Infiammazione e massaggio

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L’infiammazione ha diverse sfaccettature ed è utile per noi massaggiatori comprendere  i suoi percorsi e come agire di conseguenza.

infiammazione e massaggio

Che il massaggio riduce l’infiammazione lo dimostrano numerose ricerche.

Tra queste c’è ne una svolta dal Research on Aging e della McMaster University di Hamilton, mostrata nell’edizione online del 1 ° febbraio di Science Translational Medicine.

Lo studio ha coinvolto l’analisi genetica di biopsie muscolari prelevate dai quadricipiti di undici giovani maschi dopo che si erano esercitati, fino all’esaurimento, su una cyclette. Una delle loro gambe è stata scelta a caso per essere massaggiata.

Le biopsie sono state prelevate da entrambe le gambe:

  • Prima dell’esercizio.
  • Dopo 10 minuti dal massaggio.
  • Dopo un recupero di 2 h e 30 min.

La ricerca ha dimostrato che il massaggio ha smorzato l’espressione delle citochine infiammatorie nelle cellule muscolari e promosso la biogenesi dei mitocondri, unità che producono energia nelle cellule, ma il massaggio non è sempre indicato in caso di infiammazione.

Avere un quadro generale dell’infiammazione ci aiuterà a comprendere cos’è l’infiammazione e ad agire di conseguenza e allora procediamo. . .

Infiammazione e massaggio: cos’è l’infiammazione?

L’infiammazione è un meccanismo di difesa essenziale del sistema immunitario, avente l’obbiettivo finale di eliminare la causa iniziale del danno cellulare e l’avvio del processo riparativo tissutale.

Il danno può essere provocato da:

  • Agenti fisici (traumi, calore, radiazioni).
  • Agenti chimici (acidi e basi forti).
  • Agenti di natura biologica (batteri, virus e parassiti).
  • Necrosi.
  • Ipossia.

L’infiammazione, pur essendo tediosa, è essenziale per il corpo umano e senza di essa, infezioni e ferite non guarirebbero mai.

L’infiammazione è classificata:

  • Infiammazione acuta: dura solo pochi giorni. Esempio il mal di gola, il prurito di una puntura d’insetto, una ferita, una lesione, ecc. L’infiammazione acuta finisce quando il processo infiammatorio è completato
  • Infiammazione cronica. Può far seguito all’infiammazione acuta o essere tale fin dall’inizio e può durare anche anni. Le cause dell’infiammazione cronica possono variare dall’incapacità del corpo di espellere l’irritante che ha causato l’infiammazione. Esempio una reazione allergica, in cui un agente normalmente innocuo come il polline stimola l’infiammazione e le reazioni autoimmuni.

I principali sintomi dell’infiammazione acuta sono:

  • Arrossamento.
  • Dolore.
  • Rigonfiamento.
  • Calore.
  • Incapacità di spostare la regione colpita.

I principali sintomi dell’infiammazione cronica sono:

  • Febbre.
  • Eruzione cutanee.
  • Dolori articolari.
  • Fatica.
  • Piaghe.
  • Dolore al petto e all’addome.

Infiammazione e massaggio: come viene trattata

infiammazione e massaggio

Il trattamento varia sia per l’infiammazione acuta che cronica:

Per l’infiammazione acuta ci si focalizza più sull’agente irritante che l’infiammazione stessa.

Aiutano:

  • Il riposo.
  • Applicare del ghiaccio sulla zona colpita.
  • Applicare un bendaggio compressivo.

Per l’infiammazione cronica sono previsti trattamenti diversi, alcuni prescritti dal medico, altri applicati con prove aneddotiche a supporto.

Al momento ci sono diverse scuole di pensiero nel trattare l’infiammazione cronica. Come per qualsiasi condizione medica, è essenziale una diagnosi e un trattamento medico adeguato.

Dal punto di vista medico, l’infiammazione cronica viene trattata con farmaci antinfiammatori, come l’ibuprofene, l’aspirina da banco o con corticosteroidi.

