Massaggio e chirurgia estetica

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Filler, innesti di grasso e materiali estranei: controindicazioni al massaggio per diverse procedure di chirurgia estetica. Leggi per sicurezza, anche a livello legale.

Massaggio e chirurgia estetica

Gli interventi di chirurgia estetica erano, in passato, un tabù per la stragrande maggioranza della popolazione, ma erano anche più costosi rispetto ad oggi e per tanto erano quasi solo i “vip” o i “ricchi” ad accedervi.

La chirurgia estetica di oggi è evoluta da un punto di vista tecnico e scientifico ed è accessibile un po’ a tutti, grazie anche alla possibilità di poterli effettuare accedendo ad una finanziaria.

Viviamo, per altro, nell’epoca dei social network, un’era in cui la maggior parte delle persone pubblica su internet le proprie foto. Il che, spesso, produce un’occasione di confronto, che porta a rilevare dettagli a cui in precedenza non si riservava la necessaria attenzione.

Inoltre, giovani e meno giovani nutrono il desiderio di assomigliare agli influencer o divi e quindi anche ragazze poco più che adolescenti scelgono di puntare sulla chirurgia con l’intento di diventare più attraenti.

Anche gli uomini hanno iniziato ad evidenziare un certo interesse per l’esaltazione delle proprie linee e della propria forma fisica. Di conseguenza, ad oggi non si può più effettuare una netta distinzione tra il pubblico femminile e maschile.

Al di là del richiamo della bellezza, interventi di chirurgia estetica possono essere utilizzati per identità di genere, oncologia, incidenti, mutilazioni o altri scopi ricostruttivi.

Indipendentemente dal motivo per cui un cliente cerca i suoi cambiamenti estetici, è importante non giudicare il suo aspetto fisico o le sue scelte di vita. Come massaggiatori, non siamo pagati per giudicare.

E’ invece importante che il massaggiatore ponga attenzione alle controindicazioni che possono esistere quando si parla di “massaggio e chirurgia estetica”, anche per non avere problemi a livello legale.

Differenza tra chirurgia plastica, estetica e trattamenti di medicina estetica

1) La chirurgia plastica è una branca della chirurgia che ha lo scopo di correggere, riparare o ricostruire le corrette funzionalità di organi o apparati danneggiati da diverse cause: genetiche, patologie degenerative, traumi, ustioni o lesioni, tumori, ecc.

La chirurgia plastica, difatti, viene spesso chiamata anche chirurgia ricostruttiva in quanto l’obiettivo del chirurgo è quello di ripristinare le funzionalità delle parti compromesse e, al tempo stesso, di donare a queste ultime un aspetto estetico armonioso.

Esempio, la ricostruzione mammaria è un’operazione chirurgia che si esegue a fronte di un carcinoma mammario. Una volta che quest’ultimo viene asportato, il chirurgo plastico procederà con la ricostruzione della mammella, per favorire un maggior benessere psicofisico alla paziente.

2) La chirurgia estetica, invece, è una branca della chirurgia il cui scopo è quello di migliorare la bellezza estetica del corpo e del viso. L’obiettivo della chirurgia estetica è quello di ridurre o eliminare un inestetismo con il fine di donare un aspetto più armonioso e bilanciato alla fisicità del paziente.

I trattamenti di chirurgia estetica più frequenti sono:

  • Mastoplastica. Intervento con il quale si può aumentare il volume del seno (additiva) o diminuirlo (riduttiva).
  • Rinoplastica. Consiste nel correggere difetti estetici della forma e delle dimensioni del naso.
  • Blefaroplastica. Intervento di ringiovanimento delle palpebre. Può riguardare le palpebre superiori, inferiori o entrambe.
  • Malaroplastica. Consente di modellare e migliorare la forma degli zigomi.
  • Mentoplastica. Intervento sul mento per aumentarlo o in caso di sporgenza scarsa o pronunciata.
  • Ringiovanimento del viso (lifting facciale e del collo)

La chirurgia plastica e la chirurgia estetica sono due facce della stessa medaglia. Entrambe mirano al miglioramento del benessere del paziente, seppur a fronte di disagi, problemi ed inestetismi di diversa natura.

3) La medicina estetica individua i trattamenti più indicati per migliorare l’estetica della persona. I vari trattamenti non richiedono l’intervento della chirurgia ed è questa la grande differenza con la chirurgia estetica, che richiede invece interventi più invasivi e tempi di recupero post-operatorio più lunghi.

La medicina estetica utilizza generalmente strumenti che hanno una durata temporanea e che necessitano dei cosiddetti “richiami” dopo un certo periodo di tempo.

