Epigenetica e operatori del benessere

Tempo di lettura: 7 minuti

La ricerca sull’epigenetica sta dimostrando che i geni, come li ereditiamo, potrebbero non controllare il nostro destino, se adottiamo misure per cambiare l’ambiente che ci circonda. Queste informazioni possono esserci utili come massaggiatori? Sicuramente si! Leggi il post . . .

epigenetica e operatori del benessere

Come operatori del benessere abbiamo la possibilità di apportare differenze benefiche nella vita delle persone:

  • Ridurre dolore e infiammazione.
  • Normalizzare il sistema nervoso autonomo.
  • Migliorare la circolazione sanguigna e linfatica.
  • Aumentare la mobilità.
  • In generale, migliorare il benessere psico-fisico.

Quotidianamente costatiamo, percepiamo, sentiamo che:

  1. Il massaggio o un trattamento estetico influenza la struttura del corpo dei nostri clienti.
  2. Attraverso numerosissime ore di pratica, abbiamo compreso il collegamento immateriale, ma presente, tra le esperienze passate e la storia dei nostri clienti con la loro salute e abitudini. Quante volte abbiamo sentito dire ai nostri clienti: “Tutti nella mia famiglia hanno problemi di stomaco o lombalgia”, “Anche mia madre e mia nonna hanno la pelle grassa”, “È nei geni della famiglia e per tanto sono soggetto anch’io ”.

L’epigenetica sta iniziando a rivelare le sensazioni, sopra citate, che nel nostro lavoro avvertiamo. Ossia, un cambiamento genetico in risposta agli stimoli esterni.

Epigenetica e operatori del benessere: cos’è l’epigenetica?

epigenetica e operatori del benessere

La parola epigenetica deriva dalla fusione delle parole greche epi (sopra) + gennitikòs (relativo all’eredità familiare).

L’epigenetica è un ramo della genetica che si occupa dei mutamenti fenotipici (l’insieme dei caratteri che l’individuo manifesta) ereditabili da una cellula o un organismo, in cui non si osserva una variazione del genotipo (il genotipo di un individuo è dato dal suo corredo genetico, è ciò che è “scritto” nel DNA contenuto nel nucleo di tutte le sue cellule ed è quindi immutabile).

In pratica, i fattori epigenetici permettono alle cellule di regolare la propria espressione genica senza che venga alterata effettivamente la sequenza del DNA.

L’espressione genica può essere alterata da:

  • Traumi emotivi delle generazioni passate (padre, madre, nonni, bisnonni e così via).
  • Traumi ambientali. Per ambientale si intende sia le proprie esperienze di vita attuali con emozioni residue, sia le esperienze traumatiche delle generazioni passate (padre, madre, nonni, bisnonni e così via).

David S. Moore nel suo articolo “Behavioral Epigenetics” afferma che; “I geni di una persona da soli non possono determinare se, ad esempio, finirà per essere timido, affetto da malattie cardiovascolari o estremamente intelligente” e continua “Tra i fattori ambientali che possono influenzare l’attività genetica ci sono gli stili genitoriali, le diete e gli stati sociali”.

Di seguito una spiegazione semplificata dell’epigenetica:

  • I nostri corpi sono costituiti da cellule che contengono i nostri cromosomi.
  • I cromosomi sono costituiti da filamenti di DNA, acido desossiribonucleico.
  • Il DNA è composto da quattro basi:
    – Adenina.
    – Guanina.
    – Citosina.
    – Timina.
    Si organizzano in modo diverso mentre creano i pioli della scala della doppia elica.
  • Il DNA informa cosa dovrebbero fare le cellule e come crescere.
  • Un segmento della sequenza di DNA è noto come gene. I geni dicono alle cellule come funzionare e quali tratti esprimere. Queste informazioni vengono tramandate dai genitori, così come influenzate dalle generazioni precedenti.

Clicca qui per approfondire sull’epigenetica.

Epigenetica e operatori del benessere: ricerche . . .

epigenetica e operatori del benessere

Ricerca n.1

Un team di ricercatori della Emory University (reparto medicina) ha esplorato il concetto di trauma ereditario attraverso un esperimento con i topi.

In questo studio, del 2014, è stato somministrato contemporaneamente a dei topi:

  • Scosse elettriche.
  • Un profumo chimico simile alla ciliegia, l’acetofenone. L’odore condizionava la risposta alla paura.

Due generazioni successive di topi, concepite tramite fecondazione in vitro e che non avevano avuto contatti con i genitori ed ovviamente ne scosse e ne profumi, presentavano reazione di paura simile a quelli degli eredi se annusavano l’acetofenone.

Questo studio suggerisce che l’ambiente sensoriale delle esperienze dei genitori può influenzare il sistema nervoso sensoriale e la neuroanatomia delle generazioni future.

Ricerca n.2

Rachel Yehuda (professoressa di psichiatria e neuroscienze presso la Mount Sinai School of Medicine), ha condotto numerosi studi di ricerca basati sull’influenza epigenetica di bambini le cui madri hanno subito traumi.

In uno dei suoi primi studi, ha esplorato gli effetti degli attacchi al World Trade Center dell’11 settembre 2001. esaminando le donne che erano incinte al momento dell’evento,  diagnosticando il PTSD (Disturbo da Stress Post Traumatico), notando bassi livelli di cortisolo, che è un indicatore di stress prolungato.

I suoi studi hanno dimostrato che il cortisolo basso era presente anche nei loro figli all’inizio del corso del loro sviluppo.

