Vi sono diversi rischi nel massaggiare un cliente emofiliaco, leggi quali sono le raccomandazioni.
L’emofilia è una malattia dovuta ad un deficit dei fattori della coagulazione.
La coagulazione è il processo che impedisce l’emorragia e si attiva, in caso di fuoriuscita del sangue dai vasi sanguigni, per permettere al sangue stesso di formare un ‘tappo‘ che è composto da piastrine, cellule del sangue e fibrina.
La coagulazione implica la messa in funzione di numerose proteine e in base all’assenza o un difetto di un fattore di coagulazione, si distinguono tre tipi di emofilia:
- Emofilia A. Il fattore della coagulazione carente o difettoso è il fattore VIII.
- Emofilia B. Il fattore della coagulazione carente o difettoso è il fattore IX.
- Emofilia C. Il fattore della coagulazione carente o difettoso è il fattore XI.
In Italia l’emofilia colpisce circa cinquemila persone (4.879), di cui quattromila di tipo A e quasi mille (859) di tipo B.
Le conseguenze dell’emofilia sono:
- Fuoriuscita esterna prolungata di sangue a seguito di un leggero taglio.
- Fuoriuscita di sangue all’interno a seguito di una leggera botta.
- Ematomi estesi e profondi.
- Emorragie, dolore e gonfiore a carico della grandi articolazioni (ginocchio, anca, caviglia ecc.).
- Emorragia cerebrale.
- Emorragie ed ematomi “spontanei”.
- Presenza di sangue nelle urine e nelle feci.
- Perdita di sangue dal naso.
- Irritabilità (nei bambini di età infantile).
- Stanchezza.
Più è insufficiente il fattore della coagulazione implicato nell’emofilia (a prescindere dal tipo), più le manifestazioni sopraindicate saranno gravi.
In base alla gravità si distinguono:
- Emofilia lieve. Emorragia prolungata in caso di gravi traumi o lesioni.
- Emofilia moderata. Emorragie prolungate anche per traumi mediocri.
- Emofilia grave. Emorragie spontanee.
Le articolazioni più comunemente colpite sono:
- Ginocchio.
- Caviglia.
- Spalla.
- Anca.
Se l’emorragia articolare non viene tempestivamente curata, può essere causa di danni permanenti.
L’emofilia, congenita ed ereditaria, colpisce in prevalenza i maschi, mentre le femmine sono portatrici sane.
Una donna può ereditare l’emofilia se il padre è emofiliaco e la madre portatrice sana.
L’emofilia viene trattata con la somministrazione del fattore mancante che può essere estratto dal sangue dei donatori o prodotto, da alcuni anni, in laboratori di ingegneria genetica.
I farmaci anticoagulanti, come l’aspirina, devono essere evitati.
Tramite la cura, una persona emofiliaca può condurre una vita fondamentalmente normale.
Le persone affette da forma grave necessitano di una terapia continua, mentre nelle forme lievi la terapia sostitutiva si effettua solo in seguito a traumi o in previsione di interventi chirurgici.
Massaggio e emofilia: benefici e controindicazioni del massaggio per clienti emofilici
Per il massaggio, il cliente emofilico dovrebbe avere il consenso dal proprio medico che potrebbe consigliargli una dose profilattica, secondo le specifiche del proprio piano terapeutico, prima del massaggio stesso.
Inoltre, al di là del massaggio, indirizzare il cliente ad un fisioterapista.
La fisioterapia e la riabilitazione per i clienti emofilici sono importanti per:
- Tornare al normale stato di movimento articolare.
- Ritrovare la forza muscolare.
- Ottenere livelli funzionali ottimali.
- Migliorare la qualità di vita dei clienti.
I benefici del massaggio, per gli emofilici, sono:
- Riduzione dello stress. Le emorragie nell’emofiliaco possono essere esacerbate anche dello stress che la stessa condizione reca. E’ ampiamente e scientificamente dimostrato che il massaggio riduce lo stress. Inoltre, nuove ricerche avvalorano la forza del rilassamento come primo input per la guarigione.
- Riduzione di gonfiore, dolore e accelerazione di guarigione. Un’emorragia articolare causa un accumulo di linfa intorno all’articolazione lesa. Un leggero linfodrenaggio aiuta il riassorbimento del plasma negli spazi interstiziali diminuendo il gonfiore, il dolore e velocizzando la guarigione.
- Migliorare la mobilità e ridurre la tensione muscolare. Il continuo sanguinamento in un’articolazione, l’infiammazione e il dolore cronico possono sviluppare, negli emofilici, l’artropatia emofilica. Ciò può causare progressiva deformità articolare, riduzione e rigidità articolare, alterazione nella postura e nell’equilibrio. Leggere manipolazioni di semi- stretching possono migliorare il range di movimento del cliente e allentare le tensioni nei muscoli.
Controindicazioni:
- Evitare massaggi profondi.
- Evitare percussioni.
- Evitare pressioni sulle articolazioni.
- Evitare eccessivi allungamenti degli arti.
- Massaggiare i muscoli sub-occipitali in sicurezza.
- Evitare applicazioni di calore.
- Evitare il massaggio su zone che presentano ematomi.
Considerare l’influenza che il massaggio avrà sul cliente emofiliaco durante l’assunzione di farmaci.
Utili domande da porre a qualsiasi cliente che assume farmaci, possono essere:
- Come influisce il farmaco sul loro corpo?
- Quali sono gli effetti collaterali?
- Qual è l’emivita (il tempo necessario affinché diminuisca la quantità di un farmaco nell’organismo) del farmaco assunto?
- Il massaggio deve essere interrotto a causa di una particolare reazione avversa?
In caso di bisogno, potrebbe essere utile avere dei contatti telefonici di emergenza del cliente.