Tempo di lettura: 9 minuti

E’ da poco che hai iniziato un corso di massaggio o l’hai finito e vorresti incominciare a lavorare? Sai che attrezzatura e prodotti servono? Come trovare clienti e decidere prezzi? Questo ed altri consiglio nel post . . .

massaggi a domicilio

Se stai frequentando un corso di massaggio ben strutturato: 4 ore al giorno, 3 volte a settimana, della durata di 6/7 mesi e sono passati 3/4  mesi dovresti essere in grado di poter effettuare un massaggio completo o quasi.

Nel caso sia “quasi” aspetta e nel frattempo fai pratica massaggiando quante più persone puoi: padre, madre, sorella, fratello, zio, zia, amici, cugini, chiunque; basta che fai pratica.

Come già detto nel post “Frequentare un corso di massaggio”, massaggiatori non si nasce, si diventa con anni di pratica e per tanto anche se il corso non è finito, ma ti senti di poter affrontare i primi massaggi ebbene cominciare con la pratica facendo,  come tutti i massaggiatori in erba, i massaggi a domicilio e guadagnando anche qualcosa di soldi.

Sbaglierai dei passaggi, non ricorderai alcune manovre, dirai delle bufale sulle proprietà del massaggio che stai eseguendo, alcuni clienti (trovati con fatica) non ti chiameranno più perché essendo veterani e facendo un paragone non ti ritengono bravo/a ed altro ancora, ma non preoccuparti (ci siamo passati tutti) è su questi sbagli che poserai le basi per essere un bravissimo massaggiatore/trice.

Facciamo un test per capire se sei pronto/a.

corso

  • Riesci a ricordare quasi tutti i passaggi per un massaggio completo?
  • Riesci a fare il massaggio senza staccare mai le mani del corpo del cliente?
  • Percepisci, se pur minimamente, il piacere che le tue mani recano a chi stai massaggiando?
  • Intuisci se una parte del corpo vuole essere massaggiata in più rispetto ad un’altra?
  • Hai una presa sicura?
  • Le mani sono coordinate e i movimenti fluidi?
  • Saresti in grado di fare un massaggio con le luci soffuse?
  • Quando massaggi, ti dicono che sei bravo/a?

Se hai risposto si a queste domande sei pronto, ciò che ti manca sono:

  • L’attrezzatura e i prodotti.
  • Trovare i clienti.
  • Decidere i prezzi.
  • Prendere accordi.
  • Assumere determinati comportamenti.

E’ da precisare che il massaggio a domicilio non ha lo stesso fascino di un massaggio eseguito in un centro o uno studio, tuttavia la prestazione a domicilio assume un valore aggiunto per chi non ha tempo e/o possibilità di spostarsi.

Esperienza personale: a 4/5 mesi dal corso comprai il mio primo lettino da massaggio portatile, un rotolo di carta, una bottiglia d’olio e via per le case a fare i primi massaggi e i primi soldi.

Quelle esperienze iniziali erano impregnate dall’euforia di un cambiamento lavorativo che si stava materializzando.

Cominciai a guadagnare quella attesa cento euro a settimana (chiedevo 25 euro a massaggio), non era tanto, ma avevo appena esordito e avevo solo 4 clienti a settimana.

Con un sorriso a 360 gradi e la voglia di fare, mi trascinavo il lettino sulle spalle (all’epoca non avevo la macchina) in metropolitana, cumana, circumvesuviana, autobus e a piedi anche per circa 800 metri.

Non importava se la rotula della spalla destra era scesa quasi all’altezza del bacino, non importava se il sudore arrivava fino agli slip, non importava se tra andata, massaggio e ritorno passavano anche più di 3 ore e non mi importava neanche camminare sotto la pioggia pur di arrivare puntuale all’appuntamento. Quello che mi interessava era guadagnare e crescere con quella passione che per puro caso ho incontrato e amato; il massaggio.

Attrezzatura

Scrivo la seguente lista trovando un accordo, quando è possibile, tra economia e una certa qualità. Ovviamente c’è sempre e molto di meglio, sta alla tua tasca la decisione finale.