Altre scelte che possono facilitare la riduzione dell’infiammazione cronica, comprendono una dieta chetogenica, in cui il corpo ottiene la maggior parte della sua energia dalle riserve di grasso piuttosto che dai carboidrati, l’aggiunta di determinati alimenti e spezie alla propria dieta o l’assunzione di integratori come olio di pesce e acido lipoico.

Inoltre, è stato affermato che l’esercizio fisico e uno stile di vita sano a tutto tondo aiutano, ciò include anche i massaggi regolari.

Infiammazione e massaggio: il concetto dell’esaurimento energetico durante l’infiammazione

Vi è un enorme quantità di energia assegnata al processo dell’infiammazione acuta, che può durare circa 12 settimane, e che comprende:

  • Controllo dei danni.
  • Controllo del dolore.
  • Pulizia.
  • Rimodellamento e/o ricostruzione e/o sostituzione dei tessuti.
  • Altre funzioni.

Vi è un inferiore quantità di energia assegnata al processo dell’infiammazione cronica, che può durare anche anni, e che comprende:

  • Resistenza a lungo termine di un tessuto.
  • Capacità di resistere all’usura.
  • Funzionalità.
  • Mobilità.
  • Controllo batterico o virale.
  • Altre funzioni.

Il processo dell’infiammazione cronica riguarda davvero la riparazione dettagliata del danno ricevuto, ma ormai il corpo è fuori pericolo e per tanto l’energia assegnata alla guarigione deve integrarsi alla moltitudine di funzioni corporee della vita quotidiana.

Il processo di infiammazione diventa dannoso quando la fase cronica non termina mai la riparazione del danno ricevuto, in quanto il processo di infiammazione non è stato concepito per essere attivato a quel livello per tanto tempo.

Alcuni dei fattori che costringono il corpo a mantenere questa impostazione costante, possono essere:

  • Ripetute lesioni. Ad esempio, utilizzare un arto danneggiato prima della sua riparazione o una reinfezione batterica/virale o componenti autoimmuni.
  • Farmaci. L’uso eccessivo di farmaci (esempio gli antinfiammatori) possono interferire nel processo di guarigione della fase cronica.
  • Dolore irrisolto. Il dolore gioca un ruolo importante nel processo di infiammazione. Quando diminuisce il dolore, diminuisce l’infiammazione.

L’energia, in questo caso, può essere paragonata al denaro. Se non hai un budget extra, oltre a quello mensile ed hai un imprevisto economico, devi affrontare la spesa sottraendola ad un’altra che rimanderai al mese successivo e così via.

Secondo Maureen A. Hardy, autrice di ” The Biology of Scar Formation ” (pubblicato su Physical Therapy), il corpo fa esattamente la stessa cosa; basta sostituire la parola denaro con energia.

L’infiammazione cronica, prosegue  Maureen A. Hardy, sta curando una zona lesa, ma i suoi processi sono rallentati, prolungando il completamento della fase e creando una o più aree deboli che saranno predisposte a nuove lesioni in futuro.

Se non c’è abbastanza energia, il corpo inizia a ripartire gli esborsi energetici parziali a diverse funzioni e cosi:

  • Il fegato funziona, ma non pulisce come dovrebbe.
  • I muscoli si muovono, ma la produzione chimica per la riduzione del dolore è ridotta o esaurita e si hanno più rigidità e dolori muscolari.
  • L’infiammazione cronica sta ancora curando un’area, ma i suoi processi sono rallentati, prolungando il completamento della fase di rimodellamento, creando un’area più debole che sarà nuovamente predisposta per lesioni in futuro.
  • E così via.

Il massaggio dona numerosi benefici, tra questi la crescita di nuovi mitocondri, piccoli organelli in grado di produrre energia. La somma di tutti i benefici hanno un effetto complessivo totale sulla quantità di energia disponibile che il corpo può utilizzare per guarire se stesso.

Non è che il massaggio guarisce; è che il massaggio può generare un surplus di energia necessaria al corpo per auto-ripararsi.

Infiammazione e massaggio: l’influenza dello stress sull’infiammazione

Da una ricerca guidata da Sheldon Cohen (professore di psicologia presso la Carnegie Mellon University) si evince che lo stress cronico crea scompiglio nella mente e nel corpo sviluppando la perdita, da parte di quest’ultimo, di regolare la risposta infiammatoria.

