Da massaggiatore non puoi ignorare la connessione tra sistema fasciale, cicatrici e dolore cronico. Nel post, anche consigli, video e oli essenziali per massaggiare le cicatrici.
Il sistema fasciale è una struttura tridimensionale, di tessuto connettivo, che avvolge ogni singolo muscolo, osso, vaso sanguigno e nervo.
Il sistema fasciale è composto, sia a livello superficiale che profondo, da più strati che trasmettono e ricevono ininterrottamente informazioni tra:
- Essi.
- Ciò che avvolgono.
- Il sistema nervoso centrale.
E’ scientificamente dimostrato che eventuali sollecitazioni o lesioni anche lievi, del sistema fasciale, ne alterano l’intera struttura determinando disfunzioni e dolore all’organismo.
Al riguardo, ti consiglio vivamente di leggere questo articolo sul sistema fasciale.
Il sistema fasciale è anche intensamente innervato dal sistema nervoso simpatico che attiva la risposta di “lotta”, “fuga” o “ congelamento” quando siamo sotto stress.
Massaggio e cicatrici: le cicatrici sono sinonimo di stress
L’attivazione del sistema nervoso simpatico è dovuto dallo stress.
Sussistono diversi eventi che possono causare stress:
- Ambientale. Brutte notizie, pettegolezzi, ecc..
- Metropolitano: Rumore, inquinamento, affollamento, ecc..
- Lavoro. Svolgere attività pericolose e/o logoranti, non sentirsi apprezzati, svolgere un lavoro che non soddisfa, ecc..
- Genitoriale. Timore di sbagliare, ansia per il futuro dei figli, sofferenza dei figli, ammalarsi o non essere felici, ecc..
- Infantile. Traumi infantili, violenze, ecc..
- Economiche. L’incertezza economica del futuro, aumenti di utenze, ecc..
- Cambiamenti. Un nuovo lavoro, una relazione finita, la morte di una persona cara, un trasloco, ecc..
- Fisico. Malattie, operazioni, mutilamenti, ecc..
Oggi anche le cicatrici sono riconosciute come causa di stress fisico.
Le cicatrici sono connesse direttamente alla pelle attraverso il sistema nervoso periferico e centrale, per tanto qualsiasi operazione chirurgica o lesione può comportare un sovraccarico del sistema nervoso simpatico con conseguente malattia o dolore post-chirurgico cronico prolungato.
L’aumento di disagio dovuto al dolore cronico di una cicatrice post-chirurgica è attualmente esorbitante considerando le numerose procedure chirurgiche eseguite annualmente.
In Italia, ogni anno, ci sono circa 4 milioni di operazioni che in comune hanno la produzione di cicatrici.
Gli scienziati concordano che le cicatrici possono causare dolore cronico prolungato, così come non è affatto facile determinare se è il sistema fasciale, lo stress del sistema simpatico o entrambi ad influenzare il dolore cronico dovuto dalle cicatrici.
Tuttavia, noi massaggiatori, dobbiamo impegnarci per comprendere il legame che intercorre tra una cicatrice e il dolore cronico al fine di aiutare i clienti che presentano tale problema.
Ritorna alla ribalta un antico pensiero secondo cui “il mistero del dolore di una persona risiede da qualche parte nei suoi tessuti”.
Il massaggiatore può aggiungere, alle sue pratiche, la manipolazione delle cicatrici per facilitarne la guarigione e ridurre il rischio di sviluppare dolore post-chirurgico cronico.
Massaggio e cicatrici: le cicatrici chirurgiche
Le operazioni, per loro natura, possono determinare:
- Taglio della pelle.
- Taglio del tessuto connettivo (fascia).
- Taglio dei muscoli.
- Taglio dei nervi.
- Riposizionamento degli organi.
Il taglio di un intervento chirurgico può frammentare o interrompere la comunicazione tra gli strati del sistema fasciale e modificare la struttura della stessa oltre ad attivare e alterare il centro di elaborazione del dolore del sistema simpatico e del sistema nervoso centrale.
