Massaggio e allineamenti valgo e varo

Tempo di lettura: 9 minuti

Cosa può fare il massaggiatore in caso di valgismo e varismo? Leggi il post per scoprirlo. . .

Valgo

In qualità di massaggiatori, rivestiamo un ruolo cruciale nell’identificazione e nella gestione dei disallineamenti strutturali che si discostano dalla norma.

Il nostro approccio si basa prevalentemente su segnali visivi, con un forte affidamento sulla valutazione posturale e visiva per sviluppare strategie di trattamento efficaci.

Analizziamo attentamente i problemi di allineamento, come il valgismo e il varismo, ponendo interrogativi sull’intervento e sul ruolo del massaggiatore nel processo del trattamento.

Comprendere le differenze tra valgo e varo

I clienti affetti da disallineamento in valgo o varo possono manifestare disagio, tensione o disfunzione nell’area interessata e nelle zone circostanti.

Sebbene tali problematiche strutturali possano presentarsi come disturbi dei tessuti molli o sintomi dolorosi, il loro impatto può variare notevolmente.

In alcuni casi, è possibile identificare una chiara causalità che può essere affrontata; in altri, il danno è minimo o inesistente.

È nostra responsabilità valutare se affrontare queste sfide posturali sia utile. Talvolta, pur riconoscendo il disallineamento, l’intervento potrebbe non essere giustificato se non causa danni al cliente.

Comprendere le implicazioni biomeccaniche di tali allineamenti non è solo un dovere professionale, ma rappresenta anche un percorso per migliorare il benessere generale dei nostri clienti.

I termini valgo e varo descrivono la deviazione angolare di un segmento osseo dalla linea mediana del corpo.

L’allineamento in valgo si riferisce a una deformità in cui un segmento dell’arto si inclina verso l’esterno rispetto all’asse longitudinale del corpo (immagine sotto 1A).

L’allineamento in varo si riferisce a una deformità in cui un segmento dell’arto si inclina verso l’interno del corpo rispetto all’asse longitudinale del corpo (immagine sotto 1B).

Massaggio e allineamenti valgo e varo

Le strutture ossee a cui si fa riferimento variano in base alla regione del corpo.

Di seguito, esaminiamo alcune delle aree comunemente interessate sia dall’allineamento in valgo che in varo.

GINOCCHIO VALGO O VARO

Ginocchio valgo: il ginocchio valgo, noto anche come “ginocchia a X”, è una deformità in cui le ginocchia puntano l’una verso l’altra, formando un angolo ottuso aperto verso l’esterno. Questo disallineamento tra femore e tibia può essere congenito o acquisito.

Le cause del ginocchio valgo possono essere:

  • Congenite: malattie genetiche o sindromi come la sindrome di Down o la displasia scheletrica.
  • Acquisite: problemi posturali, traumi, o condizioni come l’artrite reumatoide.

I sintomi possono variare, ma spesso includono:

  • Dolore al ginocchio o all’anca.
  • Gonfiore o arrossamento del ginocchio.
  • Instabilità o cedimento del ginocchio.
  • Usura precoce della cartilagine articolare.

Se non trattato, il ginocchio valgo può portare a:

  • Artrosi precoce.
  • Difficoltà nel camminare.
  • Zoppia.

Il trattamento può includere:

  • Fisioterapia.
  • Uso di plantari ortopedici.
  • Chirurgia correttiva nei casi più gravi.

Ginocchio varo

Il ginocchio varo, noto anche come “ginocchia a O”, è una deformità in cui le ginocchia puntano verso l’esterno, creando un angolo ottuso aperto verso l’interno.

Le cause del ginocchio varo possono essere :

  • Congenite: malattie genetiche o sindromi come la malattia di Blount.
  • Acquisite: problemi posturali, traumi, o condizioni come la gonartrosi.

I sintomi possono variare, ma spesso includono:

  • Dolore al ginocchio.
  • Instabilità del ginocchio.
  • Gonfiore.
  • Difficoltà a camminare.

