Il massaggio, facente parte di un programma, facilita il recupero dalle dipendenze e può offrire vantaggi economici e sfide uniche.
Daniel Gatlin, direttore del Renaissance Malibu Holistic Treatment Center (centro di trattamento per abuso di sostanze) in California, sostiene che i modelli di intervento per le dipendenze utilizzeranno sempre più un percorso decisamente olistico.
Solitamente, un programma contro le dipendenze e strutturato con:
1) Strumenti terapeutici:
– Gruppi di psicoterapia e gruppi tematici.
– Colloqui psicoterapeutici individuali.
– Seguimento farmacologico e psichiatrico (in caso di bisogno).
2) Strumenti educativi:
– Gruppi di gestione.
– Tempo libero strutturato.
– Lavoro ed ergoterapia.
– Counseling educativo.
Indubbiamente gli strumenti sopra elencati sono importantissimi ed inevitabili per il recupero dalle dipendenze che, tuttavia, influenzano diversi aspetti di una persona, quali:
- Spirito.
- Mente.
- Corpo.
La maggioranza delle persone che affrontano una dipendenza sono scollegate dal proprio corpo e sono in un stato di tossicità, rilevante a seconda del grado di alterazione. Di conseguenza è necessario un programma che aiuti a ripristinare l’individuo nella sua totalità (spirito, mente, corpo).
Daniel Gatlin sostiene che chi affronta una dipendenza deve riconnettersi prima con se stesso per poi raggiungere gli altri. “Vivono una sorta di esistenza ritualizzata senza attività fisica” ha proseguito Daniel.
Il massaggio diventa uno strumento di recupero per:
- Disintossicare il corpo.
- Aumentare il livello di energia.
- Riprovare la sensazione dell’essere toccato.
- Aumentare la consapevolezza del proprio corpo.
Gli specialisti al riguardo affermano: “una volta che il massaggio libera uno spazio interno, il cliente (paziente) può iniziare ad accettare ed elaborare nuove informazioni.
Massaggio e dipendenze: cosa è la dipendenza (in breve)?
La dipendenza è un processo che trasforma un comportamento che procura piacere, spesso per attenuare un malessere interiore, in una perdita di controllo di tale comportamento, malgrado le conseguenze negative.
Le dipendenze nascono dal costante utilizzo di:
- Sostanze psicoattive legali (alcol, tabacco, medicinali).
- Sostanze psicoattive illegale (eroina, cocaina, marjuana, ecc.).
- Attività che fuoriescono dal controllo (gioco d’azzardo, anoressia, bulimia, sessualità promiscua, eccessiva pulizia, ecc.).
La dipendenza si instaura lentamente ed uscirne può richiede continui tentavi e fallimenti.
Massaggio e dipendenze: classifica in Italia.
- Fumo 10.300.000 (fonte: Istat).
- Alcool 8.265.000 (Fonte: Istat).
- Social network 6.300.000 (fonte: sos il telefono azzurro onlus).
- Droga 4.000.000 (fonte: la stampa).
- Smartphone 3.400.000 (fonte: sos il telefono azzurro onlus).
- Shopping compulsivo 2.750.000 (fonte: il giornale).
- Sesso 1.500.000 (fonte: la repubblica).
- Gioco 900.000 (fonte: ministero della sanità / sole24ore).
Negli ultimi anni si è osservato un graduale aumento dell’ utilizzo di sostanze psicotrope particolarmente tra i giovani e i giovanissimi:
- L’11% dei studenti tra i 14 ed i 17 anni è un tabagista.
- Il 34,2% ha fatto uso, almeno una volta, di una sostanza psicoattiva illegale.
Di solito il primo consumo avviene con molta superficialità, ma è facile sviluppare una dipendenza.
Alcool, sigarette, droghe, gioco, cibo, sesso, sport, internet sono aspetti diversi di uno stesso problema: la dipendenze patologica.
Massaggio e dipendenze: ricerca
Tiffany Field, fondatore e direttore del Touch Research Insitute della University of Miami School of Medicine, conduce studi su gli effetti correlati tra massaggio e dipendenze dal 1992.
Da diverse indagini è emerso che:
- Il 27 % dei soggetti ha smesso di fumare dopo aver appreso una tecnica di auto-massaggio che praticavano ogni volta che si verificava un desiderio.
- Si è verificata una riduzione dei sintomi della dipendenza da cocaina nei neonati prematuri che sono stati massaggiati.
- Le donne con diagnosi di bulimia e anoressia hanno manifestato meno sintomi dopo il massaggio.
Tiffany Field ha spiegato che il massaggio stimola il vago, uno dei 12 nervi cranici, che rallenta la frequenza cardiaca, facilita l’assorbimento del cibo, riduce il cortisolo (stress), migliora il sonno oltre ad altri benefici.
“Le persone depresse hanno poca attività vagale”, ha proseguito. “Le dipendenze sono altamente correlate alla depressione e a livelli più bassi di dopamina e serotonina ed il massaggio aumento il livello di questi ormoni”.
Il Butler Center for Research di Hazelden, nel Minnesota, conduce test su metodi efficaci nel trattamento di dipendenza da alcool e droghe e, studi recenti, hanno dimostrato che il massaggio, inserito in un programma di trattamento standard, riduce l’ansia e promuove il cambiamento comportamentale.
Anche il Wellness Sport (centro di riabilitazione Florida House Experience) include il massaggio in un programma di trattamento per la tossicodipendenza, insieme ad ulteriori terapie di medicina alternativa, tra cui yoga, consulenza nutrizionale, agopuntura e meditazione.