Inoltre, dopo l’intervento, la fase di guarigione crea un accumulo del tessuto cicatriziale che tira verso l’interno la fascia forzando notevolmente i suoi strati, di conseguenza si limita il movimento dei muscoli e dell’intero corpo così come dei flussi linfatici, sanguigni ed energetici.
La scienza conferma che le cicatrici chirurgiche creano dolore cronico chiamato anche “dolore post-chirurgico cronico” o “dolore persistente postoperatorio” che dura da tre mesi a oltre un anno e che, spesso, il dolore è lontano dal sito danneggiato.
Le cicatrici che possono provocare dolore cronico a distanza sono:
- Cicatrici addominali.
- Cicatrici al ginocchio.
- Cicatrici al seno.
- Cicatrici al collo.
- Cicatrici alle caviglie.
Massaggio e cicatrici: perché massaggiare le cicatrici?
Ioannis Goutos, chirurgo plastico specializzato nella gestione delle cicatrici e portavoce della British Skin Foundation, afferma che il massaggio di una cicatrice aiuta il processo di guarigione recando i seguenti benefici:
- Riduce l’accumulo di tessuto cicatriziale. Le cicatrici originano la formazione di nuove fibre di collagene per riparare la ferita. Il tessuto in eccesso, che si forma, può indebolire ed irrigidire i muscoli del paziente. Il massaggio regola e previene l’accumulo di questo tessuto in eccesso, lasciando la pelle più elastica.
- Allevia il prurito. Durante la genesi della ferita, le fibre nervose in prossimità della cicatrice registrano la differenza con le fibre che formano la cicatrice stessa e inviano segnali al midollo spinale, ciò può determinare prurito. Il massaggio stimola le strutture dei tessuti molli riducendo il prurito.
- Stimola il flusso sanguigno. Ciò porta nutrimento e ossigeno nel sito in questione. A sua volta migliora la flessibilità, riduce il rossore e il gonfiore, la pelle è meno irritata creando così un aspetto appiattito, diminuisce l’intorpidimento e ciò aiuta a ritrovare la sensazione nell’area.
- Stimola il flusso linfatico. Importante per drenare le sostanze di scarto dal sito danneggiato e trasportare cellule riparatrici.
- Allenta le cicatrici. Il massaggio scioglie le attaccature che si creano tra la cicatrice e i tessuti sottostanti.
- Innesca la meccanotrasduzione. La manipolazione della cicatrice attiva la segnalazione molecolare all’interno della stessa favorendone il rimodellamento.
- Aumento della gamma di movimento articolare. Se migliora la cicatrice migliora anche il movimento articolare adiacente alla cicatrice stessa.
Massaggio e cicatrici: influenza psicologica della cicatrice
Prima di lavorare manualmente una cicatrice bisogna considerare l’aspetto psicologico che essa può esercitare sul cliente.
L’attuale visione che la società moderna ha sull’aspetto corporeo può influire negativamente su di una persona.
Da un sondaggio si evince che:
- Il 9% delle persone che presentano una cicatrice, sospettano di essere giudicati.
- Il 22% viene frequentemente interrogato sulla propria cicatrice.
- Il 9% delle persone che hanno una cicatrice provano sentimenti di isolamento.
Jo Hemmings, psicologa comportamentale, asserisce: “Spesso è difficile per i pazienti essere imparziali riguardo alle proprie cicatrici e di conseguenza possono sentirsi in imbarazzo, vergognarsi o socialmente inibiti. Potrebbero sentire che le cicatrici ricordano loro che non sono più quello che erano, o che altre persone li giudicano o li vedono in modo diverso a causa di una cicatrice”.