In primo luogo mi auguro che tu abbia la macchina e non debba trascinarti sulle spalle il lettino.

  • Lettino da massaggio pieghevole.

Ti sconsiglio questo Immagine sotto), anche se è abbastanza leggero da trasportare è poco largo, poco stabile, non ha la possibilità di regolare l’altezza e nel tempo cigola.

lettino massaggio

Ti consiglio questo (immagine sotto) è leggermente più pesante, ma più largo, si può regolare l’altezza, solido, facile da gestire e pulire. E’ dotato di poggia braccia, poggia testa e borsa per il trasporto. Poggia braccia e poggia testa sono accessori che utilizzerai poco o, come me, mai. Al poggia braccia puoi svitare le staffe di legno e ricavare il cuscino per la testa. Qualsiasi sia la tua scelta, verifica che ci sia la fessura per introdurre il viso quando si è in posizione prona.

lettino massaggio

 

 

 

 

 

 

 

 

  • Rotolo di carta da massaggio (lenzuolino medico).
  • Asciugamano di spugna grande, da stendere sotto il lenzuolino di carta. Se la carta si straccia, la cute del/la cliente toccherebbe la pelle del lettino avvertendo una sensazione di freddo o comunque di poco igienico
    (puoi anche chiedere al cliente di farti trovare due asciugamani, uno da stendere sul letto e l’altro per coprirlo. Cosi eviti di portarlo tu e non hai neanche bisogno, in questo caso, del lenzuolino medico).
  • Slip monouso (opzionale).
    Di solito, a casa altrui, il/la cliente indossa i propri slip o, comunque, non si aspettano che gli porti quelli monouso. Se lo facessi, alcuni, apprezzerebbero in quanto eviterebbero di sporcare il proprio e essendo un tanga ti permette di lavorare meglio i glutei. Esistono da donna e da uomo, per economizzare puoi prendere quelli da uomo che sono utilizzabili anche dalla donna e non il contrario, sia per il colore che per il contenimento.
  • Fascia per la fronte (tipo tennis).
    Per evitare che il sudore, della tua fronte, cada sul viso e/o il corpo di chi massaggi.
  • Olio.
    Sui prodotti di cosmesi devi ABOLIRE la parola “RISPARMIO”. Se al momento non sai dove rifornirti, compra una bottiglia di olio alle mandorle dolci in farmacia.
    Sai che esistono molteplici tipi di olii di cui i principi attivi cambiano in base allo scopo: idratanti, rassodanti, anticellulite, per le smagliature, per la pelle sensibile, ecc.
    Naturalmente non puoi portarti indietro tutti questi tipi di olii, quindi quello di mandorle dolci che è adatto a tutti i tipi di pelle e contiene vitamine del gruppo B, proteine, glucidi e sali minerali ed ha proprietà nutrienti, emollienti, addolcenti e lenitive mi sembra la scelta più sensata.
    Memorizza le caratteristiche dell’olio che porterai con te, il cliente potrebbe chiederti le proprietà del prodotto che andrai ad utilizzare.
  • Crema viso.
    Se prevedi di massaggiare anche il viso, prendi una crema idratante che vada bene per tutti i tipi di pelle. Comprane una buona, ma non troppo conosciuta come marca.
    Una crema della L’Oréal, che si trova in giro anche a 6 euro, potrebbe risultare di poca qualità. In realtà dietro quella crema ci sono più di cent’anni di esperienza e il costo basso è dovuto all’enorme distribuzione, ma molti non lo sanno. D’altro canto non puoi prendere una Chanel da 300 euro.
    Prendila sempre con una spatolina o stecchetta monouso ,  non infilare il dito dentro.
    Potresti anche massaggiare il viso con un paio di gocce di olio, ma potrebbe lasciare una sensazione di unto che a molta gente non piace.
  • Musica.
    Puoi caricare della musica rilassante sul cellulare che terrai in MODALITÀ OFFLINE o procurarti un MP3.
  • Deodorante Spray .
    Spruzzalo addosso prima di entrare dal cliente, soprattutto se fumi, in tal caso mastica anche una caramella per camuffare l’alito.
  • Tuta.
    Non presentarti come se stessi andando a ballare o all’ultimo grido. Stai andando a lavorare, la tuta è comoda e ti permette di muoverti con disinvoltura, sotto indossa una maglia a mezza manica.
  • Un secondo cellulare.
    Utilizza un secondo cellulare, anche di quelli datati, quindi un secondo numero per il lavoro. Quando squillerà saprai già che si tratta di lavoro e puoi chiuderlo quando non vuoi essere disturbato.
  • Biglietti da visita.
    Ti serviranno per un minimo di pubblicità e per lasciare il contatto telefonico.

