Delle volte, per quanto possiamo darci da fare, il massaggio non da esiti positivi. Come reagire in queste situazioni? C’è qualcosa che possiamo fare? Siamo noi che non siamo bravi? Cosa dire al cliente?
La soddisfazione più grande per noi massaggiatori è vedere il cliente soddisfatto.
E’ una sensazione magnifica sentirsi dire:
- “Mi sento molto meglio”.
- “Il dolore è passato”.
- “Mi sento leggero”.
- “Mi sento un’altra persona”.
- E così via.
In effetti, molte persone si avvicinano al massaggio proprio per risolvere un problema e non sorprende che i massaggiatori esordienti riscontrino un feedback positivo.
Il massaggio è una terapia complementare estremamente benefica e che fornisce sollievo a tante persone, ma non è una panacea per tutti i problemi.
Cosa fare se un massaggio non da esiti positivi?
1) Essere obbiettivamente professionali
Al di là degli esiti positivi o negativi, della simpatia, del piacere o di qualsiasi altra cosa; ricordati che il cliente è un cliente.
Non devi creare con lui/lei un rapporto di amicizia profonda per evitare tutta una serie di conseguenze e/o confidenze proprio come si creano con i nostri amici.
In particolare, quando il massaggio non da esiti positivi, se sei troppo legato ai tuoi clienti (noto anche come controtransfert), c’è il pericolo che tu possa diventare eccessivamente preoccupato e a volte, i massaggiatori meno esperti, identificano un esito negativo come un fallimento professionale.
E’ importante che tu impari ad avere un rapporto distaccato col tuo cliente per pensare obiettivamente alla situazione e al bene del cliente stesso.
Di certo devi rapportarti e trattare i tuoi clienti al meglio che puoi, ma i loro problemi psicologici, fisici o psicofisici non possono gravare interamente sulle tue spalle.
Non puoi assumerti la responsabilità della salute di un’altra persona è dannoso per te, sia personalmente che professionalmente.
2) Cambiare tecnica
Solitamente, se abbiamo avuto esiti positivi ad esempio con un cliente che aveva mal di schiena; ripetiamo le manualità, i passaggi e il punto di partenza su di un altro cliente che ha anch’esso un mal di schiena, ma ogni individuo è diverso e risponde in modo diverso al trattamento, il risultato non è sempre prevedibile.
Delle volte, quando il massaggio non da esiti positivi, è opportuno modificarlo o intensificare la frequenza dei massaggi.
Potrebbe essere necessario esaminare più da vicino le abitudini di vita del cliente e impartire esercizi prescrittivi da completare tra un appuntamento e l’altro.
Incolpare se stessi per qualsiasi mancanza di progresso è controproducente. I massaggiatori esperti lo comprendono e possono prendere le distanze di conseguenza.
3) Quando decidere di rimandare il cliente
Un massaggiatore esperto oltre ad avere fiducia delle proprie competenze, ha la consapevolezza di capire quando qualcosa va oltre le sue capacità e lo riferisce al cliente.
Essi avranno comunque più rispetto e fiducia verso di te che ti sei mostrato chiaro ed onesto e saranno più propensi a crederti quando dici loro che puoi aiutarli.
Un cliente col mal di schiena potrebbe non migliorare perché la causa non dipende da un irrigidimento dei muscoli, ma magari da un’ernia del disco o un’irritazione delle faccette articolari e ciò richiede un trattamento specifico da parte di un fisioterapista o di un medico specialista.
Possono essere tante le cause di un problema a cui tu non puoi fare nulla.
Cerca, nel tempo, di instaurare delle relazioni con fisioterapisti, osteopati e professionisti della salute al fine di avere un pool di referenze da fornire ai tuoi clienti nel caso ci fosse bisogno.
Avrai comunque la soddisfazione di fare la differenza proponendo un’opzione di trattamento diversa e più appropriata.
Inoltre, come mi è capitato, anche gli altri professionisti possono raccomandarti ai loro clienti.
Essere onesti è la giusta direzione per il tuo cliente e la tua crescita professionale e quando il massaggio non da esiti positivi non è colpa tua.
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