Ogni cicatrice è psicologicamente diversa, conserva le emozioni avvinte all’evento nocivo e porta con sé difficoltà, perdita, dolore, ostilità. Ciò nonostante, in qualità di massaggiatori, possiamo aiutare i clienti ad avere un legame positivo con la propria cicatrice per una nuova crescita.
Ricostituire una relazione con una parte del corpo ferita, in un contesto sicuro, può essere emotivamente e psicologicamente terapeutico. Tale guarigione può potenziare, arricchire e portare a una sensazione di ‘integrità’ restaurata.
A tale proposito, sarebbe produttivo inserire della pubblicità nel proprio studio, pagina Facebook, sito o altro. Il cliente sarà più propenso a chiedere informazioni se comprende che puoi aiutarlo.
Massaggio e cicatrici: quando massaggiare una cicatrice
L’evoluzione della guarigione di una cicatrice si sviluppa in 2 fasi:
- Immatura. Si forma dopo 6-12 mesi dall’intervento. In questa fase la cicatrice può essere dolorosa, pruriginosa e/o sensibile e si presenta con un aspetto di colore rosso. E’ in fase di rimodellamento.
- Matura. Si forma dopo circa 1 anno dall’intervento. Solitamente, se non si estende oltre i limiti dell’incisione chirurgica originaria (cheloide), si presenta piatta e dello stesso colore delle pelle circostante.
Intervenire con il massaggio nella fase “immatura” reca, ovviamente, più benefici che nella fase “matura”.
E’ comunque errato pensare che nella fase “matura” il massaggio non rechi benefici.
Nella fase ”immatura” si consiglia un lavoro leggero.
Nella fase “matura” si consigli un approccio più vigoroso.
E’ fondamentale, prima di procedere con il massaggio, attendere che i punti siano stati eliminati e la pelle sia completamente guarita prima di lavorare direttamente sulle cicatrici visibili.
In aggiunta, vi è bisogno del consenso medico se il cliente:
- Non è in remissione (attenuazione o scomparsa dei sintomi di una malattia).
- Se ha avuto complicazioni dopo l’intervento o se l’area in questione non è completamente guarita.
- Se vi è bisogno di lavorare su impianti.
In caso di dubbio, è sempre consigliabile il parere del medico da parte del cliente.
Evitare il massaggio cicatriziale se il cliente è sottoposto a:
- Trattamenti di radiazioni.
- Altri tipi di trattamenti.
Nel caso invece di cicatrici ipertrofiche cheloidee il massaggio è controindicato, dato che la vascolarizzazione stimolata dalle manovre potrebbe far aumentare l’ipertrofia del tessuto.
Massaggio e cicatrici: massaggiare una cicatrice
Non ci sono elementi a sostegno della migliore frequenza o durata del massaggio cicatriziale. Il consiglio, comunque, è quello di massaggiare una cicatrice di 10 cm per almeno 15 minuti e a mani nude (senza olio).
Ovviamente il massaggio della cicatrice deve essere inglobato in un massaggio totale o, comunque parziale al fine di stimolare il sistema linfatico e sanguino anche nelle zone circostanti.
Non è obbligatorio massaggiare la cicatrice 15 minuti di seguito, puoi suddividere le manovre in 3 tempi da 5 minuti.
Esempio, se devi massaggiare una cicatrice da parto cesareo puoi agire come di seguito:
- Inizia il massaggio manipolando la cicatrice per 5 minuti.
- Massaggia le gambe.
- Manipola nuovamente la cicatrice per 5 minuti.
- Termina il massaggio nella parte superiore del corpo.
- Prima di far girare il cliente, rimanipola la cicatrice per altri 5 minuti.
Tra un tempo e l’altro, puoi tamponare la zona della cicatrice con della carta per avere più attrito su di essa.
Applicare un panno caldo, sulla zona della cicatrice, prima di procedere con la manipolazione aumenta i benefici in quanto il calore richiama sangue.
Di seguito le manipolazioni che puoi effettuare su una cicatrice:
1) Cerchi.