Queste sono le cose che ti servono per iniziare.

Trovare i clienti.

massaggi

 

  • Con il passaparola tra parenti, amici, conoscenti ecc.
  • Se frequenti: in palestra, al corso di ballo, di nuoto ecc.
  • Nel luogo di lavoro, se ne hai già uno.
  • Porta i biglietti da visita ai B&B e a gli alberghi che non hanno il servizio massaggi.
  • In generale pubblicizzandoti, con attenzione, ovunque ti capiti, anche dal fruttivendolo.
  • Infine, inserendo annunci su internet. Dico infine, perché infilarsi in casa di gente che non si conosce non è una garanzia per la propria persona.

Fai molta attenzione anche quando scrivi gli annunci, ad esempio nel titolo dell’annuncio potresti scrivere: “Massaggiatore/trice qualificato/a” e tra parentesi “NO SESSO”  e continui con il resto.

Questo perché il 99,9% delle persone che ti chiameranno, al di là che tu sia uomo o donna, lo faranno per sesso.

Sinceramente eviterei gli annunci online e comunque è già diverso se hai uno studio.

Qui trovi dei consigli per lavorare in sicurezza sia al tuo studio che a domicilio.

Prezzi.

Supponiamo che per un massaggio di 45 minuti chiedi 25 euro e ne fai 2 al giorno per 5 giorni per 4 settimane ecco che si materializzano 1000 euro.

Sarebbe fantastico! (te lo auguro), ma ti spezzo subito le ali perché non è così facile trovare tutti questi clienti, anche perché i clienti hanno il proprio ciclo di vita.

I prezzi del massaggio dipendono:

  • Dalla tipologia del massaggio.
  • Dalla durata.
  • Dal numero di massaggi.
  • Dalla distanza.
  • Dalla città. Ad esempio al Nord può costare più che al Sud.
  • Dal ceto sociale. Il che non vuol dire approfittare, ma semplicemente farsi pagare, quando è possibile, per quello che si vale.

Potresti cominciare con 25 euro per un massaggio di 45 minuti e aggiungere 5 euro se la distanza è molta.
Sonda un po’ i prezzi della tua zona, anche tramite annunci su internet e per evitare inconvenienti e/o equivoci prepara un piano tariffario.

Per i massaggi a domicilio, non conviene proporsi per il massaggio parziale. Dovresti spostarti per tipo € 10,00/15.00 e non so quanto conviene.

Puoi prevedere dei pacchetti (dove il cliente risparmia qualcosa), che vanno saldati subito, tipo:

  • 1 massaggio € 25.00.
  • 5 massaggi   € 115.00.
  • 10 massaggi € 230.00.

I pacchetti hanno il rovescio della medaglia perché da un lato agguanti subito una somma cospicua, dall’altra devi ritornare 9 volte senza prendere più soldi e può risultare scocciante e/o demotivante.

Decidendo di utilizzare la formula pacchetti, puoi adoperare il retro del biglietto da visita per ricavarne una sorta di sommario univoco del cliente e dove inserirai:

  • La data.
  • Farai firmare il cliente ad ogni massaggio, così non può pensare di essere stato aggirato.
  • Nelle note puoi scrivere “saldato” se ti viene pagata la somma intera o l’acconto.
    Se ti da un acconto, scrivendolo nelle note il cliente noterà al momento della firma che quanto prima deve saldare, una sorta di promemoria che toglie la seccatura di chiedere i soldi.

