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Ricerche e consigli in merito a massaggio e cure palliative . . .

massaggio e cure palliative

Le esigenze e le finalità di un individuo in lotta con una condizione medica grave o terminale differiscono significativamente da quelle della generalità dei clienti. Per un considerevole numero di persone, l’intento predominante è rivolto verso il conseguimento di uno stato di rilassamento e benessere, piuttosto che l’aspettativa di un completo alleviamento o guarigione dai sintomi.

In precedenza, la percezione comune riguardo le cure palliative e l’hospice era prevalentemente legata al supporto nel gestire il decorso terminale della vita. Attualmente, l’ambito di queste cure si è notevolmente ampliato, abbracciando il mantenimento o il potenziamento della qualità di vita e l’attenuazione dei sintomi disturbanti.

Le cure palliative sono specificamente progettate per assistere le persone affetti da patologie croniche, limitanti o gravi, nella gestione dei sintomi e degli effetti collaterali derivanti dai trattamenti. Tale sostegno è fornito per l’intera durata della malattia e si affianca ad altre terapie mediche in corso ed a strategie di assistenza integrativa.

È fondamentale evidenziare che le cure palliative rappresentano un approccio multidisciplinare, tipico degli interventi sanitari integrativi, e coinvolgono un’équipe composta da medici, infermieri, assistenti sociali, consulenti spirituali e, ove appropriato, terapisti della riabilitazione, tra cui massaggiatori.

Massaggio e cure palliative: ricerca

L’impiego del massaggio, in merito a massaggio e cure palliative, rappresenta un approccio olistico piuttosto che una specifica metodologia di massaggio. Le sessioni sono incentrate sul comfort. L’obiettivo, spesso con sessioni di massaggio più brevi rispetto a quelle tradizionali, è quello di fornire un sostegno efficace nella gestione di sintomi quali dolore, nausea, ansia, depressione e disturbi del sonno.

A differenza del massaggio tradizionale, l’obiettivo delle cure palliative è quello di migliorare il benessere generale del cliente, senza perseguire specifici cambiamenti o risultati terapeutici quali la diminuzione della tensione muscolare o il rilascio delle aderenze. L’intento è primariamente quello di offrire sollievo, serenità e conforto al cliente.

L’attenuazione dei sintomi rappresenta un vantaggio significativo delle cure palliative, ambito nel quale la ricerca ha dimostrato che il massaggio apporta benefici concreti.

Un’indagine condotta nel 2022 ha esaminato la fattibilità e l’accettabilità dell’impiego del massaggio da parte del personale sanitario nei confronti dei pazienti in fase di cure palliative. Lo studio ha monitorato l’esperienza di pazienti e operatori sanitari relativamente all’uso del massaggio e ha raccolto le opinioni del personale sul ruolo del massaggio nel contesto delle cure palliative. I pazienti coinvolti nello studio hanno ricevuto trattamenti di massaggio da un operatore sanitario precedentemente addestrato secondo un protocollo specifico di massaggio.

Il massaggio è stato erogato dal personale sanitario entro cinque giorni dal completamento della loro formazione. Sia i pazienti che gli operatori sanitari hanno fornito valutazioni auto-dichiarate della loro soddisfazione riguardo al trattamento ricevuto.

Gli studiosi hanno osservato che le sessioni di massaggio sono state accolte con soddisfazione sia dal personale sanitario che dai pazienti, i quali hanno espresso un incremento del comfort durante i trattamenti successivi. La ricerca ha determinato che l’addestramento del personale sanitario alle diverse manovre di massaggio è realizzabile e ha evidenziato benefici significativi, quali il miglioramento dei sintomi nei pazienti e il potenziamento delle competenze e dell’autonomia degli operatori sanitari.

Puoi leggere la ricerca cliccando qui. 

Sempre in merito a massaggio e cure palliative, un altro studio randomizzato ha confrontato l’efficacia di tre differenti dosaggi di massaggio effettuati da massaggiatori qualificati su pazienti adulti ricoverati e sottoposti a consulenza palliativa.

L’obiettivo era di determinare il dosaggio ottimale per il massaggio. I dosaggi valutati comprendevano:

  • un massaggio quotidiano della durata di 10 minuti per tre giorni consecutivi;
  • un massaggio quotidiano della durata di 20 minuti per tre giorni consecutivi;
  • un singolo massaggio di 20 minuti.

Il team di ricerca cercava eventuali variazioni nella qualità complessiva della vita e nell’efficacia della gestione dei sintomi. Dai risultati emerge che ciascuno dei tre gruppi sottoposti a dosaggio ha manifestato un miglioramento significativo nella qualità della vita al momento del follow-up. Non si sono evidenziate differenze statisticamente rilevanti tra i tre gruppi in esame.

