata dalla flessione forzata del collo in avanti e poi all’indietro, o viceversa (immagine sotto).
La lesione, di solito, coinvolge i muscoli, i dischi, i nervi e i tendini del collo.
La maggior parte degli infortuni da colpo di frusta derivano da una collisione che include un’improvvisa accelerazione o decelerazione. Molti infortuni da colpo di frusta si verificano quando si è coinvolti in un tamponamento automobilistico. Si verificano anche a seguito di un infortunio sportivo, in particolare durante gli sport di contatto.
I sintomi più comuni del colpo di frusta:
- Dolore al collo
- Rigidità del collo
- Dolore alla spalla
- Lombalgia
- Vertigini
- Dolore al braccio o alla mano
- Intorpidimento del braccio o della mano
- Fischio nelle orecchie
- Visione offuscata
- Problemi di concentrazione o di memoria
- Irritabilità
- Insonnia
- Stanchezza
Il colpo di frusta viene diagnosticato con una storia medica completa e ad un esame fisico, i test per il colpo di frusta possono includere quanto segue:
- Raggi X. I raggi di energia elettromagnetica producono immagini di tessuti interni, ossa e organi su pellicola. Numerose lesioni da colpo di frusta includono danni ai tessuti molli che non possono essere visualizzati ai raggi X.
- Risonanza magnetica (MRI). Grandi magneti e un computer creano immagini dettagliate degli organi e delle strutture dei tessuti molli del corpo.
- Scansione di tomografia computerizzata (CT). I raggi X e la tecnologia informatica creano immagini orizzontali o assiali (spesso chiamate sezioni) del tuo corpo. Una scansione TC mostra immagini dettagliate di qualsiasi parte del corpo, comprese ossa, muscoli, grasso e organi. Le scansioni TC sono più dettagliate delle radiografie generali.
Il trattamento specifico per il colpo di frusta è determinato in base a:
- L’età, la salute generale e la storia medica del cliente.
- Entità del tuo infortunio.
- Tolleranza a farmaci, procedure o terapie specifiche.
- Aspettative per il decorso dell’infortunio
- Opinione o preferenza del cliente.
Il trattamento può includere:
- Applicazioni di ghiaccio per le prime 24 ore.
- Collare cervicale (collo).
- Movimento delicato e attivo dopo 24 ore.
- Medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS come l’ibuprofene).
- Farmaci rilassanti muscolari.
- Fisioterapia.
- Manipolazione osteopatica.
- Massaggi.
Colpo di frusta: muscoli del collo
Molteplici massaggiatori potrebbero evitare di lavorare il collo anteriore per diversi motivi.
Due, di questi motivi, potrebbero essere:
- Il rischio di lavorare su diverse strutture importanti, tra cui la trachea, la ghiandola tiroidea, il plesso nervoso brachiale e l’arteria carotide.
- Agire in questa regione può essere scomodo se non si ha esperienza. I contorni dei processi trasversali delle vertebre sono piuttosto netti e la pressione dei tessuti molli può essere dolorosa.
Tuttavia, lavorare la parte anteriore del collo può essere molto utile per diversi disturbi del cliente, soprattutto per chi ha subito un colpo di frusta.
Dedicarsi alla muscolatura anteriore del collo è una apprezzabile aggiunta alla pratica del massaggiatore ed il primo suggerimento, per lavorare in sicurezza, è rivedere i muscoli di questa regione.
Palpare il collo anteriore del cliente in seguito ad un colpo di frusta
Un cliente che si presenta con un dolore al collo, ad esempio dopo un incidente automobilistico, deve prima essere visitato da un medico per escludere lesioni gravi.
Una volta appurato che il massaggio è sicuro, il massaggiatore deve valutare la muscolatura lesionata coinvolta per formulare un piano di trattamento.
A seguire, localizzare e palpare parti del collo che solitamente sono coinvolti durante un colpo di frusta.
