Che cos’è? Che requisiti occorrono? Com’è il vitto e l’alloggio? Come funziona il lavoro all’interno di queste SPA? Quanto si guadagna? Ed altro ancora …
Il lavoro stagionale è una attività che viene svolto in uno specifico periodo dell’anno ed è, quindi, a tempo limitato, ma con la probabilità di rinnovarsi, nuovamente, l’anno successivo.
In particolare, per gli operatoti del benessere, i periodi sono:
- Estivo: solitamente da Aprile a Settembre/Ottobre, per località di mare.
- Invernale: solitamente da Dicembre a Marzo, per località di montagna e presso rinomate stazioni sciistiche.
Per entrambi i periodi è indispensabile, per chi cerca lavoro, proporsi mesi prima dell’inizio della stagione poiché le assunzioni, generalmente, si chiudono prima della data di partenza.
E’ anche vero che molto strutture incominciano con un numero limitato di personale che va poi ad aumentare in base alla necessità nei mesi più proficui. Ad esempio, a Luglio ed Agosto, il centro benessere di un albergo in località estiva, lavorerà di più che ad Aprile ed ha pertanto bisogno di più personale.
Inoltre, bisogna tenere in considerazione che queste strutture possono avere bisogno di personale in più per:
- Fine settimana.
- Eventi particolari.
- Open day.
- Sostituzione personale. (Un eventuale malattia o sostituzione del giorno di riposo degli operatori).
Naturalmente, per queste brevi collaborazioni bisogna valutare il compenso e la distanza.
Quali sono le figure e i requisiti richiesti?
Le figure richieste variano dai servizi che le strutture erogano:
- Estetiste.
- Massaggiatori.
- Fisioterapisti.
- Osteopati.
Anche:
- Parrucchieri.
- Truccatori.
- Promotrici.
- Dentisti.
I requisiti:
- Attestati: i centri non richiedono un attestato per ogni servizio che si conosce (massaggi, trattamenti viso/corpo, particolari manicure o pedicure, ecc.), questo perché, alcuni, li hai appresi con la pratica da precedenti esperienze ed è fuori dubbio che la pratica vale più di un attestato, ma minimo un paio di attestati devi averli.
- Bilingue: la conoscenza, almeno dell’inglese, è un requisito indispensabile o, comunque, preferenziale. Se conosci poco o niente l’inglese, puoi leggere dei suggerimenti qui.
- Estroversione: essere socievoli e assertivi è fondamentale in un ambiente come un complesso turistico dove c’è un enorme affluenza sia di clienti che di personale di altri settori (camerieri, cuochi, giardinieri, addetti alle pulizie, ecc).
- Eclettismo: un operatore/trice multifunzionale (che esegue massaggi, trattamenti viso, trattamenti corpo, cera, manicure, ecc.) è, solitamente, favorito.
Bisogna poi evitare i seguenti comportamenti:
- Il pettegolezzo tra gli addetti.
- L’atteggiamento irrispettoso nei confronti degli ospiti.
- Il giudizio su ospiti e colleghi.
- I dibattiti con i colleghi in presenza dei clienti.
- Dare ordini ad alta voce.
- Dare informazioni al cliente con l’indice puntato.
- Mangiare, bere, fumare o masticare in pubblico.
- Intervenire nelle comunicazioni tra gli ospiti.
- Chiamare i clienti da lontano ad alta voce o facendo cenni con le mani.
Cosa concedono, agli operatori, le strutture turistiche?
Al di là delle clausole del dare e avere stipulate tramite contratto, le strutture turistiche offrono generalmente:
- Vitto.
- Alloggio.
- Stipendio.
Prendiamo come esempio una struttura di lusso, dove tutti gli ingranaggi funzionano a dovere o quasi (ovviamente qualcosa che non va c’è sempre, anche nella migliore delle strutture) per vederne le dinamiche.
Riporterò, comunque, i disagi a cui si potrebbe andare incontro, soprattutto in strutture meno pregiate, utilizzando un carattere dal colore verde e ricordandoti di chiarire questi punti al colloquio.
Vitto.
- Colazione: (fette biscottate, burro, marmellata, latte, caffe) dalle 7 alle 8.
- Pranzo: (primo, secondo, contorno, frutta, acqua e qualche volta il dolce). L’erogazione di questi pasti può prevedere più uscite in seguito al numero di personale presente nella struttura e allo loro turnazione esempio, le 12, le 12:30, le 13 o uno solo di questi orari.