- Poggiare indice e medio a 2/3 dita di distanza dall’inizio della cicatrice (esempio il lato “A”).
- Attuando una pressione media (la cicatrice deve sentirsi sotto i polpastrelli) effettuare dei lenti e piccoli cerchi su tutta la cicatrice. Portarsi a 2/3 dita di distanza dalla fine della cicatrice (esempio il lato “B”) (immagine sotto). Non bisogna strofinare, ma muovere la pelle e il tessuto sotto la cicatrice.
2) Spostamento.
- Poggiare indice e medio a 2/3 dita di distanza dall’inizio della cicatrice e sotto la cicatrice (non sopra).
- Attuando una pressione media, spostare la pelle e il tessuto sottostante prima in su (esempio il lato “A”) e poi in giù (esempio il lato “B”) (immagine sotto). Effettuare lo spostamento su tutta la lunghezza della cicatrice.
3) Frizione verticale.
- Poggiare indice e medio a 2/3 dita di distanza dall’inizio della cicatrice (esempio il lato “A”).
- Attuando una pressione media (la cicatrice deve sentirsi sotto i polpastrelli) spostarsi verticalmente da un lato all’altro della cicatrice fino ad arrivare a 2/3 dita di distanza dalla fine della cicatrice (esempio il lato “b”) (immagine sotto).
4) Frizione orizzontale.
- Medesima manipolazione a quella verticale, ma orizzontale (immagine sotto).
5) Sollevamento.
- Poggiare pollice e indice ad entrambi i lati della cicatrice e sollevarla delicatamente per allontanarla dai tessuti sottostanti (immagine sotto). Effettuare il sollevamento su tutta la lunghezza della cicatrice.
6) Impastamenti.
- Effettuare dei micro impastamenti su tutta la lunghezza della cicatrice.
7) Scollamenti.
- Poggiare indice e pollice, delle mani, ad entrambi i lati della cicatrice ed effettuare degli scollamenti.
Massaggio e cicatrici: video
Di seguito 3 video per massaggiare le cicatrici. Ognuno dei video tratta una cicatrice in una particolare zona del corpo.
Le manipolazione di una cicatrice sono uguali anche se cambia la zona.
Ricordati di applicare una pressione più leggera quando la cicatrici è “immatura” e più forte quando è “matura”.
I video sono in lingua Inglese, ma la manualità è internazionale.
Primo video: rilascio e mobilizzazione della cicatrice cesareo.
Secondo video: rilascio di adesione di una cicatrice intorno al ginocchio.
Terzo video: rilascio mio fasciale del tessuto cicatriziale.
Al fine di ottenere risultati è importante, come per tante altre problematiche, che il cliente adotti l’autocura a casa.
Mostra come massaggiare la cicatrice e consiglia di farlo per 5 minuti 2/3 volte al giorno per 6 mesi ad un anno dall’intervento. Di tenere la cicatrice ben pulita e idratata.
Massaggio e cicatrici: oli essenziali per le cicatrici
Gli oli essenziali possono aiutare le cicatrici a:
- Ridurne l’aspetto.
- Diminuire il tessuto cicatriziale.
- Rigenerare le cellule della pelle danneggiata.
- Ridurre il rossore.
- Moderare l’infiammazione.
1) Olio essenziale di elicriso.
L’olio essenziale di elicriso contiene una sostanza antinfiammatoria chiamata “arzanolo”, un principio attivo antinfiammatorio e battericida.
Ha anche proprietà antiossidanti che possono aiutare a prevenire la formazione di cicatrici rigenerando nuove cellule e prevenendo l’accumulo dei radicali liberi.
Inoltre:
- Alleviare le eruzioni cutanee.
- Alleviare le infezioni.
- Aumentare la produzione di collagene.
Evitare l’olio essenziale di elicriso se la cicatrice è recente e se vi è una emorragia interna.
2) Olio essenziale di issopo.
L’olio essenziale di issopo ha proprietà:
- Antisettiche.