Localizzare e palpare lo sternocleidomastoideo
Il muscolo sternocleidomastoideo (SCOM) è un muscolo lungo e sottile che si trova su ciascun lato del collo. Spesso è stretto al centro, ma più largo e più sottile alle due estremità. Lo sternocleidomastoide è un muscolo del collo ed è separato da un intervallo triangolare chiamato fossa sopraclaveare.
Lo sternocleidomastoideo ha due capi, il capo che origina dallo sterno e quello clavicolare che parte dalla clavicola. I capi si fondono quindi gradualmente al di sotto della metà del numero in un muscolo spesso arrotondato prima di inserirsi nel processo mastoideo, al di sotto dell’orecchio.
Ha un complesso modello di movimento multidirezionale.
Lo sternocleidomastoideo può essere facilmente palpato sia con il cliente seduto che in posizione supina.
Con il cliente seduto, posizionarsi dal lato che verrà palpato. Chiedere al cliente di ruotare la testa e il collo in corrispondenza delle articolazioni spinali sul lato opposto (rotazione controlaterale) e di alzare leggermente la testa (immagine sotto).
Chiedere al cliente di aumentare la rotazione della testa sul lato opposto (immagine sotto) ed i due capi dello sternocleidomastoideo saranno visibili e palpabili.
Dopo aver palpato l’intera lunghezza di entrambi i capi dello sternocleidomastoideo con il muscolo contratto, palpare nuovamente lo sternocleidomastoideo mentre è rilassato in modo da poter valutare il suo tono basale a riposo.
La procedura per palpare i capi dello sternocleidomastoideo, con il cliente sul lettino, è uguale a quando il cliente è seduto. Si chiede al cliente di ruotare la testa e il collo in corrispondenza delle articolazioni spinali sul lato opposto, mentre tu sei posizionato dal lato che verrà palpato (immagine sotto).
Localizzare i muscoli scaleni
I muscoli scaleni sono formati da scaleno anteriore, scaleno medio, scaleno posteriore.
Con il cliente seduto, posizionarsi dietro al lato che verrà palpato. Chiedere al cliente di ruotare la testa e il collo in corrispondenza delle articolazioni spinali sul lato opposto e di sollevare leggermente la testa.
Localizzato lo sternocleidomastoideo, utilizzare il suo bordo per la palpazione del gruppo scaleno (immagine sotto).
Tenendo le dita sul bordo laterale del capo clavicolare dello sternocleidomastoideo, chiedere al cliente di guardare avanti. Da quella posizione, muovere le dita medialmente e leggermente fuori dallo sternocleidomastoideo (immagine sotto).
Con le dita ferme al lato dello sternocleidomastoideo e tenendo una pressione decisa, ma non forte, chiedere al cliente di effettuare un veloce respiro con il naso per sentire, sotto le dita, il contrarsi degli scaleni (prendere il respiro, richiede l’elevazione delle costole, che è un’azione del gruppo scaleno).
Poiché i muscoli lunghi sono situati in profondità, per accedervi è necessario affondare delicatamente, ma con fermezza nel tessuto e seguendo e puntando verso la colonna vertebrale (immagine sotto).
È importante che ciò avvenga lentamente altrimenti sarà fastidioso per il cliente. Per far emergere la contrazione di questi muscoli in modo che siano più palpabili, impedire al cliente di flettere la testa e il collo contro la tua mano (immagine sotto).
Quando si palpano i muscoli lunghi, fare attenzione a non esercitare troppa pressione sulla trachea.
La procedura per palpare i muscoli scaleni, con il cliente sul lettino, è uguale a quando il cliente è seduto.
Palpare gli scaleni sia mentre sono contratti (la testa del cliente è girata sul lato opposto alla palpazione, che quando sono rilassati (la testa del cliente è in avanti) per valutare il loro tono base.
Esplorare l’intera ampiezza degli scaleni situati nell’intero triangolo posteriore del collo (immagine sotto).
Il triangolo posteriore del collo è formato:
- Anteriormente dallo sternocleidomastoideo.
- Posteriormente dal trapezio superiore.
- Inferiormente dalla clavicola.