- Cena: Idem al pranzo. Le 19, 19:30, 20.
Cosa succede se hai degli appuntamenti di lavoro proprio nell’ora dell’erogazione del vitto?
Solitamente, il/la responsabile avverte la cucina affinché ti conservi qualcosa da mangiare, ma ciò non è scontato, potresti anche ritrovarti a digiuno. (Chiarisci al colloquio)
La qualità e più che altro la diversità del vitto, dipende dall’importanza che si da al lavoratore. Potresti mangiare benissimo come malissimo.
Alloggio.
La struttura potrebbe applicare una tassa di soggiorno, di tipo 30 euro a settimana, che viene detratta direttamente dallo stipendio.
Ciò può essere comunicato anche in secondo momento, trovandoti 120 euro in meno dalla paga che avevi pattuito. (Chiarisci al colloquio)
Ma dove si dorme?
Dipende, esempio:
- A poca distanza dalla struttura stessa ve ne è un’altra adibita a dormitorio per i dipendenti. Le camere, giustamente senza troppo pretese, possono essere da 2, 3 o 4 posti letto, 1 o 2 armadi (non molto grandi) da dividere, la TV, un piccolo frigo, il bagno. Se si è fortunati, vi è:
– L’addetta alle pulizie superficiali (spazzata e lavata al pavimento).
– Lavanderia in comune con lavatrice e asciugatore.
– Distributore di bevande e merendine. - Alloggiare in camere non usate e sparpagliate un po’ in giro nell’albergo.
- Alloggiare in camere realizzate apposta per i dipendenti.
- In case prese in affitto.
(Chiarisci al colloquio)
L’azienda fa presente alcune regole che occorrono per una convivenza svolta nel reciproco rispetto, ma ciò non toglie che potresti trovarti in camere con persone che:
- Sono poco pulite.
- Disordinate.
- Russano.
- Antipatiche.
o (fortunatamente capita)
- Pulite.
- Ordinate.
- Che non russano.
- Simpatiche.
Stipendio.
Quando si valuta una proposta lavorativa stagionale, non bisogna considerare il nostro mensile come unica uscita da parte della struttura.
Ad esso va aggiunto:
- Il vitto.
- L’alloggio.
Per quanto possano essere scarsi, producono, comunque, un’ulteriore spesa alla struttura.
Poi ci sono le:
- Le mance.
- La disoccupazione.
Gli stipendi sono determinati, anche, in base a:
- Esperienze.
- Mansioni.
- Responsabilità.
Quindi per il:
- Full time, da € 1200 a € 1500.
- Part time, da € 600 a € 700.
- Collaborazioni, € 10/15 all’ora (le collaborazioni sono da 6 a 8 ore).
Sul prezzo cerca di contrattare, le strutture offrono sempre meno di quello che potrebbero.
Come funziona il lavoro all’interno della SPA?
Appunto.
I centri benessere all’interno delle strutture alberghiere hanno, ormai, un’importanza di rilievo pari agli altri settori (come la cucina, un convegno o l’affitto di una sala per un matrimonio), ciò è dovuto dai guadagni, anche molto alti, che derivano da esso.
Tuttavia non tutti gli imprenditori hanno investito in questo settore e si trovano, quindi, centri benessere di serie:
- A.
- B.
- C.
- e anche D.
Inoltre, sempre per alcuni imprenditori, il cliente estivo o invernale è considerato un cliente di passaggio e questo pensiero genera, ovviamente, servizi di poca qualità.
Esempio:
- Assunzione del personale inferiore a quello che servirebbe.
- Assunzione del personale non qualificato.
- Acquisto minimo di prodotti e di scarsa qualità.
- Mancanza di attrezzatura.
- Scarsa organizzazione.
- Scarsa pubblicità.
Il bello e che queste figure vorrebbero guadagnare chi sa quanto investendo poco o niente. L’ingiustizia è che guadagno anche. La soddisfazione, quando trovi l’ignoranza, è sapere che potrebbero guadagnare molto, ma molto di più se solo utilizzassero la logica.
Orari e turni lavorativi.
Solitamente, le grandi SPA attuano un orario continuato che va dalle 9 alle 21 e per tanto, in base anche al tipo di contratto, si possono conseguire due tipi di turni:
- Effettuare un orario continuativo. Otto ore di seguito dall’apertura del centro più mezz’ora di pausa o, se hai un contratto part time, quattro ore che possono essere svolte di mattina o pomeriggio.