Se non trattato, il ginocchio varo può portare a:

  • Artrosi precoce.
  • Lesioni della cartilagine o dei menischi.

Il trattamento può includere:

  • Fisioterapia.
  • Uso di plantari ortopedici.
  • Chirurgia correttiva nei casi più gravi.

Valgo

Entrambe le condizioni possono influenzare significativamente la qualità della vita, causando dolore e limitazioni nella mobilità. È importante diagnosticare e trattare queste deformità precocemente per prevenire complicazioni a lungo termine.

PIEDE VALGO O VARO

Il piede valgo e il piede varo sono due condizioni patologiche opposte che riguardano la deviazione dell’asse del retropiede rispetto all’asse della gamba.

Di seguito una spiegazione di entrambe le condizioni:

Piede valgo

Il piede valgo è caratterizzato da una deviazione del retropiede verso l’esterno. In questa condizione, il calcagno ruota eccessivamente verso l’interno, causando una pronazione forzata del piede. Questo porta a un carico eccessivo sull’interno del piede, spesso visibile come un consumo maggiore della suola delle scarpe nella zona del tallone interno e dell’alluce.

Sintomi del piede valgo:

  • Dolore o fastidio associato a limitazione funzionale.
  • Possibili anomalie della volta plantare, come il piede piatto.
  • Predisposizione a patologie come l’alluce valgo e la fascite plantare.

Piede varo

Il piede varo, al contrario, è caratterizzato da una deviazione del retropiede verso l’interno. In questa condizione, il calcagno è piegato verso l’esterno, causando una supinazione forzata del piede. Il piede appoggia al suolo principalmente con il bordo esterno, lasciando l’interno sollevato.

Sintomi del piede varo:

  • Rigidità e limitata rotazione interna.
  • Consumo maggiore della suola delle scarpe nella zona del tallone esterno e del quinto dito.

Sei un massaggiatore? Leggi cosa puoi fare in caso di allineamenti valgo e varo.

Cause e Trattamenti

Entrambe le condizioni possono essere congenite o acquisite. Le cause congenite includono malformazioni ossee, mentre le cause acquisite possono derivare da traumi, infiammazioni o sovraccarichi funzionali.

Trattamenti:

  • Fisioterapia: esercizi specifici per migliorare la postura e la funzionalità del piede.
  • Ortesi: utilizzo di plantari correttivi per ridistribuire il carico.
  • Chirurgia: nei casi più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere la deformità.

GOMITO VALGO O VARO

I termini “valgo” e “varo” si riferisce anche ai gomiti.

Gomito valgo

Il gomito valgo è una condizione in cui l’avambraccio si allontana dal corpo quando il braccio è esteso. Questo significa che l’angolo tra il braccio e l’avambraccio è maggiore del normale. È spesso causato da traumi, fratture mal guarite o condizioni congenite.

Gomito Varo

Il gomito varo, al contrario, è una condizione in cui l’avambraccio si avvicina al corpo quando il braccio è esteso. In questo caso, l’angolo tra il braccio e l’avambraccio è minore del normale. Anche questa condizione può derivare da traumi, fratture mal guarite o anomalie congenite.

Entrambe le condizioni possono causare dolore, limitare la mobilità e portare a complicazioni se non trattate adeguatamente. Le terapie possono includere esercizi di fisioterapia, tutori o, nei casi più gravi, interventi chirurgici.

Valgo

Cosa determina queste alterazioni e quali sono gli effetti dannosi?

I disallineamenti in valgo e varo possono svilupparsi a causa di predisposizioni genetiche, squilibri muscolari, forze della catena cinetica e lassità dei legamenti. La predisposizione genetica può comportare problemi scheletrici o morfologici, come variazioni strutturali nella forma delle ossa o negli angoli articolari, che possono influenzare l’allineamento delle articolazioni colpite.

Anche i modelli di movimento del corpo, adattati in risposta all’ambiente piuttosto che determinati geneticamente, possono contribuire allo sviluppo di disallineamenti nel tempo.

