Manovre di massaggio, applicazioni, elementi ed altre considerazioni su di esse.
Quando collaboro come docente di massaggio, se per i praticanti è il loro primo corso di massaggio, le prime lezioni sono di teoria.
Fra i vari temi trattati vi è quello che riguarda la spiegazione e l’applicazione delle diverse manovre di massaggio.
In realtà anche quando lavoro con praticanti un po’ più esperti vi è, al riguardo, un po’ di confusione. Forse perché con la pratica e l’esperienza queste informazioni diventano secondarie, anche se sono importanti per comporre un massaggio fluido e soddisfacente.
E allora approfondiamo . . .
Elementi che coinvolgono una manovra di massaggio
Solitamente, l’applicazione di una qualsiasi manovra di massaggio coinvolge 6 elementi:
1) Pressione. Si intende la quantità di forza di una manovra che viene applicata al tessuto del cliente. A prescindere dalla parte del corpo utilizzata per massaggiare (mano, pollice, pugno, nocche, avambraccio, ginocchio) la quantità di forza applicata dipende dal risultato desiderato.
Se la manovra di massaggio viene attuata con lo scopo di voler oleare la zona da massaggiare, la pressione sarà meno profonda se l’intento è raggiungere il tessuto in profondità.
La pressione dovrebbe essere aumentata gradualmente e con attenzione a seguito della zona che si sta massaggiando.
Se effettui una manovra con molta pressione, quasi a sferrare un pugno all’improvviso, il muscolo si contrare per proteggersi.
Per approfondire sulla pressione, leggi questo post.
2) Velocità. Anche la velocità di una manovra dipende dallo scopo che si vuole ottenere. In generale le manovre lente “rilassano”, mentre le manovre veloci “ridestano”.
3) Ritmo. È la costanza con cui viene applicata una manovra e, come per la velocità, il ritmo può essere lento o veloce a secondo del risultato che si vuole conseguire.
4) Durata. Essa è duplice:
- può essere l’intervallo di tempo dell’applicazione di una manovra;
- oppure la manovra che resta su una determinata zona del copro. Ad esempio una digitopressione o un tempo maggiore trascorso su di un arto.
5) Direzione. È il percorso che segue la manovra di massaggio. Ad esempio, se effettui un linfodrenaggio o drenante, le manovre seguiranno il percorso della linfa e scaricheranno alle maggiori stazioni linfatiche.
6) Frequenza. È il numero di volte che la manovra viene applicata. In generale, ogni manovra viene eseguita per tre volte in successione per poi passarne ad un’altra.
Principali manovre di massaggio
Effleurage
Il nome di questa manovra deriva dalla parola francese “effleurer”, che significa “scivolare”.
L’effleurage è considerata una manovra riscaldante ed è, solitamente, utilizzata:
- per lubrificare la zona da trattare;
- riscaldare i tessuti preparandoli ad un lavoro più profondo;
- per passare ad altre zone del corpo;
- servire da manovra finale.
L’effleurage può essere anche utilizzato durante la palpazione per identificare in maniera sottile muscoli e tendini.
Applicazione dell’effleurage
Qualsiasi manovra che scivola sul corpo seguendone completamente i contorni e rimanendo in costante contatto durante tutto il tragitto, sia che venga eseguita con le mani, le dita, i pollici, gli avambracci o qualsiasi altra parte del corpo è considerata una manovra di effleurage.
Considerazioni dell’effleurage
La pressione dell’effleurage può essere:
- leggera;
- moderata;
- profonda.
Solitamente la pressione è inizialmente leggera per poi progredire in una pressione moderata o più profonda man mano che il tessuto si riscalda e il massaggio si evolve.
La velocità di questa manovra di massaggio dipende dall’obbiettivo ad esempio, lenta per rilassare e veloce per risvegliare.
La regola generale è effettuare almeno tre sfioramenti all’inizio, durante e alla fine di altre manovre di massaggio.
Quando si passano le mani su eventuali protuberanze ossee, è necessario allentare la pressione per ridurre il disagio avvertito dal cliente.
Effetto dell’effleurage
- L’effleurage lento ha l’effetto di calmare i nervi periferici.
- L’effleurage rapido stimola i tessuti, aumenta il tono muscolare, accelera il flusso sanguigno e linfatico, migliora il drenaggio dei tessuti e riduce i gonfiori.
Petrissage
Il nome di questa manovra deriva dalla parola francese “patrir”, che significa “impastare”; viene anche definita “mungitura” o “strizzatura” (figura sotto).
