Trattare il muscolo psoas con pietre calde e massaggio per ridurre il dolore di lombalgia. Nel post valutazione del muscolo psoas ed esecuzione del trattamento.
La lombalgia è il disturbo più comune tra i clienti che si avvicinano al massaggio e non è facile determinare la causa del dolore.
I muscoli più comunemente attribuiti a questo disturbo sono:
- Psoas maggiore e minore.
- Iliaco.
- Quadrato dei lombi.
- Glutei.
- Piriforme.
- Rotatori profondi dell’anca.
- Banda ileotibiale.
- Tensore della fascia lata.
- Muscoli posteriori della coscia.
Lombalgia e massaggio: considerare il muscolo ileopsoas
Quando un cliente si presenta con la lombalgia sarebbe opportuno controllare i muscoli grande psoas e iliaco, che insieme formano l’ileopsoas.
L’Ileopsoas è un muscolo formato da tre parti muscolari distinte:
- Grande psoas: prende origine dalle superfici ventrali dei processi trasversi e dagli archi membranosi sopra i lati dei corpi di L1-L5, dai lati dei corpi e relativi archi dischi intersomatici di T12-L4.
- Piccolo psoas: origina dai corpi dell’ultima vertebra toracica, cioè la dodicesima, della prima Lombare e dal disco intervertebrale interposto. Si inserisce nell’eminenza ileopubica e alla fascia iliaca (nella maggior parte delle persone è assente).
- Iliaco: nasce dai due terzi superiori della fossa iliaca, dal labbro interno della cresta iliaca, dall’ala del sacro e dai legamenti sacroiliaci ventrali e ileolombari.
Tutti e tre si inseriscono con un robusto tendine sull’apice del piccolo trocantere del femore.
È innervato dal nervo femorale e dai rami del plesso lombare (L1-L4).
L’ileopsoas, con la sua azione:
- Ruota esternamente la coscia.
- Flette e inclina lateralmente il tronco.
- Mantiene l’equilibrio del bacino.
Essendo un potente flessore della coscia, ha un ruolo basilare a livello posturale e deambulare.
Se l’ileopsoas è ipertonico o accorciato può causare fastidiose lombalgie ed è proprio questo muscolo che il massaggiatore dovrebbe cominciare a trattare per alleviare le lombalgie.
Lombalgia e massaggio: test di valutazione dello l’ileopsoas
Di seguito sono riportati 3 test per valutare se l’ileopsoas è ipertonico o accorciato.
Primo test di valutazione:
Posizionarsi dietro la testa del cliente, che è in posizione supina e con un cuscino sotto le ginocchia. Afferrare entrambe i polsi del cliente e portare le braccia indietro affiancando le mani (immagine sotto).
Guarda le nocche dei pollici per vedere se corrispondono. Se uno dei due pollici si mostra più basso rispetto all’altro (immagine sotto) vi è, in quel lato, tensione nello psoas. Prestare attenzione a eventuali restrizioni che potrebbero essere presenti nella spalla e che potrebbero influenzare il posizionamento dei pollici.
Secondo test di valutazione:
Chiedere al cliente, che è in posizione supina, di sollevare entrambe le gambe a 30 cm dal tavolo e tenerle in questa posizione per circa 10 di secondi. Vi è tensione nello psoas della gamba che mostra più debolezza.
Terzo test di valutazione:
Test di Thomas (video sotto).
Lombalgia e massaggio: esecuzione del trattamento
Il trattamento, dell’ileopsoas da parte del massaggiatore è esclusivamente a fini distensivi e non curativi.
Se il cliente dovesse avvertire disagio e/o dolore durante il trattamento, terminarlo immediatamente.
Se vi è un’infiammazione acuta dell’ileopsoas, rimandare il trattamento.
1. Effettuare un massaggio con le pietre calde sulla zona addominale e fianchi.
2. Posizionare 4 pietre calde sulla zona addominale. Piegare, abdurre e ruotare la gamba più volte, in cui vi è la tensione nello psoas. Rimuovere le pietre.
3. Piegare la gamba in cui vi è la tensione nello psoas (vedi immagine sotto).
4. Porre una grande pietra calda in corrispondenza dello psoas e chiedere al cliente di eseguire diversi respiri lenti e profondi. Nell’espirazione (quando l’aria fuoriesce), esercitare una pressione con la pietra verso l’interno e tenerla in posizione fino all’inspirazione del cliente (vedi immagine sotto).
5. Porre una nuova pietra calda sulla zona dello psoas in cui vi è tensione. Chiedere al cliente di eseguire respiri lenti e profondi e nel momento dell’espirazione portare il ginocchio del cliente all’addome tenendolo per pochi secondi in posizione. Effettuare 5/6 stretching.
6. Con il bordo della pietra strofinare lentamente ed esercitare una leggera pressione sulla zona dello psoas.
7. Porre una grande pietra calda in corrispondenza dell’iliaco. Chiedere al cliente di eseguire diversi respiri lenti e profondi. Nell’espirazione (quando l’aria fuoriesce), esercitare una pressione con la pietra verso l’interno e tenerla in posizione fino all’inspirazione del cliente.
8. Riposizionare 4 pietre calde sulla zona addominale e, sempre con il cliente in posizione supina, infilare la mano aperta a livello dell’osso sacro effettuando degli stiramenti circolari.
9. Controllare nuovamente l’allineamento dei pollici. Se vi è ancora una discrepanza è opportuno ripetere i passaggi sopra elencati.
10. Dopo aver rilassato il muscolo ileopsoas, chiedere al cliente di girarsi in posizione prona e, con il bordo di 2 pietre, applicare contemporaneamente una pressione di circa 30 secondi su entrambi i punti riportati nell’immagine sotto (prima i 2 punti A, poi i 2 punti B e infine i 2 punti C). Ripetere il passaggio 3/4 volte.
11. Completare il trattamento effettuando un massaggio, con pietre calde, alla schiena.
A fine trattamento, disinfettare bene le pietre da massaggio.
Lombalgia e massaggio: vademecum da scaricare
Puoi stampare, fronte-retro, il promemoria su di un cartoncino.
Lombalgia e massaggio: il muscolo dell’anima
Il muscolo psoas è importantissimo sul piano fisico, ma anche psicologico. Difatti è soprannominato “il muscolo dell’anima” perché su di esso si somatizza:
- Stress.
- Ansia.
- Paura.
- Eccitamento.
Secondo Liz Koch, educatrice somatica di fama internazionale e autrice di The Psoas Book , questo muscolo esprime il nostro più intimo e profondo desiderio di sopravvivenza e la nostra volontà di evolvere continuamente e prosperare.
Il muscolo psoas è connesso non solo alle vertebre lombari e al bacino, ma anche al diaframma che regola la respirazione.
Se il muscolo psoas è contratto, lo è anche il diaframma e di conseguenza il fiato si accorcia accelerando il respiro e facendoci entrare in uno stato di ansia e alterazione psicofisica.
La ricerca ha dimostrato che il rilassamento indotto dal massaggio potrebbe essere la fase iniziale della guarigione ed è pertanto importante che il massaggiatore gestisca il cliente anche sotto il profilo del rilassamento.
Inoltre, consigliare al cliente dei semplici esercizi di stretching come l’immagine sotto.