Qui trovi suggerimenti e file da scaricare per creare la tua pubblicità.

fronte volantinoretro volantino

Accordi:

massaggi

  • Massaggio.
    Stabilisci tipologia e durata del massaggio.
  • Prezzo.
    Concorda sul prezzo e sulla formula di pagamento nel caso facesse il pacchetto.
  • Giorno/i e orario.
    Stabilisci il/i giorno/i e l’ora rassicurando, il cliente, su eventuali cambiamenti, per organizzarti con altri appuntamenti.
  • Ambiente.
    Riferisci che hai bisogno di un ambiente caldo.

Comportamento:

massaggi

  • Si sempre puntuale. Ne prima ne dopo, spacca il minuto.
  • Chiudi il cellulare o abbassa tutta la suoneria o, se lo utilizzi per la musica, posizionalo in modalità aerea. Per musica relax illimitata e senza pubblicità sui dispositivi mobili dai un’occhiata a questo post.
  • Si cordiale senza prenderti troppo confidenza.
  • Non parlare dei fatti tuoi e ne chiedere dei suoi.
  • Non promettere miracoli che non puoi fare, tipo: “con il massaggio perderai molti chili” o “con questo massaggio le rughe scompariranno” ecc.
  • Se hai sete accetta un bicchiere d’acqua, ma non di più. Se accetti un caffè, il cliente si sentirebbe obbligato, la volta successiva, di offrirlo nuovamente e a lungo andare la cosa potrebbe divenire scocciante.
  • Allestisci, dove ti viene detto, il lettino e poi lascia il cliente cambiarsi.
  • Metti uno strappo di carta anche intorno al cuscino.
  • Prima di cominciare lavati le mani.
  • Se decidi di massaggiare il viso, parti proprio dal viso sennò  lavati nuovamente le mani a fine massaggio.
  • Massaggia in silenzio con una musica di sottofondo.
  • Massaggia il tempo che hai concordato. Ne di più, ma soprattutto ne di meno.
  • Non masticare, ad esempio la gomma, mentre massaggi.
  • Completato il massaggio lascia il cliente rivestirsi.
  • Non trattenerti più del dovuto. Finito il massaggio prendi le tue cose, saluta e ringrazia.

Per suggerimenti sul curriculum, colloquio, prova pratica e per trovare lavoro nella tua città o per la stagione estiva e/o invernale clicca qui.

Ora sei pronto/a!

massaggi a domicilio citazione

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23 replies on “Massaggi a domicilio

  • Simone

    Ciao, innanzitutto ti faccio i complimenti per l’articolo molto dettagliato e te ne ringrazio. Io sto per cominciare questa esperienza lavorativa e i tuoi consigli sono utilissimi. Però volevo chiederti ancora un particolare: se inizialmente opererò senza partita iva e quindi a titolo di regalia, come devo presentarmi sui biglietti da visita?..cioè non posso mettere i prezzi ma come farò a non cadere in incomprensioni col cliente? Io vorrei iniziare con i massaggi a domicilio senza partita iva per poi aprine una , ma dovrò farlo senza uno studio e questo è un altra perplessità che ho. Ed oltretutto…quali requisiti igenico sanitari servono per operare a domicilio del committente? Grazie mille in anticipo .

    • Fabio

      Ciao Simone, grazie a te per aver letto l’articolo.
      Sul biglietto da visita non puoi inserire i prezzi dei massaggi che fai, in quanto lo spazio è pochissimo. Quindi nella parte anteriore puoi scrivere:
      Titolo: esempio, “Benessere & Salute”
      Testo: esempio, “ Massaggiatore qualificato esegue varie tipologie di massaggio viso/corpo”
      Contatti: cellulare (se hai la possibilità utilizza un numero solo per questa attività), email (crea un indirizzo email solo per questa attività)
      Nella parte posteriore, del biglietto da visita, puoi invece creare una scheda, come hai visto nella foto dell’articolo, dove il cliente andrà a mettere una firma ogni qualvolta che fà un massaggio.
      Ovviamente preparati una scheda tua, personale, dove decidi tempi e prezzi dei massaggi che dirai quando sarai contattato.
      Lavorare senza partita iva è ovviamente rischioso e inoltre non puoi pubblicizzarti più di tanto, tuttavia aprirne una subito ti comporta delle spese che ancora non sai se riuscirai a coprire. Magari aspetta di allargare il giro e di trovare qualche collaborazione con qualche centro.
      Per quanto riguarda i requisiti igienico sanitari del committente è irrilevante (potresti anche trovarti a massaggiare ad esempio, in un monolocale). L’importante e che ci sia uno spazio adeguato dove posizionare il lettino da massaggio, dandoti l’opportunità di girarci intorno comodamente (è consigliabile, comunque, un ambiente riscaldato).
      Ti ricordo che per tutte le azioni burocratiche che riguardano il nostro lavoro puoi andare su http://www.massaggielavoro.com/ troverai informazioni molto importanti.
      Ti saluto e ti auguro tanta fortuna per questa nuova esperienza lavorativa.