Con il petrissage la pelle viene sollevata, pressata e strizzata (prevede l’uso della parte C della mano tra il pollice e l’indice).
Il petrissage potrebbe eseguire l’effleurage per riscaldare ulteriormente il tessuto muscolare. Tale manovra può essere applicata sia con due mani che una e la pressione è diretta verso il cuore per favorire il ritorno venoso.
Applicazione del petrissage
La C della mano viene impiegata per spingere verso il basso il muscolo, afferarlo tirandolo verso l’alto e rilasciarlo con in movimento semicircolare. Nel petrissage a due mani, ambedue si avvicendano nell’eseguire lo stesso movimento.
Considerazioni del petrissage
Questa manovra di massaggio è abbastanza profonda rispetto ad altre. Durata, vigore e velocità del petrissage dipendono dall’intento.
Effetto del petrissage
- Il petrissage facilita il flusso dei liquidi tissutali e l’aumento del flusso sanguigno tramite vasodilatazione e di conseguenza riduce gonfiore e infiammazione.
- Il petrissage vigoroso e profondo diminuisce gli spasmi muscolari attivando i fusi muscolari e permette l’allungamento dei tessuti accorciati a seguito di lesioni.
Frizione
La parola deriva dal latino “frictio “che significa “strofinare” La frizione o attrito spesso segue il petrissage (figure sotto).
- Applicazione della frizione
Questa manovra di massaggio può essere attuata:
- con i pollici (più comune);
- il tallone delle mani;
- gli archi dei gomiti.
La manovra è applicata:
- in direzione parallela alle fibre;
- in direzione trasversale alle fibre;
- circolare.
Durante la frizione o attrito, le mani mantengono una posizione fissa in un punto. Il movimento consentito è dato dai limiti della pelle stessa. Fondamentalmente viene spostata solo la pelle che scorre sulle superfici sottocutanee. Gli effetti di questa manovra variano a seconda della pressione esercitata e del punto in cui viene applicata.
La frizione viene eseguita con poco o nessun olio.
Considerazioni della frizione
L’esito positivo della frizione e dato dal non scivolare sui tessuti quindi è rilevante la profondità e il movimento. Il ritmo è costante, la velocità è lenta e la durata è ridotta al minimo essendo una manovra di massaggio intensa.
Effetto della frizione
- La frizione è indirizzata direttamente al sito della lesione per mobilizzare il muscolo, il tendine o tessuto cicatriziale e ripristinare le fibre ad un allineamento più naturale e, di conseguenza, avere movimenti più liberi.
Tapotement
Significa “colpo leggero”. Il tapotement o percussioni, sono colpi leggeri che vengo staccati dalla zona su cui si applica non appena la mano la colpisce (figura sotto).
Applicazione del tapotement
Questa manovra di massaggio può essere eseguita:
- il lato ulnare della mano (lato del mignolo);
- pugni;
- nocche;
- lato palmare (schiaffo);
- mano concava (coppettazione);
- punta delle dita.
Effetto del tapotement
Il tapotement è stimolante, ma diviene sedativo se la manovra è prolungata.
I tapotement favoriscono:
- il rilassamento;
- riattiva la circolazione sanguigna e quella linfatica;
- desensibilizzano le terminazioni nervose irritate.
Vibrazione
Il nome di questa manovra deriva dal termine latino “scuotitore”. E’ una manovra preziosa per risvegliare i tessuti e incoraggiare il cliente a rilassare un muscolo tenuto in contrazione (figura sotto).
Applicazione della vibrazione
La vibrazione consiste nel replicare l’oscillazione tipica del tremore.
Può essere applicata:
- con una mano;
- due mani,
- la punta delle dita.
Considerazioni della vibrazione
La vibrazione può essere eseguita in maniera leggera o vigorosa per periodi di tempo variabile. Come per altre manovre di massaggio, l’applicazione dipende dalle esigenze del cliente.
Effetto della vibrazione
- riducono l’ipertonicità dei muscoli interrompendo o distraendo i recettori nei tessuti o nelle articolazioni circostanti;
- stimolano le fibre nervose.
Ulteriori manovre di massaggio
Vi sono altre manovre di massaggio considerate da alcuni professionisti derivati o estensioni di quelle sopra elencate, mentre altri professionisti (tra cui anch’io) li considerano vere e proprie manovre.
Compressione
La compressione viene eseguita applicando una pressione (spingendo verso il basso) trattenuta sui tessuti e poi rilasciata per passare ad una zona seguente e quindi ripetuta. Le compressioni possono essere eseguite anche con un leggero movimento oscillante che può stimolare il sistema nervoso parasimpatico e favorire il rilassamento. La pressione può essere da leggera a forte (figure sotto).
