Massaggiare leggendo i messaggi non verbali, sfruttando l’intuizione e prestando un ascolto attivo è importante per prestare attenzione alle esigenze dei tuoi clienti.
Il Ponemon Institute (organizzazione di ricerca privata che conduce ricerche indipendenti sulla privacy, la protezione dei dati e la politica di sicurezza delle informazioni) ha svolto il seguente esperimento.
A numerosi partecipanti sono stati mostrati 3 video di 5 minuti. Nel video c’erano marito e moglie che parlavano di:
- Come dipingere la camera degli ospiti.
- Come compilare la scheda di votazione.
- Alcune privacy di Facebook.
A fine video, i partecipanti hanno risposto a 15 domande relative ai contenuti dei video osservati, ad esempio “Di che colore sarà dipinta la stanza degli ospiti?”
L’82% dei partecipanti ha risposto correttamente da un terzo alla metà delle domande.
L’esperimento dimostra che spesso sentiamo, ma non ascoltiamo: l’udito è l’atto involontario di percepire il suono, mentre l’ascolto è una scelta fatta per elaborare il significato dietro ciò che viene detto.
Il problema, spiegano gli autori dell’esperimento, è che possiamo proferire circa 125 parole al minuto, mentre il cervello ne può elaborare 400 e ciò significa che il cervello può fare benissimo altre cose mentre ascolta.
Ascoltare un cliente e il suo corpo esige, oltre il senso dell’udito, quello del tatto, della vista e l’intuizione.
L’attivazione voluta dei diversi sensi, permette di restare profondamente connessi, mentre massaggiamo, con il corpo del cliente ed evita distrazioni.
Ciò viene definito “attenzione immersiva”. Difatti la macchina cinematografica cerca di coinvolgere sempre più i sensi degli spettatori sperimentando l’olfatto e il 3-D.
Allo stesso modo, un massaggiatore che si connette con un cliente nel momento e attraverso molteplici sensi, sarà più coinvolto e molto probabilmente più efficace.
Massaggio e connessione: vista, tatto e intuizione per ascoltare il corpo di un cliente
Vista.
Ascoltare con gli occhi vuol dire carpire le informazioni date dal corpo (comunicazione non verbale): struttura del cliente, espressioni, posture, gesti abituali.
Ad esempio, se entrando in cabina trovi la cliente con braccia e gambe incrociate, non ci vuole una laurea per capire che è in posizione di chiusura. Potrebbe essere imbarazzata e coprirla, in questo caso, farà la differenza nell’esecuzione del massaggio.
L’andatura del cliente potrebbe comunicare un dolore al piede, alla caviglia, al ginocchio o all’anca.
L’espressione facciale è un altro ottimo indicatore del suo stato d’essere.
Le comunicazioni non verbali sono utili anche per tracciare miglioramenti e progressi dopo uno o più massaggi.
Tatto.
Il tatto aumenta l’ossitocina del cliente, ma consente anche al massaggiatore di valutare il tessuto muscolare del cliente prima di utilizzare una determinata manipolazione o applicare una pressione.
Le nostre mani hanno migliaia di terminazioni nervose sensoriali e recettori. Siamo in grado di raccogliere informazioni sulle dimensioni, la forma, la temperatura e la consistenza della zona corporale che stiamo trattando.
Usare il tatto come ascolto, ti permette di accedere ad informazioni che sono inconsapevoli al cliente stesso.
Tramite il tatto puoi rilevare una contrattura, un ispessimento del tessuto, notare se un muscolo è morbido o rigido e altre situazioni anomale.
Quando effettui un massaggio devi intenzionalmente porre attenzione agli input che ti arrivano dalle mani.
Il campo elettromagnetico più forte, prodotto dal corpo, deriva dal cuore e l’Institute of HeartMath in California (che esplora scientificamente i meccanismi fisiologici con cui il cuore comunica con il cervello) ha svolto un’indagine per scoprire se i campi energetici cardiaci erano rilevabili sulla superficie del corpo di un’altra persona quando erano vicine e/o se si toccavano.
Diverse coppie di partecipanti, a cui erano stati applicati gli elettrodi, sono stati fatti sedere a distanza l’uno dall’altro scoprendo che le onde elettromagnetiche prodotte dal cuore non erano rilevabili sul corpo dell’altra persona. Quando, invece, si tenevano per mano le onde di ogni persona venivano osservate sulla superficie del corpo dell’altro e persino nelle onde cerebrali dell’altro.
