La comunicazione del massaggiatore

Tempo di lettura: 5 minuti

Le parole positive o negative possono influenzare l’esito di un massaggio. La tua comunicazione aiuta o danneggia i clienti?

la comunicazione del massaggiatore

Le immagini generate da determinate parole o frasi possono produrre un rilascio di neuropeptidi (piccolissime molecole prodotte dai neuroni che servono a comunicare messaggi ad altri neuroni) che influenzano:

  • L’umore.
  • La percezione.
  • L’immunità.
  • Il dolore.

Ad esempio, chiudi gli occhi e immagina di mangiare una succosa fetta di limone. Ti viene una sensazione di aspro e l’acquolina in bocca, vero?

Chiudi nuovamente gli occhi e pensa: “Il mio corpo si sente contratto e curvo”. Cosa senti?

Ed ora, chiudi ancora gli occhi e pensa: “Il mio corpo e rilassato e diritto”. Cosa senti ora?

Se ascolti o leggi le parole:

  • Sole.
  • Luce.
  • Fuoco.

Le pupille si contraggono come per proteggere l’occhio da un eccesso di luminosità.

Al contrario se ascolti o leggi le parole:

  • Buio.
  • Scuro.
  • Notte.

Le pupille si dilatano per vedere meglio.

La mente e il corpo sono strettamente correlati e l’influenza che hanno l’uno sull’altro è incredibilmente potente.

Le parole che pronunciamo così come i pensieri che proviamo, attivano la produzione di diverse sostanze che influiscono sulla salute fisica ed emotiva nostra e di chi ci ascolta.

Per esempio:

  • Parole e pensieri positivi promuovono la produzione di serotonina e dopamina, ormoni definiti del “buon’umore”.
  • Parole e pensieri negativi promuovono la produzione di adrenalina e cortisolo, ormoni dello stress.

Adrenalina e cortisolo, attivati per un breve periodo, possono collaborare a fronteggiare un evento, ma se la loro presenza nell’organismo diventa eccessiva, è come se vivessimo continuamente in emergenza.

Lo spreco di energie implica un lento intossicamento del corpo, compromettendo il sistema immunitario e quindi l’insorgenza di disturbi e malessere.

Le parole giuste sono importanti tanto quanto le giuste tecniche manuali per un massaggio benefico.

Ciò che dirai al cliente influenzerà l’esito della seduta stessa. La comunicazione, spesso trascurata, è anche nella fidelizzazione del cliente.

Di seguito alcune strategie che possono migliorare l’integrazione corpo-mente del cliente.

La comunicazione del massaggiatore: sostieni una relazione positiva!

Le parole positive producono ricettività nei clienti che vogliono confidare in un esito positivo della loro guarigione.

Non proferire garanzie o esiti impossibili, ma realizza parole e frasi incoraggianti che aiutino in positivo la mente del cliente che sarà coinvolta, inconsapevolmente, nel processo di guarigione.

Ad esempio, se un cliente afferma di avere le spalle contratte puoi dire: “ Vero, lo sono, ma sento che le tensioni si stanno sciogliendo”.

Facilita il cliente a descrivere le sensazioni che prova: “Ti sembra teso? E’ dolorante? E’ un dolore irradiante o circoscritto? Senti un formicolio o un bruciore? E così via.

L’utilizzo cosciente della parola “dolore” può trasformarsi in “guarigione”. Il dolore deve essere riconosciuto e affermato prima che scompaia, perché ciò a cui resistiamo persiste.

Comunque, quando il dolore è stato descritto (acuto, sordo, ecc.), intanto che massaggi la zona dolorante chiedi: “Stai sentendo il beneficio in quest’area?”. A fine massaggio chiedi: “Come la senti questa zona adesso?”.

Guida sempre il cliente con parole positive: più disteso, più sciolte, rilassate, libero, ecc..