Cohen ha affermato che lo stress prolungato altera l’efficacia del cortisolo nel regolare la risposta infiammatoria perché diminuisce la sensibilità dei tessuti all’ormone. Nello specifico, le cellule immunitarie diventano insensibili all’effetto regolatore del cortisolo. A sua volta, si pensa che l’infiammazione incontrollata promuova lo sviluppo e la progressione di molte malattie.

Cohen ha continuato: “quando le cellule del sistema immunitario sono sotto stress, non sono in grado di rispondere al controllo ormonale e, di conseguenza, producono livelli di infiammazione che promuovono la malattia”.

Come sappiamo, il massaggio allevia lo stress promuovendo il rilascio di ossitocina.

Infiammazione e massaggio: posso massaggiare un cliente con infiammazione acuta o cronica?

infiammazione e massaggio

Sia che il cliente abbia un’infiammazione acuta che cronica bisogna approfondire sulle sue condizioni prima di dare il via ad una sessione di massaggio.

Se il cliente si presenta con un’infiammazione acuta, il massaggio nell’area interessata è controindicato fino a quando la fase acuta dell’infiammazione non si è attenuata.

Massaggiare direttamente su un’area infiammata può peggiorare la situazione e irritare ulteriormente i muscoli, i tessuti o le articolazioni, oltre ad aggravare una lesione.

In alcuni circostanze, può essere fruttuoso massaggiare le aree intorno ad una lesione per sciogliere i muscoli circostanti e rilasciare eventuali restrizioni, ma ciò dipenderà dal singolo caso.

Per la maggior parte dei clienti che sperimentano la fase acuta dell’infiammazione, si consiglia di attendere che questa fase sia passata prima di sottoporsi a una sessione di massaggio.

Se il cliente si presenta con un’infiammazione cronica, hai diversi parametri per stabilire se il massaggio possa essere benefico:

  • La causa dell’infiammazione deve essere pienamente compresa sia da te che dal cliente. Se il tuo cliente sta vivendo un’infiammazione cronica ma non è sicuro della causa, è importante indirizzarlo al suo medico per una diagnosi.
  • Il massaggio, oltre ai numerosi benefici (come menzionato sopra) abbassa i livelli di stress, migliora l’umore generale e il sonno. Questi tre fattori avranno un impatto positivo nel ridurre l’infiammazione cronica del tuo cliente.
  • L’infiammazione cronica causata da condizioni come l’artrite, può essere supportata dal massaggio che rilassa i muscoli, allenta la tensione e riduce il dolore e il disagio fisico generale.

Di qualsiasi condizione soffra il tuo cliente, è essenziale assicurarsi:

  • Che ci sia stata una diagnosi corretta.
  • Conoscere il tuo ambito di pratica.
  • Avere una chiara linea di comunicazione con il tuo cliente.

Il massaggio in generale, introdotto in uno stile di vita sano, dona sollievo dall’infiammazione cronica.

E’ pur vero che il cliente non può pretendere o aspettarsi di risolvere il problema ed è importante essere chiari su questo concetto e, se il massaggio non da esiti positivi, indirizzarlo a figure professionali diverse dalla tua.

Infiammazione e massaggio: perché alcuni clienti hanno riscontri positivi al massaggio ed altri negativi?

infiammazione e massaggio

Il concetto dell’esaurimento energetico durante l’infiammazione e l’influenza dello stress sull’infiammazione (che hai letto sopra), ci suggeriscono che quando si massaggia un cliente con un’infiammazione cronica, la pressione e le varie tecniche di massaggio devono essere dosate in base ai diversi livelli di infiammazione, esaurimento energetico e stress psicofisico.

Una pressione o una tecnica invasiva potrebbe tramutarsi in più infiammazione, dolore e spossatezza.

A volte, affinché il massaggio sia efficace nella gestione del dolore, la sua applicazione deve essere diversa da quella che alcuni massaggiatori potrebbero ritenere corretta.

Creare un cambiamento positivo nel corpo di un cliente con infiammazione cronica, richiede:

  • La pressione giusta in base al livello di infiammazione e dolore.
  • Tempo.
  • Tecniche appropriate.