  • sara

    Ciao, scusa ma non riuscivo ad inviare ed ho provato con un messaggio. Ora è tutto ok.
    Volevo complimentarmi anche io per il post che hai scritto, ne farò tesoro. Volevo chiederti…io vorrei fare i massaggi al mio domicilio, visto che ho lo spazio, hai qualche consiglio da darmi per favore? Ti ringrazio tantissimo,
    Sara

    • Fabio

      Ciao Sara,
      ti ringrazio per i complimenti. Non ho capito se il consiglio ti occorre a livello burocratico o pratico. Se è a livello burocratico, puoi dare un’occhiata al blog http://www.massaggielavoro.com
      Per quello pratico puoi leggere un post che ho già pubblicato: http://www.massaggieconsigli.it/allestimentostudiomassaggi/
      In linea generale, se per il momento non hai molto da investire, ti occorre:
      1. Lettino (quello che vedi nel post può andare benissimo).
      2. Un mobile/console (ne trovi carini anche da IKEA). Prendine uno che abbia il vetro sopra o puoi fartelo realizzare da un vetraio e posiziona il mobile completo dietro la testa del letto.
      3. Un angolo dove il cliente può cambiarsi. Sedia, tavolino e attaccapanni.
      4. Tappetino.
      5. Stereo. Scegli uno che abbia porta USB per chiavetta. Cosi puoi caricare ore di musica.
      6. Occorrente per lavorare (Carta, slip monouso, prodotti, ecc.)
      Ovviamente questo è il minimo, ma può bastare per partire. Tieni presente, che quando si lavora a casa propria, a meno che non abiti da sola, i clienti potrebbero imbarazzarsi incrociando componenti della famiglia. L’ideale sarebbe se la camera fosse collocata all’entrata. Comunque sia, tieni sempre le porte chiuse delle varie stanze per dissipare un po’ la sensazione di essere in un appartamento. Tieni il bagno sempre pulito giacché, spesso, ti chiederanno di usarlo.
      Se hai la possibilità, leggi gli altri post. Troverai informazioni utili..
      Ti saluto e ti auguro un “in bocca al lupo”!

      • sara

        Grazie Fabio, gentilissimo!!! era a livello pratico appunto che chiedevo consigli. Quelli che mi hai dato sono davvero utili!! Ho letto tutto quello che hai scritto e ora sono pronta..il nodo più grosso sarà trovare i clienti…..un saluto anche a te e grazie ancora.
        Sara

    • Fabio

      Ciao Samuele,
      per quanto riguarda la dinamica fiscale non ti so essere molto di aiuto, puoi trovare risposte sul blog massaggielavoro. Credo, sono quasi sicuro, che se devi essere pagato tu da un centro, allora possono farla con ritenuta d’acconto (svolgi una prestazione occasionale) se non superi i 5000 euro di guadagno l’anno, ma se devi emettere tu una ricevuta per un massaggio devi avere la partita iva.
      Ti consiglio, comunque, di chiedere a un commercialista.