Se si tenevano per mano indossando un guanto di lattice, il segnale era presente, ma debole.
I risultati hanno mostrato che il contatto pelle a pelle svolge un ruolo essenziale nel facilitare il trasferimento del segnale. I dati mostrano chiaramente che quando le persone si toccano si verifica un trasferimento di energia da parte del cuore.
Come massaggiatori dovremmo essere in grado di percepire queste energie.
Intuizione.
L’intuizione è un tipo di conoscenza che il nostro cervello acquisisce in modo immediato, senza che gli sia necessario svolgere un ragionamento complesso.
Per avere un’intuizione è necessario che ci sia uno stimolo esterno che riguardi i sensi oppure l’intelletto. Inoltre, il processo di intuizione può basarsi su conoscenze che sono state acquisite in precedenza oppure su “programmi” che il cervello ha fin dalla nascita.
Come massaggiatori utilizziamo vista, udito e soprattutto il tatto ed inoltre, a meno che non sei massaggiatore da poco tempo, abbiamo anni di esperienze su diverse tipologie di clienti e problemi, quindi non dovrebbe essere difficile o, comunque, non bisogna dubitare se l’intuizione ti porta a massaggiare una determinata zona e/o effettuare una manovra che prima neanche conoscevi.
Sia il senso del tatto che dell’intuizione richiedono ovviamente, al di la dell’intenzione, impegno, attenzione e concentrazione. Questi presupposti vengono meno se parli tutta la durata del massaggio.
Il massaggio va effettuato in silenzio altrimenti tu non puoi ascoltare ciò che il corpo del cliente a da dirti perché sei distratto e, a sua volta, il corpo del cliente non può comunicare nulla perché distratto anch’esso. Ovviamente sono ben accetti i feedback del cliente durante il massaggio.
Massaggio e connessione: ascolta i clienti con intenzione
Non è possibile comunicare con lo scopo di connettersi se non si ascolta attivamente un cliente con intenzione .
Bisogna ascoltare con tutto il proprio essere. I tuoi occhi, la tua espressione, il tuo corpo, devono dire al cliente: “Sono qui con te e tengo a te e a quello che dici”.
Per connetterti con i tuoi clienti ed avere esiti positivi, bisogna ascoltare con intenzione ogni volta che il cliente ci espone i suoi problemi. Bisogna dimostrare di aver ascoltato, compreso e rispettato ciò che ci è stato detto.
Riformulare a parole tue ciò che dice il cliente dimostra che stavi ascoltando.
Oltre a ciò che dice il cliente, fai attenzione a come lo dice. Prendi nota mentalmente del suo tono di voce prima del massaggio. E’ sarcastico, incerto, demoralizzato, sfiduciato o altro? E dopo il massaggio è cambiato il suo tono di voce?
Puoi utilizzare queste informazioni per supportare l’efficacia della tua sessione di massaggio. Ad esempio, potresti dire: “Il tono della tua voce è più sereno e rilassato rispetto a quando sei arrivato. Sei consapevole di questo cambiamento?” . Ciò consentirà al cliente di fare un resoconto mentale della sua esperienza prima e dopo il massaggio.
Anche le metafore che il cliente potrebbe utilizzare per descrivere la sensazione del suo problema può essere utilizzata per decidere con quali tecniche di massaggio partire. Ad esempio, se il cliente ti dice: “Sento una tensione nella scapola come se fosse una catena annodata”, allora potresti optare per una digitopressione che tenda a spingere il nodo verso l’interno. Se descrive il disagio come un grumo di argilla indurita, potresti partire con un impastamento per sciogliere questo grumo.
L’ascolto attivo e l’intuizione sono importanti anche se fai compilare una scheda di assunzione al massaggio. Il cliente potrebbe dimenticare o pensare che alcuni dettagli che influenzano il massaggio non siano importanti. Ad esempio l’assunzione di farmaci.
Comunicare con il cliente richiede di più di un semplice scambio di informazioni. Più utilizzerai attivamente i tuoi sensi e più sarai in grado di connetterti con esso ad un livello che aumenterà la tua efficacia, creerà fiducia e rispetto e contribuirà a una solida base di lavoro.