Massaggio benefico

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Suggerimenti che puoi adottare per rendere un massaggio più efficace e aumentare la soddisfazione del cliente.

massaggio benefico

Fin dall’antichità il massaggio è stato adoperato per alleviare disturbi fisici, emotivi e psicologici.

Ad oggi è applicato in ambito:

  • Terapeutico.
  • Vascolare.
  • Estetico.
  • Sportivo.
  • Reumatologico.

Ma gli effetti benefici del massaggio, come la scienza dimostra, vanno ben oltre quello che normalmente si immagina.

I fattori che influiscono i risultati di un massaggio sono innumerevoli:

Come tu sai, il massaggio è un’arte sottile che non si esercita solo attraverso la tecnica, ma anche e soprattutto tramite amore, percezione, intuizione.

Di seguito alcuni elementi per rendere il massaggio più benefico:

1) Massaggio benefico: diversifica i massaggi

 

Quando frequentiamo un corso di massaggi ci viene insegnato, tramite una serie di successioni di manovre, come effettuarlo.

Ad esempio:

  • Partendo dai piedi a salire, sia in posizione supina che prona.
  • Prima sfioramenti, poi frizioni, impastamenti e così via.

Ma, assimilato manovre e tecniche non devi per forza eseguirle con la successione che ti è stata impartita ed inoltre puoi unire tecniche e manovre di diversi massaggi per utilizzarli all’esigenza del momento.

Spesso bisogna accantonare la routine per concentrarsi sulla zona del corpo che il cliente vuole veramente.

Ad esempio:

  • Se il cliente sente la scapola destra rigida, lavorerai di più quella zona. Ciò non vuol dire che non lavorerai il resto della schiena o ti accanisci mezz’ora sulla scapola in questione, ma ritornerai più volte sulla scapola.
  • Se una cliente ha chiesto un massaggio estetico e ti fa notare che il suo punto critico è la culotte di Cheval, lavorerai ritornando più volte su quella zona. Inoltre puoi applicare manovre sia del massaggio estetico che del linfodrenaggio che del connettivale.

2) Massaggio benefico: segui l’intuizione

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Lasciati guidare dalla tuo intuito. Quando senti che la manovra è giusta o che quella parte del corpo vuole essere massaggiata, metti da parte la razionalità e affidati al tuo istinto.

Concentrati nel sentire cosa sta avvenendo sotto le tue mani piuttosto che concentrarti su quello che stanno facendo le mani.

L’intuizione viene dal tuo mondo interiore e per collegarlo con quello del cliente, bisogna fare attenzione alla comunicazione non verbale e lavorare in silenzio.

Il silenzio è un aspetto vitale quando si lavora sul corpo: quando gli occhi, la bocca e le orecchie non sono attivi, il senso del tatto si amplifica e la capacità sia del cliente che tua di sentire e sperimentare il corpo, si espande enormemente.

3) Massaggio benefico: utilizza le mani come strumento di ascolto

 

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Ogni centimetro quadrato della pelle delle tue mani contiene circa 130 recettori tattili.

Il tatto è il primo senso che ci mette in contatto con il mondo e l’ultimo a lasciarci quando siamo prossimi alla morte. Il tatto viene prima della vista e prima della parola.

La scienza lo dimostra: intorno al quarto mese di gravidanza il feto sviluppa una sottile peluria (lanugine) che aumenta le sensazioni provocate dal liquido amniotico della madre e che ne anticipa l’abbraccio.

Quando effettui un massaggio, utilizza poco olio per far si che le mani aderiscano il più possibile alla cute e muoviti lentamente per acquisire le informazioni che provengono dal corpo del cliente.

Tocca anche te stesso per sperimentare e amplificare il tatto. Esempio, rilassa il braccio destro lungo il corpo e con la mano, dell’altro braccio, effettua una pressione lungo il bicipite e tricipite; sentirai che sono morbidi. Ora contrai bicipite e tricipite e effettua una nuova pressione; sentirai che sono tesi. Ecco come potrebbe presentarsi al tatto una eventuale tensione nei muscoli dei tuoi clienti.

4) Massaggio benefico: utilizza la tua energia

 

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Gli esseri umani sono costituiti da materia ed energia, indissolubilmente legate fra loro e trasformabili una nell’altra. L’energia è anche vibrazione e quindi frequenza. Le tue mani possiedono energia ed emettono frequenze che vengono assorbite dal cliente e viceversa.

Immaginati, al di là del corpo, come energia e vibrazione in movimento che influisce sull’energia e le vibrazioni del cliente incluse, ma non limitate solo alle sue parti anatomiche.

Utilizza le mani per trasmettere consapevolmente energia curativa, soporifera e amorevole. Concentrati mentalmente sull’invio di energia e vibrazioni. Immagina queste trasmissioni nella tua mente.

 

5) Massaggio benefico: resta connesso al tuo centro Hara

 

Hara in giapponese  significa “ventre” e si riferisce all’intera zona che va dallo stomaco agli organi genitali. L’hara è il principio ed il centro della forza fisica e dell’energia vitale che si espande in tutto il corpo.

Avere una coscienza della propria hara significa dare energia intenzionale ai tuoi gesti, le tue manipolazioni e le tue tecniche.

Quando effettui un massaggio ascolta l’energia che esce dal centro del tuo ventre coinvolgendo completamente il tuo corpo e ovviamente le mani con cui lavorerai.

Se sei un operatore shiatsu, conoscerai e userai già il tuo centro hara. Se non ne sei informato, ti suggerisco di fare qualche ricerca.

6) Massaggio benefico: postura e pressione

Sii consapevole che non hai bisogno di lavorare utilizzando la forza muscolare.

Adotta la giusta postura per appoggiarti al corpo del cliente e dare la giusta pressione.

Ciò si tradurrà in un’esperienza migliore per te e il cliente.

7) Massaggio benefico: comunica mentalmente

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I tuoi pensieri possono influenzare il corpo del tuo cliente. Aiutalo mentalmente a rilassarsi e a guarire.

Al riguardo, leggi il seguente articolo: Può la mente condizionare la nostra salute fisica?

Rafforza i pensieri visualizzando la guarigione del cliente. Il corpo, durante la visualizzazione, ripercorre gli stessi processi fisico-chimici che verrebbero prodotti nella realtà.

Ovviamente, questi consigli vanno affiancati ad un vasto repertorio di buone tecniche di massaggio e una certa comprensione dell’anatomia e della fisiologia.

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