  • Lino

    Ciao e complimenti per l’articolo! Davvero molto interessante. Considerata la tua esperienza nel campo vorrei farti una domanda apparentemente “stupida” ma che mi lascia dei dubbi.
    Quello del massaggio è un mondo che mi ha sempre incuriosito, ragion per cui mi sto informando sui corsi che la regione Campania può offrire. Il mio dubbio, però, è il seguente: “quanto può il sesso del massaggiatore influire sullo sviluppo della carriera?” Mi spiego meglio. Di recente ho letto alcuni forum in cui delle persone dichiaravano che MAI e poi MAI si sarebbero fatte toccare da massaggiatori MASCHI, per ragioni a me sconosciute. Essendo io un ragazzo, quindi di sesso maschile, ho paura di essere penalizzato da questa sorta di “bigottismo” da parte della clientela. Ci sono consigli o esperienze che puoi raccontarmi in merito, prima di investire soldi e cimentarmi in questa splendida attività? Il tuo blog mi ha illuminato su molti punti e lo trovo davvero valido.
    Grazie in anticipo e scusami per la domanda (forse) non idonea.
    Un saluto.

    • Fabio

      Ciao Lino, grazie per i complimenti. La tua domanda non è affatto stupida ed è una delle domande che mi sono posto quando ho frequentato il mio primo corso di massaggi. Un massaggiatore di, sesso maschile, può avere più difficoltà ad inserirsi in questo campo, in quanto 70 clienti su 100 chiederanno una donna per il massaggio. Ciò non si tratta di bigottismo, ma, da parte della donna, di timidezza,di vergogna di un inestetismo fisico o,semplicemente, perché si sentono più a loro agio con una donna. Gli uomini possono scegliere un operatrice sia per delle fantasie sessuali, sia per la dolcezza e,ovviamente, per la bravura. Di conseguenza, la richiesta di massaggiatori (donne),da parte dei clienti, fa diminuire l’assunzione, soprattutto nei centri estetici,di operatori di sesso maschile. I centri benessere, solitamente, hanno almeno un massaggiatore uomo. La notizia cattiva e che in Campania, almeno per il momento, non ci sono grandi centri benessere. Ciò non ti deve scoraggiare, giacché ci sono molti clienti che preferiscono la figura maschile e molto donne che, dopo aver provato l’operatore, lo richiedono. Sicuramente riuscirai a formare il tuoni giro di clienti,ma, soprattutto all’inizio, devo considerare la possibilità di uscire fuori dalla Campania per la pratica.
      Trovi comunque qualche suggerimento nel post “Il massaggiatore nel settore benessere”.
      Ti saluto, ti ringrazio e ti auguro buona fortuna.

      • Lino

        Wow…grazie Fabio per la pronta risposta. Effettivamente ho letto l’articolo “il massaggiatore nel settore benessere” dopo aver scritto il commento sotto l’altro articolo. Spostarmi non mi preoccupa, anche all’estero. Vengo da 2 esperienze lavorative aziendali estere (Inghilterra e Spagna) e quando andavo alla SPA c’erano un sacco di massaggiatori maschi, che operavano senza problemi. A questo punto devo dedurre che il problema sia nel territorio italiano. Peccato, perché sarei rimasto qui.
        Vedremo cosa succede…oggi provo a contattare la scuola che hai frequentato tu. Speriamo bene 😊
        Grazie ancora.

        • Fabio

          Purtroppo e proprio così, ma già al Nord funziona meglio. Il centro Chiaia,dove ho frequentato più corsi, non sarà, strutturalmente parlando, il massimo,ma hanno insegnanti qualificati e bravi e, almeno all’epoca, erano gli undici che rilasciavano,per il corso di massaggiatore estetico, l’attestato convalidato dalla Regione è valido per l’estero.

  • Bea

    Ciao. Ti faccio i complimenti anch’io per l’articolo, molto completo. ma vorrei farti una domanda. Sono una donna sudamericana, ho fatto i corsi di massaggio nel mio paese, con tanto di numero di matricola, e nessuno ha saputo dirmi come fare per legalizzarli qui.Vorrei poter lavorare presso centri, ecc, anche potrei allestire una stanza a casa mia. Il fatto purtroppo anche che essendo straniera, mettere annunci come massaggiatrice, come dicevi tu, porta a malintesi, ma questo è un altro discorso. Cmq tornando alla domanda, come posso fare per usufruire dei miei attestati? Grazie

    • Fabio

      Bea ciao e grazie x i complimenti. Bea in realtà non saprei proprio aiutarti a riguardo, ma potresti provare sul blog http://www.massaggielavoro.it è orientato proprio sull’aspetto burocratico del nostro lavoro. Potresti anche provare a chiedere ad una scuola di massaggio della tua zona, forse con un esame teorico-pratico puoi avere una abilitazione. Ed infine, se vuoi aprire uno studio tuo, chiedi ad un commercialista, magari i tuoi attestati vanno bene.
      Mi spiace esserti stato di poco aiuto e ti auguro al più presto di risolvere questa situazione.