- Antimicotiche.
- Antibatteriche.
Aiuta a:
- Guarire le ferite.
- Prevenire le infezioni.
- Ridurre la visibilità delle cicatrici.
Non usare l’olio di issopo se il cliente soffre di epilessia o ipertensione. Non deve essere usato in dosi elevate.
3) Olio essenziale di incenso.
L’olio essenziale di incenso:
- Lenisce la pelle.
- Uniforma il tono della pelle.
- Elimina i batteri.
- Incoraggia la crescita di nuove cellule della pelle.
- Ha proprietà antinfiammatorie.
Evitare l’olio essenziale di incenso se il cliente assume anticoagulanti.
4) Olio essenziale di geranio.
L’olio essenziale di geranio è utile per:
- Alleviare l’infiammazione.
- Uniformare il tono della pelle.
- Incoraggiare la crescita di nuove cellule.
Le sue proprietà antisettiche, antimicrobiche e antibatteriche cicatrizzanti possono aiutare a rendere le cicatrici meno visibili.
Utilizzare l’olio essenziale di geranio con cautela se il cliente presenta pressione alta o malattie cardiovascolari.
5) Olio essenziale di lavanda.
L’olio essenziale di lavanda può aiutare a prevenire le cicatrici favorendo la crescita di cellule e tessuti.
Ha proprietà:
- Antibiotiche.
- Antiossidanti.
- Antisettiche .
L’olio essenziale di lavanda promuove la guarigione delle ferite aumentando il collagene e rigenerando i tessuti soprattutto nella fase iniziale del trattamento delle cicatrici.
6) Olio essenziale di limone.
L’olio essenziale di limone:
- Schiarisce le cicatrici.
- La vitamina C innesca la produzione di collagene.
- Elimina le impurità.
- E’ antibatterico.
7) Olio essenziale di melaleuca.
Ha un enorme potenziale curativo grazie ai suoi effetti:
- Antivirali.
- Antibatterici.
- Antimicotici.
- Antiossidante.
- Antisettiche.
- Antinfiammatorie .
Utilizzare l’olio dell’albero di melaleuca con cautela in caso di allergie o condizioni autoimmuni. Ha il potenziale per causare una reazione allergica.
8) Olio essenziale di sandalo.
L’olio essenziale di sandalo ha proprietà:
- Antinfiammatorie.
- Antisettiche.
- Cicatriziali.
- Emollienti.
- Rigeneranti.
9) Olio essenziale di semi di carota.
L’olio essenziale di semi di carota ha attività antibatteriche e antimicotiche utile nel trattamento delle cicatrici più vecchie.
Diluizione oli essenziali.
Per il massaggio, diluire gli oli essenziali (combinazione, al massimo, di 4 oli essenziali) a un olio vettore seguendo, indicativamente, le seguenti dosi:
- Per 30 ml di vettore servirsi di 10 – 12 gocce di olio essenziale.
- Per 50 ml di vettore servirsi di 18 – 20 gocce di olio essenziale.
- Per 100 ml di vettore servirsi di 35 – 40 gocce di olio essenziale.
- Per 200 ml di vettore servirsi di 70 – 80 gocce di olio essenziale.
- Per 300 ml di vettore servirsi di 100 – 110 gocce di olio essenziale.
Si consiglia di usare l’olio di mandorle come olio vettore. Ha numerosi benefici per la pelle e può favorire la riduzione delle cicatrici.
L’olio di mandorle contiene vitamina E, quindi aiuta a:
- Idratare.
- Lenire.
- Riparare la pelle secca o danneggiata.
- Ringiovanisce la pelle.
- Migliora la carnagione.
- Uniforma il tono della pelle.
- Ha proprietà antinfiammatorie che aiutano la pelle a guarire.
- Riduce il prurito.
L’aromaterapia può causare danni anche irreparabili. Assicurarsi di eventuali allergie del cliente.