All’ospedale Marmottan (Parigi), attivo nel contrastare problemi legati alla dipendenza, hanno osservato che il massaggio genera, in questo caso, diversi benefici:
- Effetto fisico. L’astinenza causa, soprattutto nei casi di eroinomania, forti dolori muscolari. Il massaggio diminuisce tali dolori e permette il drenaggio dei metaboliti residui della droga ristagnante nei tessuti.
- Effetto ansiolitico. Il massaggio provoca un profondo rilassamento psicofisico, alleviando l’angoscia che fuoriesce quando si tronca una dipendenza.
- Effetto ipnotico. Il massaggio riduce notevolmente l’insonnia.
- Effetto derivativo. Durante il periodo di astinenza, ciò da cui si dipende assume un carattere ossessionante, difficile da dimenticare. Il massaggio aiuta a svincolarsi da questo pensiero fisso.
- Effetto critico. La sindrome di astinenza è in sé una fase critica. Vi sono dei momenti particolarmente critici durante i quali il soggetto in questione è tentato di abbandonare il percorso molto impegnativo per lui. Il massaggio interviene come un’alternativa ai tranquillanti e può avere impatto sufficientemente forte da permettere loro di continuare il lavoro di disintossicazione.
- Effetto catartico. Molte persone, che vivono una dipendenza, hanno un vissuto emozionale intenso da non riuscire ad esprimerlo. L’accoglienza calorosa, la posizione sdraiata, il contatto corporeo sono elementi che facilitano un certo ” mollare la presa ” e favoriscono l’espressione delle emozioni presenti. Non è il massaggio che provoca l’emozione. Esso permette, invece, alle emozioni di esprimersi, rinforzando in questo modo la sensazione di rilassamento successivo.
- Effetto realizzante. Le dipendenze creano un rapporto di distacco più o meno totale con la realtà. È importante che questa ripresa di contatto sia il più gradevole possibile. Il massaggio aiuta a ridiscendere nel corpo e nella realtà. Questa ripresa di contatto con una realtà calda ed accogliente facilita una riconciliazione con il mondo esterno.
- Effetto narcisistico. Il corpo di un tossicodipendente o anoressico è generalmente molto deperito. Questo stato di deperimento non è senza effetto sull’immagine che si ha di se stesso. È spesso un corpo che si vergogna, un corpo che fa fatica a far vedere. Il fatto che questo corpo sia visto nudo, accettato e toccato con attenzione e calore, facilita una riconciliazione narcisistica.
- Effetto rivalutativo. Molto vicino al precedente, si riferisce al fatto che la persona si sente degna di essere accettata. È spesso una vera rivalutazione del rapporto con gli altri.
- Effetto euforizzante. Il massaggio costituisce per molti di loro un’esperienza nuova. Essa rappresenta una scoperta o una riscoperta di un corpo, fonte di piacere. Si tratta di un’esperienza positiva, di cui gli effetti euforizzanti e dinamizzanti sulla psiche sono incontestabili.
- Effetto erotizzante. Chi fa uso di eroina ha spesso un calo del desiderio sessuale. Il massaggio permette il passaggio da un’esperienza corporea “a circolo chiuso”, ad un’esperienza relazionale.
Massaggio e dipendenze: raggiungere le strutture per il recupero delle dipendenze.
Se sei interessato a lavorare presso strutture di recupero da dipendenza, puoi cercare in internet quelle della tua città. Fissare un appuntamento con un responsabile e proporti.
Ti consiglio di preparare un prospetto cartaceo da lasciare in visione, che riporti :
- Chi sei?
- Le tue competenze.
- Una breve spiegazione di cosa siano le dipendenze e le sue conseguenze.
- I benefici che il massaggio ha proprio su queste conseguenze.
- I benefici che ne riceverà la struttura. Quando una persona cara risponde positivamente alla terapia di massaggio, i membri della famiglia si sentono meglio e il valore percepito della struttura aumenta. Anche i membri dello staff ne traggono beneficio in quanto avranno pazienti più rilassati.
- Le tue attitudini a lavorare con persone che attraversano un momento difficile.
- Una nota personale e riassuntiva.
- I contatti.
Per il prospetto puoi prendere spunto da questo post.
Puoi anche utilizzare la sedia da massaggio.
Dopo l’incontro, non aver paura di ricontattare il responsabile con cui hai parlato. Chiamalo dopo 1/2 settimane per verificare se ha bisogno di ulteriori informazioni che potrebbero essere utili al processo decisionale. Puoi anche considerare l’ipotesi di inviare una nota di ringraziamento dopo la riunione. Mostrare apprezzamento per qualcuno che si prende del tempo dai suoi impegni per incontrarti può fare davvero impressione.
Massaggio e dipendenze: lavorare con persone che affrontano una dipendenza
I massaggiatori interessati a lavorare in una struttura per il recupero delle dipendenze hanno bisogno di buone capacità comunicative e di lavorare come parte di un team con altri fornitori di assistenza sanitaria.
Mentre le note della sessione di un massaggio sono importanti, indipendentemente da dove lo pratichi, quelle create in un ambiente medico hanno significato non solo per il massaggiatore, ma per il resto del team di assistenza, che può includere medici, consulenti per la salute mentale, infermieri e altri membri del personale responsabile del benessere dei residenti.
Inoltre:
- Sii delicato. Bisogna essere consapevoli che spesso la dipendenza è radicata in un trauma.
- Mantieni i confini professionali.
- Fai attenzione quando lavori con gli adolescenti.
- Non prenderlo sul personale. Il viaggio del tossicodipendente è suo. Non puoi forzare qualcuno a rimanere sul sentiero. Se ricadono e fai notare che te la sei presa, stai violando i loro confini.
- Se credi che un cliente non rientra nella tua capacità, riferiscilo a chi è di competenza.
Questo post è unicamente a titolo informativo generale e non costituisce consulenza medica, diagnosi o trattamento professionale.