Poiché bassi livelli di cortisolo sono particolarmente associati alla presenza di PTSD materno, i risultati suggeriscono il coinvolgimento di meccanismi epigenetici.

Ricerca n.3

Un’altra ricerca, capitanata sempre da Rachel Yehuda, ha esaminato i livelli di cortisolo nei bambini dei genitori sopravvissuti all’Olocausto.

Gli scienziati hanno confrontato:

  • I figli di genitori esposti all’olocausto che presentavano PTSD (Disturbo da Stress Post Traumatico).
  • Con i figli di genitori esposti all’olocausto che non presentavano PTSD.

I figli di genitori esposti all’olocausto che presentavano PTSD avevano  livelli di cortisolo inferiori rispetto all’altro gruppo.

La ricerca ha rilevato che le alterazioni epigenetiche erano evidenti sia nei genitori esposti all’olocausto (con PTSD) che nei loro figli, anche quando il trauma era preconcetto. Questa idea fornisce una potenziale visione di come un grave trauma psicofisiologico possa avere effetti intergenerazionali.

Gli scienziati hanno notato che l’olocausto ha inciso, in particolare, sul gene FKBP5 che apporta cambiamenti fenotipici ereditabili da una cellula o un organismo. Pertanto, le informazioni sul gene non possono essere trascritte correttamente nelle cellule. Il cambiamento è stato osservato nei genitori esposti all’olocausto (con PTSD) così come nella loro prole.

Ricerca n.4

Un progetto di ricerca olandese-statunitense ha seguito i dati epigenetici dei bambini che erano in utero durante l’evento traumatico a lungo termine noto come “The Dutch Hunger Winter” (La fame dell’inverno Olandese).

La carestia olandese del 1944 è stata una carestia che si verificò durante l’inverno 1944-45, negli ultimi mesi prima della fine della seconda guerra mondiale. Durò sei mesi, e in questo periodo circa 20.000 persone morirono di fame e circa 4,5 milioni furono drasticamente denutrite.

Gli scienziati hanno studiato i marcatori genetici di 422 feti che erano in utero durante la carestia e hanno confrontato queste informazioni con i loro fratelli, nati in precedenza, ed hanno rivelato che una modificazione del DNA aveva apportato cambiamenti in sei geni che controllano il metabolismo e la differenziazione cellulare durante lo sviluppo.

Sembra che lo stress prenatale della carestia abbia spento alcuni geni di questi bambini, creando condizioni di salute che hanno influenzato il loro metabolismo.

Ulteriori ricerche hanno dimostrato come il tocco influenza psico-fisicamente una persona.

Epigenetica e operatori del benessere: le informazioni dell’epigenetica nella mani degli operatori del benessere

epigenetica e operatori del benessere

Anche se la scienza sta appena svelando il funzionamento epigenetico, possiamo comunque trasportare queste prime informazioni nella nostra pratica:

  1. In primis dobbiamo rivedere il nostro habitat esterno/interno. Il Dr. John Douillard (leader riconosciuto a livello mondiale nei settori della salute naturale) ha detto: “Se il tuo ambiente può cambiare la tua espressione genetica, allora sembra saggio circondarti di un ambiente sano, ricco di pace, amore e gioia piuttosto che stress, violenza ed esaurimento.
  2. Effettuando un massaggio, ma anche un trattamento estetico consapevole, aiutiamo i nostri clienti a rilassarsi. Abbassando i livelli di stress, il cliente raggiunge più onde cerebrali alfa e theta durante la sessione. Questo stato cerebrale consente il bilanciamento del sistema nervoso simpatico e parasimpatico consentendo al corpo di creare, crescere, costruire e riparare le cellule.
  3. Pensieri ed emozioni influenzano la materia. Generare pensieri positivi mentre lavori sul tuo cliente, amplificheranno i benefici del trattamento stesso.
  4. Anche la comunicazione positiva o negativa può influenzare l’esito di un trattamento.
  5. Movimento fisico, yoga, pratiche di meditazione e altre discipline olistiche aiutano a guardare dentro di se e possono aiutare a superare traumi attuali o passati. Avere un team di professionisti a cui fare riferimento è importante per tutti gli operatori del benessere. Per alcuni clienti è necessario un approccio di squadra.

Epigenetica e operatori del benessere: il futuro degli operatori del benessere

Jack Shonkoff (pediatra di Harvard e direttore del Consiglio nazionale per il bambino in via di sviluppo presso l’Università di Harvard), descrive questi cambiamenti fisiologici generazionali come parte di una “memoria biologica subconscia” e afferma che la loro conoscenza rappresenta un importante passo avanti.

“Ora abbiamo una comprensione scientifica della biologia delle avversità: come queste brutte esperienze entrano nel corpo, sotto la pelle e nel cervello”, dice.

Gli operatori del benessere possono svolgere un ruolo importante collegando i punti tra:

  • Sintomi fisici.
  • Trasferimento epigenetico.
  • Causa ed effetto.

Toccare un cliente consente, stabilendo una sensazione di sicurezza,  di aprire la porta per liberare i ricordi intrinsechi e subconsci immagazzinati.

Questo accade comunemente, durante la risposta di rilassamento che si verifica durante il lavoro sul corpo.

Quasi certamente si avranno sempre rievocazioni influenti, ma scuotere i ricordi procedurali che esacerbano lo stress, aiuterà il cliente a trovare sollievo nell’espressione.

L’integrazione delle pratiche degli operatori del benessere e la conoscenza della biologia delle avversità, probabilmente cambieranno le nostre menti, la nostra fisiologia, la nostra epigenetica e il nostro stesso modo di lavorare.

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