  • Laura

    Una curiosità, ho sentito spesso dire che durante il massaggio non bisogna mai staccare le mani dal cliente, anche se al limite bisogna spostare un oggetto con l’altra. Perché? Me lo sono sempre chiesta

    • Fabio

      Ciao Laura. Il massaggiatore comunica con il corpo del cliente nel silenzio (solo una musica relax di sottofondo) e con le mani. Le mani devono percepire ciò che vuole quel corpo. Se stacchi le mani si interrompe la comunicazione, si interrompe quella magica psicofisica che si è creata ed anche il cliente avvertirebbe una continua interruzione.

  • Laura

    Non ho mai subito massaggi a domicilio xcio non ne so nulla anche se ho alcune curiosità. Ritenevo che in questi casi il piano d’appoggio fosse messo a disposizione dal cliente come il letto, un divano, un lettino già presente in casa, un tavolo con una coperta sopra, per terra con un tappeto ecc. Ma in tutti questi sarebbe assai scomodo per l’operatore. Poi vorrei sapere il cliente arriva vestito e si spaglia mentre il massaggiatore si prepara o e già in accappatoio? E ancora di tratta di gente defedata o molto ricca? Perché non vanno in un centro?

    • Fabio

      Cia Laura.
      Alcuni clienti hanno proprio un lettino da massaggio pieghevole, altrimenti meglio il tavolo o a terra se si effettua lo shiatsu o il tailandese, comunque sia il tavolo limita un po’ il massaggio. Alcuni massaggiatori portano il proprio lettino.
      Alcuni clienti si fanno già trovare pronti e altri si preparano nel frattempo il massaggiatore si organizza.
      Non si tratta di gente ricca, ma semplicemente trovano più comodo fare il massaggio a casa.

      • Laura

        Ho alcune paio di curiosità

        Hai mai fatto massaggi all’aperto? Tipo un giardino, un terrazzo, a bordo piscina, in spiaggia?

        Se ti viene voglia di farti massaggiare chi preferiresti? Un tuo dipendente? Un fisioterapista venuto nel tuo centro massaggi? O andresti in una beauty farm? Oppure a casa tua da un collega?

        sceglieresti un uomo quindi più forza in mani e braccia oltre che più resistente o una donna meno aggressiva e più comprensiva?

        • Fabio

          Ciao Laura.
          Ho massaggiato all’aperto per una piscina, il Quisisana a Capri e un altro albergo a Sorrento ed è molto d’effetto.
          Solitamente, prima del lockdown, scambiavo il massaggio con una collega una volta a settimana (spero di riprendere presto) e quando vado in un centro benessere o parco termale, prenoto sempre un massaggio.
          Per me è indifferente l’operatore maschio o femmina. Chiedo sempre un massaggio ne forte e ne leggero, ma sentito.

    • Fabio

      Ciao Elena,
      ho scoperto questo lavoro per puro caso o meglio per esigenza. Non essendo soddisfatto dei lavoro precedenti, un amico mi regalò, nel 2004, mezza iscrizione ad un corso di massaggio. Cominciai a frequentarlo con perplessità, ma in realtà mi innamorai subito di questa professione per cui mi sentivo molto portato e decisi che sarebbe stato il lavoro della mia vita.
      All’inizio non è stato facile affermarsi e sono migrato per vari anni sia per le stagioni estive che invernali, poi delle collaborazioni (nella mia città), poi il mio studio ed oggi finalmente lavoro per una azienda (Stufe di Nerone) che è fantastica.
      Sono passati un po’ di anni dall’avvio di questa professione, ma la amo ogni giorno di più.

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