Le parole terapeutiche-positive sono formate da frasi quali: “Senti che sei più disteso?” invece di “Ti senti meno teso?”.

Secondo Bennett-Goleman nel suo libro (Emotional Alchemy: How the Mind Can Heal the Heart), le parole negative dividono il corpo e la mente, attivano la risposta simpatica (che si accende davanti ad una situazione negativa) e arrestano il processo di guarigione.

La comunicazione del massaggiatore: le parole trasformative sono descrittive.

la comunicazione del massaggiatore

Secondo Ernest L. Rossi e David B. Cheek (nel loro libro Mind-Body Therapy) le parole trasformative sono descrittive, stimolano i sensi e il sistema limbico (partecipa all’integrazione emotiva, istintiva e comportamentale) o il cervello emotivo (sede delle emozioni).

Ad esempio, il rilassamento è un’immagine astratta per molte persone che hanno dimenticato cosa significa essere rilassati. Consigliare ai clienti “semplicemente di rilassarsi”  richiede loro di svolgere un compito che non sanno come fare, il che si traduce nel renderli più tesi.

Puoi utilizzare frasi descrittive che portino il cliente a creare un’immagine di relax. Esempio:

  • “Raccogliti, allontana da te ogni pensiero. Lascia che il tuo corpo si abbandoni”.
  • “Le tua spalle si stanno sciogliendo come burro”.
  • “Il calore sta sciogliendo tutte le tensioni”.
  • E cosi via.

Delle volte basta semplicemente cambiare il posto delle parole per dare positività alla frase. Esempio:

  • La maggioranza delle tensioni si sono sciolte, ma ne resta ancora qualcuna.
  • Resta ancora qualche tensione, ma la maggioranza si sono sciolte.

Le due frasi esprimono lo stesso concetto, ma la prima lascia un senso di insoddisfazione. La seconda esprime la consapevolezza di essere riusciti nell’intento.

La comunicazione del massaggiatore: utilizza parole forti.

A rendere potente una parola o una frase è il significato che diamo loro. Ad esempio, la parola “lavanda” è più potente della parola “viola”.

Di sicuro la parola più forte e d’impatto che puoi usare è il nome del cliente. Utilizza il suo nome prima, durante e dopo la sessione di massaggio. Ad esempio, quando:

  • Lo accogli.
  • Gli dai indicazioni.
  • Gli chiedi qualcosa.
  • Lo saluti.

Chiamare il cliente per nome stabilisce un rapporto di fiducia, rendendoti un professionista compassionevole, il cliente si sente più connesso e quindi reattivo e aperto.

La comunicazione del massaggiatore: parlare o no?

 

la comunicazione del massaggiatore

Il massaggio va effettuato in silenzio. Conversazioni eccessive distraggono sia il cliente che il massaggiatore.

Il massaggiatore deve svolgere un massaggio consapevole e ciò richiede silenzio per concentrarsi su ciò che sta avvenendo sotto le sue mani.

Il silenzio è un aspetto vitale quando si lavora sul corpo: quando gli occhi, la bocca e le orecchie non sono attivi, il senso del tatto si amplifica e la capacità del cliente di sentire e sperimentare il suo corpo si espande enormemente.

Tuttavia, quando si massaggia per ridurre un dolore o qualsiasi eventuale problema, vi è bisogno di un feedback per capire:

La conversazione utile a fornire elementi validi per eseguire un massaggio e manovre utili alla situazione vanno bene. Il chiacchiericcio amicale no.

La comunicazione del massaggiatore: modifica il tuo dialogo interno

la comunicazione del massaggiatore

Parole e frasi favoriscono l’apertura delle persone, ed altre tendono a chiuderle.

Competenze di comunicazioni consapevoli potenziano gli effetti positivi del massaggio.

Attua questo orientamento per trasformare anche il tuo dialogo interno. Sii paziente e compassionevole con te stesso mentre inizi il processo di passaggio ad un uso consapevole del linguaggio terapeutico.

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