Questa manovra di massaggio può essere eseguita:
- con il pungo,
- il pollice,
- la mano aperta,
- il gomito,
- i piedi.
La compressione può essere utilizzata in diverse circostanze:
- rilassamento;
- muscoli tesi;
- dolore acuto.
Effetto della compressione
- applicata sui tessuti molli, aumenta la temperatura e la circolazione. L’aumento della temperatura consente al muscolo di ammorbidirsi e allungarsi;
- stimola il sistema nervoso parasimpatico per favorire il rilassamento. Quando il sistema nervoso parasimpatico viene stimolato, vengono rilasciati ormoni come ossitocina, serotonina e dopamina che producono sensazioni di calma, contentezza e felicità;
- allevia la tensione muscolare. Le compressioni possono migliorare il riflesso di stiramento dei muscoli. La pressione applicata può allungare le cellule del fuso muscolare e innescare una contrazione riflessiva;
- una compressione ritmica nei muscoli crea una profonda iperemia nei tessuti;
- riduce il dolore e l’infiammazione.
Rotolamento della pelle
Questa manovra di massaggio consiste nel prendere la pelle tra le dita e il pollice, stringerla e fatta rotolare in avanti con un movimento costante.
L’arrotolamento della pelle può essere applicato in qualsiasi parte del corpo in cui vi sia abbastanza tessuto da afferrare (figure sotto).
Effetto del rotolamento
- rompe i legami incrociati restrittivi che potrebbero essersi formati tra la pelle e gli strati fasciali creando una diminuzione della mobilità e della motilità, nonché del flusso circolatorio e linfatico;
- scioglie i nodi e le aderenze muscolari;
- riduce i livelli di stress;
- aumenta la temperatura dei tessuti molli producendo un effetto calmante;
- aiuta a trattare i tessuti dopo che si sono verificati infortuni;
- rompe le aderenze muscolari;
- è comunemente usato per trattare le cicatrici;
- manipola i tessuti fasciali e lenisce eventuali ostruzioni.
- aumenta l’elasticità dei tessuti
- riallinea le fibre di collagene.
Dondolio
Il dondolio perpetuato, chiamato rimbalzo nelle tecniche di rilascio miofasciale, inizia quando l’operatore introduce un movimento oscillatorio dolce e lentamente crescente nella fluidità del sistema fasciale.
L’essere umano è fluido per circa il 75% e, quando viene scosso, un’onda interna di movimento ed energia inizia a formarsi e muoversi attraverso il fluido all’interno del corpo. Se il dondolio viene dolcemente sostenuto e continuato nel tempo, come con il rimbalzo, questo movimento fluido si perpetua e inizia a raggiungere e influenzare le aree solidificate del corpo. Questa onda inizia dolcemente a invadere quelle aree strette dandogli l’opportunità di ammorbidirsi.
Sebbene il dondolio sia usato per aiutare il corpo a ritrovare il suo stato fluido e armonioso, può anche aiutare a rompere e allentare gli schemi abituali di rinforzo e mantenimento del corpo sia di natura fisica che emotiva.
Il rimbalzo può essere applicato direttamente sia su braccia che gambe o l’intero busto e può essere eseguito con il cliente in posizione supina, prona o laterale (figure sotto).
Non bisogna far ondulare il corpo del cliente troppo velocemente in quanto il suo stato fisico e mentale si rinforzerà invece di cedere.
L’ondulazione non deve essere dissonante, innaturale o scomoda. Ogni cliente ha un’ampiezza di movimento unica, dovuta a restrizioni uniche.
Il movimento crea calore, il calore crea energia e l’energia produce informazioni. Quando le cellule del corpo del cliente si muovono, si verifica una risonanza che scioglie le emozioni precedentemente congelate nel tempo e tutte le cellule iniziano a vibrare allo stesso tempo e frequenza. Questa risonanza spesso avvia un etere miofasciale che si distende fisicamente o emotivamente, o entrambi.
Strizzamento
Lo strizzamento è una forma di petrissage (foto sotto) eseguita su ampie aree muscolari. Questa manovra di massaggio prevede di sollevare e comprime il muscolo con un movimento avanti e indietro. La strizzatura può essere eseguita con diversi livelli di pressione a seconda del risultato desiderato.
Effetto dello strizzamento
- rimuove i prodotti di scarto;
- aumenta l’elasticità dei tessuti;
- aumenta la temperatura;
- applicata delicatamente, rilassa a livello fisico e mentale;
- consente l’allungamento dei tessuti accorciati a causa di lesioni;
- aumenta il ritorno venoso nel corpo;
- riduce i sintomi dell’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata (DOMS). I DOMS si verificano entro 24-48 ore dopo l’esercizio.