I trattamenti più richiesti dalla medici estetica sono:

  • Filler o riempitivi viso.
  • Tossina botulinica. Farmaco che permette di inibire temporaneamente l’azione dei muscoli mimici del volto riducendo la formazione delle rughe da espressione.
  • Lifting Viso-Collo con fili riassorbibili. I fili vengono introdotti attraverso aghi sottilissimi e indolori e posizionati in modo da ricreare una sorta di rete sottodermica, senza tagli né cicatrici.
  • Peeling chimico.
  • Carbossiterapia per cellulite e adiposità localizzate. Questa prevede diverse iniezioni di anidride carbonica a livello sottocutaneo intradermico. Questa sostanza attiva una vasodilatazione che aiuta ad ossigenare i capillari e aumentare il flusso venoso.
  • Iperidrosi (sudorazione eccessiva). La tossina botulinica viene utilizzata per il trattamento della sudorazione eccessiva di mani, piedi e ascelle.
  • Mesoterapia. Basata sull’iniezione sottocutanea di particolari farmaci per contrastare cellulite, ritenzione idrica e invecchiamento cutaneo.
  • Radiofrequenza medica. E’ un trattamento non invasivo che sfrutta l’azione di onde elettromagnetiche per contrastare diversi tipi di inestetismi.

Problemi di migrazione legati al massaggio e chirurgia estetica

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Migrazione o spostamento, in casi di interventi chirurgici estetici, sono termini usati per descrivere quando un materiale estraneo, all’interno del corpo, si allontana dal suo sito di posizionamento originale.

La migrazione di questi materiali può avvenire per diverse circostanze:

  • Gravità.
  • Contratture muscolari.
  • Contrazione capsulare.
  • Invecchiamento.
  • Altri problemi.

Per quanto riguarda noi operatori del benessere,  la migrazione di questi materiali, può avvenire per la pressione del massaggio stesso o potrebbe essere già compromesso all’insaputa sia del chirurgo che il cliente.

I problemi di migrazione possono causare:

  • Deturpazione fisica.
  • Gonfiore.
  • Dolore.
  • Ostruzione della circolazione.
  • In alcuni casi, persino la morte.

I filler temporanei sono considerati più sicuri di un filler permanente. Tuttavia, vi è ancora la preoccupazione che la migrazione possa verificarsi con qualsiasi materiale estraneo, indipendentemente dal fatto che esso sia considerato tessuto temporaneo, permanente, sintetico o vivente, compreso il grasso.

Di seguito le controindicazioni connessi a “massaggio e chirurgia estetica”.

Fillers

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I filler sono sostanze ad azione riempitiva, che vengono iniettate nella pelle con finalità medico-estetiche.

Si usano soprattutto per:

  • Riempire le rughe.
  • Volumizzare le labbra.
  • Riempire e modellare gli zigomi.
  • Correggere i volumi del viso.
  • Ispessire i tessuti del volto.
  • Correggere le cicatrici da acne.
  • Aumentare il volume del dorso delle mani.
  • Integrare il sostegno osseo e cartilagineo del viso.

La modalità d’azione dei filler è quella riempitiva. E’ quindi un’azione di tipo fisico, in cui la sostanza iniettata conferisce volume al tessuto.

Esistono tuttavia alcune eccezioni. Ad esempio:

  • Filler all’acido polilattico.
  • Filler al fosfato tricalcico.
  • Filler all’idrossiapatite di calcio.

Tali filler basano la loro azione sulla risposta infiammatoria che innescano nell’organismo. Da questa risposta deriva un’aumentata sintesi di collagene a livello del derma, che andrà a riempire l’inestetismo.

I siti di posizionamento del filler cosmetico sono una controindicazione al massaggio locale a causa di problemi di migrazione del materiale iniettato.

Innesto di grasso

L’innesto di grasso (noto anche come trasferimento di grasso o iniezione di grasso), è una procedura chirurgica in cui il grasso viene prelevato da un’area del corpo e iniettato in un’altra zona corporea, dello stesso paziente.

L’obiettivo dell’innesto di grasso è aumentare o migliorare l’aspetto estetico dell’area in cui viene iniettato il grasso.

La procedura viene eseguita da un chirurgo e prevede l’estrazione delle cellule adipose (di solito dalle cosiddette maniglie dell’amore, dall’addome o dai fianchi) mediante liposuzione. Il grasso viene lavorato in un ambiente sterile e una volta purificato viene quindi reiniettato nell’area desiderata.

Di solito non ci sono controindicazioni al massaggio quando si lavora in adiacenza di un sito di raccolta dell’innesto di grasso ben guarito, ma è controindicato lavorare direttamente sul sito di impianto dell’innesto di grasso.

Il sito di impianto dell’innesto di grasso è una controindicazione al massaggio locale a causa problemi di migrazione.

 

Impianti

massaggio e chirurgia estetica

Gli impianti utilizzati per aree come le guance, il mento, i denti, il seno, i testicoli, i muscoli pettorali o del polpaccio sono definiti materiale estraneo che viene inserito nel corpo, solitamente per migliorarne l’aspetto.

Lavorare su un impianto è una controindicazione al massaggio locale a causa di problemi di spostamento, oltre al raro caso in cui un impianto potrebbe rompersi.