All’interno del triangolo posteriore ci sono:
- Scaleni.
- Elevatori delle scapole.
- Splenio della testa.
- Ventre inferiore dell’omoioideo.
Questi muscoli sono tutti profondi rispetto al platisma, che è molto sottile e non ostacola la palpazione dei muscoli che sono in profondità.
Oltre a palpare il collo anteriore e raccogliere, su una scheda cliente, la storia dettagliata dell’incidente, il massaggiatore può effettuare un test di resistenza muscolare per individuare i muscoli che necessitano di maggiore rilascio.
Il test può indicare le seguenti lesioni:
- Se la rotazione del collo genera dolore potrebbe esserci una lesione allo sternocleidomastoideo.
- Se la flessione laterale del collo genera dolore potrebbe esserci una lesione agli scaleni.
- Se la flessione del collo genera dolore potrebbe esserci una lesione allo sternocleidomastoideo.
- Se l’estensione del collo genera dolore potrebbe esserci una lesione agli scaleni posteriori, ai suboccipitali e/o agli erettori spinali.
File da scaricare della palpazione del collo
Massaggio da applicare per il colpo di frusta
Solitamente i sintomi causati da un colpo di frusta migliorano entro un mese, ma a volte persistono più a lungo.
La maggior parte dei terapisti concordano sul fatto che ricevere una serie di massaggi quanto prima, aiutano il cliente a guarire più velocemente ed è meno probabile che sviluppino dolore cronico.
In generale, qualsiasi massaggio che rilassi i muscoli interessati aiuterà ad alleviare il dolore e il disagio del colpo di frusta.
Tuttavia, i seguenti approcci specifici sono particolarmente terapeutici:
- Rilascio miofasciale. Le tecniche di rilascio miofasciale possono liberare i muscoli e la fascia del collo ristretti per aiutare a ripristinare la fluidità, alleviando così la rigidità del colpo di frusta. Inoltre, lo srotolamento miofasciale può sbloccare schemi di ritenzione fasciale disfunzionali stabiliti al momento dell’infortunio.
- Compressione statica. L’applicazione della compressione statica ai punti trigger interessati, crea un afflusso di ossigeno che rilassa la muscolatura contratta. Poiché i punti trigger miofasciali si sviluppano spesso nei muscoli cervicali in seguito a un colpo di frusta, questo trattamento previene una disfunzione muscolare prolungata che può persistere per mesi o anni dopo il trauma iniziale.
- Massaggio dei tessuti profondi. Una volta rilassati i muscoli superficiali, il lavoro sui tessuti profondi può liberare la fascia profonda contratta, le aderenze e il tessuto cicatriziale. Assicurandosi di rimanere entro il livello di tolleranza al dolore del cliente, il massaggio dei tessuti profondi può liberare il tessuto che si era stretto attorno ai nervi locali.
- Frizione incrociata delle fibre : questa tecnica prevede il lavoro attraverso le fibre dei muscoli per aiutare a rilasciare la tensione. Utilizza lo stretching per riallineare le fibre e rompere le aderenze.
Il massaggio, in generale, aiuta anche migliorare la circolazione sanguigna e linfatica nell’area, accelerando i tempi di guarigione.
Procedere con attenzione
Il collo è una zona molto delicata ed il massaggiatore deve procedere con cautela indipendentemente se la lesione è causata da un colpo di frusta
Alcune linee guida che consigliano sono:
- Attendere qualche giorno dopo l’infortunio prima di somministrare il massaggio.
- Evitare di premere sull’arteria carotide.
- Prima di procedere con il massaggio è necessario che il cliente consulti un medico per escludere una frattura, una commozione cerebrale o altre complicazioni.
- Assicurati che il tuo approccio sia sufficientemente gentile da non causare al cliente alcun disagio ulteriore rispetto a quello che sta già sperimentando.
Finché un massaggiatore usa cautela quando lavora con un cliente che presenta il colpo di frusta, i suoi sforzi possono svolgere un ruolo importante nel recupero da questo infortunio comune.
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