Solitamente lo strizzamento viene applicato su:
- spalla;
- braccio;
- parte bassa della schiena;
- coscia;
- polpaccio.
Il fluire e l’intenzione del massaggio
Ovviamente, anche se sopra hai letto che solitamente il petrissage potrebbe eseguire l’effleurage o la frizione potrebbe segueire il petrissage, non sei vincolato a praticare queste consuetudini.
Di certo non effettuerai un massaggio applicando solo frizioni o solo effleurage ed è logico riscaldare una zona del corpo, del cliente, per poi applicare manovre più profonde.
Il primo step di un massaggiatore principiante è concentrarsi sugli aspetti tecnici delle manovre, tuttavia, con il tempo, bisogna indirizzare la propria attenzione anche e soprattutto sul “flusso delle manovre” e “l’intenzione delle stesse”.
Anche se un massaggio può essere realizzato in diversissime maniere in termine di manovre, sequenza e tempo delle stesse è il flusso che unifica il massaggio.
L’intento del massaggiatore deve essere quello di concedere al cliente 50 minuti o comunque il tempo concordato, di lavoro mirato e personalizzato e che può essere paragonata ad una performance artistica.
Un massaggiatore dovrebbe considerarsi il coreografo di una meravigliosa danza generata dalla propria intuizione, compassione, amore, organizzazione, logica, concentrazione, connessione, passione. Senza questi elementi si rischia di effettuare un messaggio meccanico che non lascia niente.
Sarebbe sbagliato affermare che il massaggio dovrebbe procedere lungo una sequenza logica per fluire. È più accurato dire che le singole manovre di massaggio devono relazionarsi al corpo del cliente attraverso la capacità del massaggiatore di effettuare passaggi graduali.
Questa gradualità e dettata da ciò che il corpo del cliente dice. Il lavoro può muoversi intorno al copro del cliente a seconda di ciò che richiede; a volte chiederà una pressione leggera, altre volte più profonda o entrambe le pressioni in zone diverse del corpo. In certe circostanze sarà necessario, dopo aver manipolato una certa zona, trasferirsi su di un’altra per poi ritornare sull’area interessa quando è meglio tollerata o accettata dal corpo del cliente.
I clienti scelgono un particolare massaggiatore perché sentono con esso un certo legame, un collegamento particolare. In effetti, il massaggio è pervaso dalla personalità, dalla filosofia e dalla spiritualità del massaggiatore. Un qualsiasi contatto con il cliente è sempre psicofisico.
Per ascoltare il corpo del cliente, il massaggiatore deve evadere da tutte le interruzioni esterne ed interne. Ad esempio il cellulare che squilla o pensare cosa fare più tardi.
Inoltre il massaggio deve essere svolto stando in silenzio, tranne eventuali feedback. Se parli in continuazione vuol dire che sei distratto, che non sei connesso con quel corpo e non puoi ascoltarlo, ma anch’esso, se distratto, non riesce a comunicare.
Al riguardo leggi i seguenti articoli:
- Massaggio e connessione con il corpo del cliente.
- Massaggio consapevole.
- Crea un’atmosfera di sicurezza e fiducia per i tuoi clienti.
Giusta postura del massaggiatore
È impossibile non accostare ad una qualsiasi manovra di massaggio una giusta postura. Essa è basilare per ottenere la massima pressione con il minimo sforzo fisico, per evitare infortuni e per trasmettere al cliente sia sicurezza che benessere.
Ricordarsi, qualsiasi massaggio si effettui, di porre attenzione sulla postura del proprio corpo mentre si lavora. Ad inizio carriera deve esserci un’intenzione e un’attenzione che nel tempo diverrà abitudine.
Una buona abitudine è massaggiare tenendo conto del proprio centro di gravità anche quando si effettuano i diversi movimenti.
Se hai familiarità con lo yoga e i chakra, il centro di gravità si trova nella zona del plesso solare (immagini sotto).
Per approfondire sulla postura del massaggiatore leggi i seguenti articoli:
Manovre di massaggio: zone a rischio
Le aree a rischio sono quelle zone del corpo in cui non è raccomandata alcuna pressione o manovre di massaggio profonde a causa delle strutture sottostanti come nervi, arterie, vene ed organi vitali.
In alcuni casi l’applicazione della pressione in queste zone è ammissibile, ma richiede competenze specifiche.
Le immagini sotto riportano le aree a rischio.