- Lo spezzato (gestito in base all’esigenza del centro ad esempio, tre ore la mattina e cinque il pomeriggio).
Se il centro è piccolo e non ha una grande affluenza, può attuare la chiusura pomeridiana. Esempio:
- 9 – 14 / 16 -21
Nella peggiore dell’ipotesi, il centro potrebbe essere aperto dalle 10 alle 21 dando per scontato che coprirai tutte le ore. (Chiarisci al colloquio)
Per legge vi è un giorno di riposo che, per ovvie ragioni, non capiterà mai il fine settimana.
Il Services Quality.
Per offrire un livello di ospitalità impareggiabile, determinato da una elevata qualità dei servizi forniti, l’albergo (di lusso) mette a disposizione dei propri ospiti un “Services Quality”, un questionario dove appuntare le valutazioni dei servizi e dei dipendenti dell’albergo stesso esempio:
Il “Services Quality” è sviluppato da una azienda esterna che può inviare, in incognito, i propri ispettori (che si fingono clienti) per controllare, appunto, la qualità del servizio.
Naturalmente nel questionario ci sono anche domande relative a i servizi e al personale del centro benessere. Esempio:
- Al cliente è stato dato il benvenuto o la sua presenza rilevata entro 30 secondi dalla sua entrata nel centro benessere?
- L’operatore del servizio è stato puntuale o, in caso contrario sono state poste le scuse?
- La divisa dell’operatore era pulita ed aveva la targhetta col proprio nome sul petto?
- L’operatore era capace di comunicare adeguatamente in inglese?
- L’operatore si è rivolto in modo naturale, amichevole e interessato?
- L’operatore ha svolto con un buon livello di sicurezza e conoscenza le sue mansioni?
- Ecc, ecc, ecc.
Ed è cosi che, per tenere fede al “Services Quality” , nascono le procedure.
Ma quali sono quelle procedure che rientrano nella condotta dell’operatore del benessere?
In primo luogo ci sono quelle comportamentali (sopra menzionate) a cui si aggiunge:
- Divisa sempre pulita, stirata e corredata di targhetta col proprio nome.
- Aspetto curato nei minimi dettagli.
– Per la donna: capelli legati, poco trucco, niente orecchini vistosi.
– Per l’uomo: niente capelli arruffati e ne barba.
– Per entrambi niente tatuaggi a vista.
Poi ci sono quelle procedurali.
Facciamo un esempio prendendo in esame l’appuntamento per un massaggio alle ore 9 (all’apertura del centro):
- L’operatore, deve entrare in turno almeno 15 minuti prima dell’apertura. Sta a lui calcolare il tempo che occorre sia per fare la colazione (se ne vuole usufruire) e sia per cambiarsi.
A proposito di cambio, per l’armadietto dello spogliatoio può essere chiesto, dalla struttura, una cauzione (solitamente 20 euro) che viene poi restituita a fine contratto. (Chiarisci al colloquio)
- All’operatore viene consegnato il planning giornaliero (che subirà più variazioni durante la giornata) e la scheda del cliente a cui eseguire il massaggio. Su tale scheda è segnato:
– Nome e Cognome (del cliente).
– Tipologia del massaggio scelto.
– Eventuali problemi fisici.
– Se desidera essere massaggiato maggiormente una specifica parte del corpo.
– Una richiesta particolare. - A questo punto l’operatore si presenta alla reception a prelevare il cliente e incomincia a chiedere ed eseguire le procedure del “Services Quality” che devono essere spontanee (devono sembrare volontarie e non, appunto, un metodo). Esempio:
– Salutare.
– Presentarsi.
– Chiedere se è (esempio) il signor Michael Brain.
– Chiedere di seguirlo.
– Durante il tragitto, chiedere se vuole un bicchiere d’acqua o una tazza di te.
Arrivati in cabina, dare un’occhiata alla scheda (il cliente deve vedere che tu guardi la scheda) e chiedere:
– Conferma del massaggio scelto.
– Se ha particolari problemi da dichiarare.
– Mostrargli dove appendere l’accappatoio.
– Indicare lo slip di carta, se vuole, la fascia per i capelli e un eventuale mascherina per coprire gli occhi.
Lasciare che il cliente si cambi e al rientro chiedere:
– Se è comodo.
– Se il volume della musica è giusto.
– Se vuole essere coperto.
Avviato il massaggio chiedere:
– Se la pressione è giusta.