Gli squilibri muscolari svolgono un ruolo significativo nei disallineamenti in valgo e varo. La tensione cronica o l’iperattività in alcuni gruppi muscolari, insieme alla debolezza o all’inibizione dei loro antagonisti, possono portare a un posizionamento articolare anomalo e a un’alterazione della biomeccanica. Ad esempio, nel caso delle ginocchia valghe, la tensione nei muscoli adduttori e la debolezza negli abduttori potrebbero contribuire ai cambiamenti posturali.

Un aspetto cruciale da considerare riguarda l’influenza delle condizioni di allineamento sulle forze che si propagano lungo la catena cinetica, sia verso l’alto che verso il basso.

I disallineamenti in una specifica area del corpo possono generare un effetto domino, provocando cambiamenti compensatori e alterazioni dello stress in altre regioni. Ad esempio, un’eccessiva pronazione del piede può indurre una rotazione interna della tibia, aumentando lo stress in valgo a livello dell’articolazione del ginocchio e contribuendo potenzialmente a patologie come la sindrome dolorosa femoro-rotulea.

Inoltre, la lassità legamentosa, osservata in varie condizioni di ipermobilità come la sindrome di Ehlers-Danlos, può favorire lo sviluppo di disallineamenti in valgo e varo.

I legamenti eccessivamente lassi potrebbero non garantire un’adeguata stabilità articolare, permettendo movimenti eccessivi e un allineamento anomalo delle articolazioni interessate.

I disallineamenti in valgo e varo possono avere ripercussioni significative sulla biomeccanica complessiva del corpo.

Un’articolazione disallineata altera la distribuzione delle forze e delle sollecitazioni sui tessuti molli circostanti, inclusi muscoli, tendini e legamenti. Questi effetti possono portare a un utilizzo eccessivo o insufficiente di determinati gruppi muscolari, causando squilibri, debolezza o tensione.

I disallineamenti articolari possono indurre schemi di movimento compensatori, poiché il corpo si adatta a tali alterazioni.

Sebbene questi schemi compensatori possano inizialmente fungere da meccanismo di adattamento per mantenere la funzionalità, nel tempo possono causare ulteriori squilibri e tensioni in altre aree del corpo.

Ad esempio, un individuo con ginocchio varo può sviluppare un’andatura più accentuata, esercitando un’eccessiva pressione sul compartimento mediale del ginocchio, con il potenziale sviluppo di condizioni come l’artrosi mediale del ginocchio.

La tendinosi, le borsiti e i modelli di tensione miofasciale sono tra i disturbi dei tessuti molli più comuni associati agli allineamenti in valgo e varo.

Il ginocchio varo, ad esempio, può aumentare il rischio di sviluppare la sindrome della bandelletta ileotibiale, una condizione caratterizzata dall’irritazione di un cuscinetto adiposo sul lato laterale del ginocchio. L’allineamento in varo provoca lo sfregamento della fascia ileotibiale contro il cuscinetto adiposo, causando irritazione e dolore.

Analogamente, il valgo calcaneare con iperpronazione può contribuire a numerosi disturbi del piede, come la fascite plantare, o a tensioni neurali avverse nel piede, come la sindrome del tunnel tarsale, la neuropatia di Baxter o il neuroma di Morton.

Gli allineamenti alterati possono aumentare la suscettibilità alle distorsioni dei legamenti e alle lesioni articolari, in particolare nelle articolazioni del ginocchio e della caviglia.

L’allineamento del ginocchio valgo incrementa lo stress da trazione sul legamento collaterale mediale (MCL). Questo allineamento può portare a distorsioni o strappi del legamento crociato anteriore durante attività che comportano rapidi cambi di direzione o atterraggi da salti.

Analogamente, l’allineamento del calcagno in valgo può aumentare il rischio di lesioni dei legamenti laterali della caviglia a causa dell’aumento del carico di trazione sull’aspetto laterale della caviglia.

I massaggiatori, fornendo interventi mirati, collaborando con altri professionisti sanitari ed educando i clienti sulle strategie preventive, possono contribuire in modo significativo alla gestione di queste condizioni e al miglioramento della qualità della vita dei loro clienti.