Iniettabili di silicone permanenti

Gli iniettabili di silicone permanenti non sono approvati dalla FDA (agenzia federale del dipartimento della salute e dei servizi umani).

Le iniezioni di silicone possono portare dolore a lungo termine, infezioni, lesioni gravi come cicatrici e deturpazione permanente, embolia (blocco di un vaso sanguigno), ictus e morte.

L’avvertimento della FDA, sulla migrazione di materiale estraneo, è una grande preoccupazione per quanto riguarda il “massaggio e chirurgia estetica”.

Il massaggio non deve essere applicato su materiali estranei; è altamente sconsigliato.

L’avvertimento della FDA, sopra menzionata, non fa riferimento a protesi al silicone utilizzate per procedure come l’aumento del seno, ma esse sono comunque controindicate al massaggio locale in quanto potrebbero rompersi o spostarsi.

Una ricerca in merito a “massaggio e chirurgia estetica” è stata svolta per capire se il massaggio potesse spostare le protesi e prevenire la contrattura capsulare. La contrattura capsulare, la complicanza più comune dopo l’aumento del seno con protesi, è una reazione infiammatoria complessa che alla fine porta alla fibrosi nel sito di contatto tra l’impianto e il tessuto.

I risultati della ricerca non supportano il massaggio per la prevenzione della contrattura capsulare e ne confermano che le protesi potessero spostarsi. Al riguardo occorrono ulteriori ricerche.

Brazilian Butt Lift

Il brazilian butt lift (BBL) è un intervento chirurgico che consente di rimodellare i glutei utilizzando il grasso del paziente stesso, prelevato da altre aree del suo corpo.

L’American Academy of Plastic Surgeons, comunica che un paziente su tremila muore dopo la procedura di lifting del sedere brasiliano. La causa più comune di questi decessi è una migrazione dell’innesto di grasso.

Questo è un altro esempio di migrazione di materiale estraneo che può causare la morte.

Il gonfiore e il dolore post-chirurgico indotto dalla procedura Brazilian Butt Lift, possono essere trattati con il drenaggio linfatico manuale . Ciò nonostante, il massaggiatore deve essere cosciente di possibili migrazioni di materiale quando si lavora su innesti di chirurgia rischiose e ad alta mortalità.

Il brazilian butt lift è una controindicazione al massaggio locale.

Tutelati

Un chirurgo plastico potrebbe consigliare al cliente un linfodrenaggio per trattare il dolore e il gonfiore post-chirurgico o un massaggio dei tessuti profondo per una contrattura muscolare su un impianto.

Il massaggio potrebbe essere proposto, sempre dal chirurgo plastico, proprio per influenzare intenzionalmente lo spostamento di materiale estraneo. Il problema è che il massaggiatore non può prevedere con certezza dove si sposterà il materiale estraneo.

Il consiglio del medico chirurgo è fatto sicuramente in buona fede, in quanto i benefici del massaggio, per alcune di queste procedure estetiche, sono reali.

Tuttavia, l’applicazione del massaggio potrebbe causare la rottura di impianti o la migrazione di materiale e ciò può essere motivo di una causa legale da parte del cliente.

Alcuni professionisti potrebbero lavorare su un riempitivo o una protesi, dietro direttive e consenso del medico. Ciò nonostante, il professionista presta il proprio lavoro a proprio rischio sapendo che lavorare su riempitivi cosmetici è una controindicazione.

Se si sceglie di lavorare su un intervento chirurgico estetico, accettando direttive e consenso del medico, ricordarsi che potrebbero esserci esposizione di sangue sulla pelle lo stesso giorno dell’applicazione della sostanza. La presenza di  sangue è una controindicazione al massaggio. La pelle deve essere intera e intatta prima di lavorare sull’area diretta per prevenire infezioni causano malattie.

Anche quando non si lavora localmente su un sito di posizionamento di materiale estraneo, sarebbe opportuno un parere medico. Ad esempio, un cliente non può stendersi sul lettino da massaggio in posizione supina dopo un intervento di brazilian butt lift.

Ad ogni modo, per quanto riguarda il “massaggio e chirurgia estetica”, sarebbe opportuno modificare la scheda di assunzione al massaggio riportando la seguente modifica:  “Il massaggio potrebbe far migrare materiale e/o protesi inserite a livello estetico e/o terapeutico o per qualsiasi altro motivo. Le protesi potrebbero rompersi o non funzionare adeguatamente dopo il massaggio. Lo spostamento di materiale estraneo o naturale e/o la rottura di una protesi possono causare: dolore a lungo termine, infezioni, lesioni gravi come cicatrici e deturpazione permanente, embolia (blocco di un vaso sanguigno), ictus e morte. Il/la cliente, firmando tale modulo di assunzione al massaggio, conferma di aver letto e dato il consenso a ricevere il trattamento sollevando l’operatore da qualsiasi responsabilità al riguardo”.

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