Amy Bradley Radford (massaggiatrice ed educatrice da più di 20 anni e autrice di diversi libri) esprime il concetto creando un confronto tra un ipotetico cliente A e un cliente B.

Il corpo di alcuni clienti, come quello del cliente A, può guarire dal dolore attraverso un massaggio più profondo, lo Shiatsu o lo stretching.

Ad altri, come il cliente B, a cui viene effettuato lo stesso trattamento, gli si ritorce completamente contro.

Qual è la differenza? Perché lo stesso trattamento non funziona allo stesso modo per entrambi i clienti?

La risposta è che il cliente B ha più dolore e infiammazione e meno energia rispetto al cliente A. Il massaggio o le varie tecniche profonde hanno richiesto, per il cliente B, un’ulteriore energia per riprendersi e cosi ve ne resta sempre meno per la zona infiammata.

Questo concetto potrebbe sembrare un paradosso: come ridurre il dolore del cliente se non ci si lavora a fondo sulla zona avente bisogno?

Amy Bradley Radford afferma che in questi casi è importante il “cosa fare”, ma soprattutto il “quando e quanto fare”. Se il cliente, successivamente al massaggio si ritrova con più dolore ed infiammazione, significa che non aveva energia sufficiente da soddisfare la nuova richiesta aggiuntiva creata dal massaggio.

Infiammazione e massaggio: ma come creare un cambiamento positivo sia del dolore che dell’infiammazione?

Ad Amy Bradley Radford le viene, ovviamente, chiesto: che tipo di manipolazione applicare per creare un cambiamento positivo ed evitare di provocare più dolore ed infiammazione?

Risposta: applicazioni indirette (tecniche che sembrano influenzare il dolore a distanza per ciò di cui si lamenta il tuo cliente), riflessologia, trazioni, ampi movimenti degli arti, riflessologia, impacchi caldi ed altri espedienti presenti nella tua cassetta (virtuale) degli attrezzi per il massaggio. Tutto dipende da come risponde il cliente.

Bisogna tenere presente che tecniche e pressioni aggressive, per clienti che sono già esausti e che soffrono di dolore, si tradurrà in genere in più infiammazione, dolore e spossatezza.

Un efficace ma semplice metodo per constatare se la tecnica che stai utilizzando funziona, è confrontare i livelli di dolore prima e dopo. Questa è la tua prova innegabile.

Amy Bradley Radford conclude dicendo: “crea l’energia di guarigione per il corpo e poi lascia che guarisca da solo“.

Infiammazione e massaggio: valutare i livelli di dolore

infiammazione e massaggio

Tieni e fai presente al cliente che occorrono una serie di massaggi per verificarne i risultati, proprio come la danza di madre natura: due passi avanti e uno indietro; poi ancora due passi avanti e uno indietro.

Il corpo risponde meglio ai passi lenti ed equilibrati verso il recupero della salute.

Per valutare questi passi,  ti basta semplicemente chiedere al cliente (che deve rispondere in tutta sincerità) qual è il suo livello di dolore su una scala da 1 a 10 prima e dopo la sessione.

Se il cliente arriva con un livello di dolore che pari a 8 e dopo il massaggio è ancora tale o addirittura più alto, vuol dire che il massaggio non ha prodotto esiti positivi.

Se incomincia a scendere il livello del dolore, sei sulla strada giusta.

Infiammazione e massaggio: utilizza gli oli essenziali per ridurre l’infiammazione

Puoi utilizzare gli oli essenziali per ridurre l’infiammazione. Una ricerca, effettuata dall’Amercan Society for Biochemistry and Molecular Biology, ha dimostrato che 6 oli essenziali bloccano l’enzima infiammatorio COX-2.

Gli oli essenziali sono:

  • Timo.
  • Chiodi di garofano.
  • Rosa.
  • Eucalipto.
  • Finocchio.
  • Bergamotto.

Questo post è unicamente a titolo informativo generale e non costituisce consulenza medica, diagnosi o trattamento medico.

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2 replies on “Infiammazione e massaggio

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