Il massaggio per gli allineamenti valgo e varo

Valgo

Il massaggio può essere un valido strumento per la gestione di numerosi disturbi dei tessuti molli e dei sintomi associati agli allineamenti in valgo e varo.

Tuttavia, è fondamentale che i professionisti comprendano i limiti della terapia dei tessuti molli nel modificare gli allineamenti strutturali e affrontino queste condizioni con aspettative realistiche.

Le evidenze attuali non supportano l’idea che il massaggio possa alterare in modo significativo la maggior parte dei problemi di allineamento osseo, riportando le ossa in una posizione specifica.

Un approccio multidisciplinare produce i migliori risultati per i clienti con questi allineamenti.

Il massaggio risulta più efficace se focalizzata sugli aspetti neurologici, quali la riduzione dell’ipertonicità muscolare, il miglioramento della propriocezione e il ripristino dell’equilibrio neuromuscolare. Modificare i modelli neuromuscolari è il metodo più efficace con cui il massaggio può influenzare questi allineamenti.

Per i clienti affetti da sindrome del ginocchio varo e della bandelletta ileotibiale, le tecniche di massaggio mirate applicate ai muscoli abduttori dell’anca possono aiutare ad alleviare il dolore, ridurre l’ipertonicità negli abduttori dell’anca e migliorare la coordinazione biomeccanica attraverso una migliore propriocezione.

Analogamente, nei clienti con calcagno valgo o varo, il massaggio specifico applicato alla fascia plantare e ai muscoli intrinseci del piede riduce il dolore e migliora la funzionalità.

Questi trattamenti possono migliorare la biomeccanica e mitigare gli impatti dannosi dell’allineamento in valgo o varo.

Il massaggio affronta principalmente i modelli neurologici. I massaggiatori svolgono un ruolo prezioso nell’educare i clienti sulle strategie preventive per ridurre al minimo l’impatto degli allineamenti in valgo e varo sui loro tessuti molli.

Il massaggio è fondamentale nella gestione dei problemi associati, ma non altera meccanicamente la postura modificando la posizione delle ossa.

I risultati del trattamento dei tessuti molli non dureranno senza il rafforzamento ripetuto dei modelli motori migliorati.

I cambiamenti posturali a lungo termine avvengono attraverso correzioni mirate del movimento, spesso apprese con fisioterapisti, specialisti del metodo Feldenkrais, Alexander, Pilates, yoga e altri esperti del movimento e dell’esercizio fisico.

Collaborazione per un approccio completo

Per garantire il massimo beneficio ai clienti, i massaggiatori dovrebbero collaborare con altri professionisti, come fisioterapisti, specialisti ortopedici e podologi, al fine di sviluppare piani di trattamento completi che affrontino i disturbi dei tessuti molli e i problemi di allineamento sottostanti. Trattamenti efficaci possono includere soluzioni aggiuntive, come l’uso di plantari.

Oltre a fornire interventi benefici, il massaggio si concentra principalmente sui modelli neurologici. I massaggiatori svolgono un ruolo prezioso nell’educare i clienti sulle strategie preventive per ridurre al minimo l’impatto degli allineamenti in valgo e varo sui loro tessuti molli. Se adeguatamente formati, i massaggiatori possono offrire suggerimenti per migliorare la meccanica del corpo, l’ergonomia e le tecniche di cura di sé, affinché i clienti possano incorporarle nella loro routine quotidiana.

Fornendo ai clienti conoscenze e strumenti per gestire le loro condizioni, i massaggiatori li aiutano a partecipare attivamente alla loro salute e al loro benessere.

Il massaggio è fondamentale nella gestione dei problemi associati ai disturbi tissutali e ai sintomi di problemi di allineamento in valgo e varo. Attraverso interventi mirati, la collaborazione con altri professionisti sanitari e l’educazione dei clienti sulle strategie preventive, i massaggiatori contribuiscono in modo significativo alla gestione di queste condizioni e al miglioramento della qualità della vita dei loro clienti.

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