Finito il massaggio, lo si lascia riposare e poi lo si riaccompagna alla reception.
Questo è una parte del “Services Quality” che varia a discrezione dell’agenzia che lo crea.
Detto ciò, puoi immaginare l’importanza della lingua Inglese, Tedesca se vuoi proporti per la stagione invernale, ma se le conosci poco o niente, puoi cavartela memorizzando le frasi chiave e da procedura, strettamente legate alla sfera dell’operatore del benessere. Puoi leggere dei suggerimenti al riguardo qui.
Altre mansioni sono:
- Pulire la propria cabina dopo un trattamento.
- Aiutare, per il bene comune dell’azienda, i colleghi. Ad esempio pulirgli la cabina (se per causa di forza maggiore) non riesce.
- Fare rifornimento di ciò che serve (asciugamani, creme, oli, slip, ecc.).
- Fare, se si è liberi, un giro nel percorso benessere per controllare che tutto sia in ordine.
- Pubblicizzare il centro.
Cosmesi e attrezzatura.
Una SPA di lusso che si rispetti, si avvale, per quanto riguarda la cosmesi, di aziende altamente professionali e attive sia sul mercato europeo che internazionale.
Queste case cosmetiche di lusso affiancano, ai propri prodotti, che sono il frutto di anni di ricerca scientifica e brevetti unici al mondo, anche tutta una serie di servizi atti a manifestare la loro filosofia nel campo della bellezza come:
- Allestimento del centro benessere.
- Procedure per i trattamenti viso, comprese le manualità.
- Procedure per trattamenti corpo, comprese le manualità.
- Massaggi.
- Macchinari.
- Management.
- Materiale pubblicitario.
Esempio di alcune case cosmetiche:
Per l’attrezzatura si intende tutti gli strumenti che occorrono per effettuare un trattamento e che dovrebbero essere presenti al di là che sia un trattamento di lusso o meno esempio:
- Dischetti di cotone.
- Veline.
- Pennelli.
- Hot cabinet.
- Ciotole.
- Spatole.
- Guanti monouso.
- Ecc.
Anche qui, non è scontato che si troverà tutto ciò sopra elencato.
Esperienza personale.
Mi è capitato di lavorare per centri in cui:
- Con un solo tipo di crema e maschera effettuavano tutti i trattamenti da listino.
- Stendevano la maschera con le mani perché non c’erano pennelli.
- Strizzavo i punti neri a mani nude e con la carta igienica.
- E altre aberrazioni del genere.
Il consiglio (se ti trovi in questa situazione) è quello di far presente a chi di dovere di queste mancanze. Non tanto perché vengano sopperite, ma perché un domani non potranno dirti che sei un/a incompetente.
Altre riflessioni.
- Rapporti personali con i propri colleghi e degli altri settori.
E’ inevitabile che, lavorando in grosse strutture, nascono tra colleghi e dipendenti dei diversi settori amicizie, simpatie, amori, ma anche pettegolezzi, antipatie e rivalità.
Il consiglio è di non alimentare il chiacchiericcio e di risolvere in prima persona eventuali dicerie. - Non è una vacanza.
Sei lì per lavorare e guadagnare e non certo per sperperare il ricavato uscendo tutte le sere. Tra l’altro la stanchezza si fa sentire. - Lontananza.
Potresti ritrovarti su un paesino sperduto tra i monti. Vivendo 6 mesi quasi da eremita, lontano dai tuoi affetti.
Conclusioni.
Come hai potuto apprendere dal post, il lavoro di operatore del benessere stagionale non è certo una passeggiata. Può essere un’esperienza bellissima, ma anche pessima. Dipende, al di là di ciò che troviamo, anche dal nostro carattere e da come guardiamo il bicchiere: “mezzo pieno o mezzo vuoto”.
Se sei una persona:
- introversa,
- che non regge momenti di stress,
- ritmi di lavoro pesanti,
- se soffri la lontananza dei tuoi cari,
rifletti bene prima di accettare una tale proposta lavorativa e, comunque, prima di farlo, consiglio di chiarire al colloquio tutti i vari punti che abbiamo esaminato sopra.
Il mio parere, trovando tutti i giusti parametri è che un’esperienza del genere oltre a farti guadagnare un bel gruzzoletto di soldi, ti arricchisce professionalmente (si imparano tantissime cose nuove), personalmente e culturalmente.
Per scrivere un curriculum per la stagione estiva e/o invernale e suggerimenti a chi inviarlo, puoi leggere questo post.