Puoi leggere la ricerca cliccando qui.

Il dosaggio del massaggio è stato studiato anche in uno studio che prevedeva sessioni differenziate per:

1) Durata:

  • 15 minuti;
  • 30 minuti;
  • 60 minuti.

2) Frequenza:

  • 2 volte a settimana;
  • 3 volte a settimana;

Per quantificare l’intensità del dolore e dell’affaticamento, nonché i disturbi del sonno, è stata impiegata una scala valutativa da 0 a 10 in maniera settimanale durante la fase di intervento, e infine, durante il follow-up.

L’analisi dei risultati ha rivelato che esiste una correlazione diretta tra l’incremento del dosaggio e l’efficacia del massaggio nel trattamento del complesso sintomatologico dolore-affaticamento-sonno. Gli studiosi hanno notato che, nonostante le sessioni di 60 minuti abbiano dimostrato una maggiore efficacia, quelle di 30 minuti sono state ritenute più gestibili in termini pratici, in quanto comportano minori costi e richiedono un impegno temporale ridotto.

Puoi leggere la ricerca cliccando qui.

 

Massaggio e cure palliative: informazioni per il massaggiatore

massaggio e cure palliative

La raccolta accurata delle informazioni è fondamentale, specialmente nel contesto delle terapie palliative, dove i clienti ricercano il massaggio come forma di sollievo. È essenziale che i professionisti del massaggio possiedano una conoscenza approfondita della storia clinica e delle condizioni di salute attuali del cliente per personalizzare la sessione di massaggio, garantendo il massimo comfort.

È utile anche comprendere l’approccio del cliente alla propria situazione di salute; tuttavia, è imperativo che i massaggiatori mantengano una chiara definizione dei propri limiti etici.

L’aspetto emotivo con cui i clienti percepiscono e sono influenzati dalla loro condizione assume un’importanza significativa. L’intento non è quello di intervenire in maniera terapeutica per correggere la situazione, ma piuttosto di attenuare temporaneamente la risposta allo stress durante la sessione di massaggio. Ciò consente ai processi fisiologici naturali dell’organismo di beneficiare di un intervallo di riposo.

La durata delle sessioni di massaggio può variare considerevolmente, estendendosi da un minimo di 15 minuti a un massimo di 60 minuti, in funzione delle esigenze specifiche del cliente.

Generalmente, si tende a favorire sessioni di durata ridotta, comprese tra i 20 e i 30 minuti. Le decisioni relative alle manovre di massaggio impiegate e alla disposizione del cliente devono essere determinate tenendo conto sia delle preferenze espresse dal cliente stesso sia del giudizio professionale del massaggiatore.

In taluni casi, il cliente potrebbe trovarsi nell’impossibilità di adagiarsi sul lettino per il massaggio a causa di condizioni quali malattie, dolori muscolari o disabilità. La flessibilità in tali circostanze è di cruciale importanza. L’uso di supporti e cuscini adeguati è essenziale per garantire al cliente una posizione confortevole durante il trattamento.

I massaggiatori, che operano nel campo delle cure palliative, devono dimostrare una notevole capacità di adattamento e la volontà di incontrare il cliente nel suo ambiente, sia esso il domicilio personale o una struttura sanitaria, come un ospedale o un centro di riabilitazione. È fondamentale che il massaggiatore sia preparato a fornire il trattamento in vari contesti, inclusi quelli di assistenza abitativa.

Durante una sessione standard, si possono prevedere diverse tecniche di rilassamento guidato, volte a favorire il benessere mentale e fisico del cliente. Si può ricorrere a un contatto delicato, utilizzando metodi quali la riflessologia o la digitopressione, focalizzandosi su aree specifiche quali mani o piedi. Inoltre, si potrà effettuare uno sfioramento leggero finalizzato al comfort del cliente e/o praticare il drenaggio linfatico manuale.

Il massaggiatore deve considerare anche che non sarà fisicamente comodo come nel proprio studio ed è quindi essenziale fare attenzione alla propria postura durante l’esecuzione del massaggio.

Infine, si tratta di un’esperienza che può risultare emotivamente impegnativa. L’approccio massaggio e cure palliative può essere estremamente gratificante e richiede un impegno notevole, ma non è adatta a coloro che non sono preparati a confrontarsi con sfide di natura emotiva o fisica. È indispensabile un impegno costante nell’apprendimento e un sincero desiderio di assistere coloro che si trovano ad affrontare sofferenze e circostanze avverse.

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