Massaggio e mancanza di respiro da Covid-19 (vademecum da scaricare)

Tempo di lettura: 6 minuti

Un’ottima respirazione è vitale per i processi metabolici, tenere alto il livello di energia, la prontezza e l’umore. Nel post manovre di massaggio per facilitare la respirazione ad eventuali clienti che hanno contratto il coronavirus (e non solo) ed hanno ancora problemi con la respirazione.

massaggio e mancanza di respiro

Da inizio pandemia ad oggi non si sa quante persone, che hanno avuto il coronavirus, si siano sottoposte ad un massaggio, quali sono le motivazioni per aver pensato di farlo e quali i benefici ottenuti.

Potrebbe certamente capitare che si presentino al tuo studio clienti post-covid agitati, affaticati e con poco fiato.

Secondo uno studio del policlinico Sant’Orsola di Bologna, il 60% dei pazienti post-covid continuano ad avere sintomi anche due mesi dopo le dimissioni dall’ospedale, e la percentuale si riduce al 40% solo dopo 6 mesi.

I sintomi più frequenti sono:

  • Fatica a respirare.
  • Debolezza.
  • Tosse.
  • Dolore toracico.
  • Tachicardia.
  • Disturbi dell’equilibrio.
  • Nausea.
  • Febbricola.

Il classico massaggio è sicuramente d’aiuto contro stress, ansia e solitudine post coronavirus, ma tramite alcune tecniche puoi migliorare anche la respirazione di questi clienti.

Inoltre, se lavori con persone post-covid, puoi considerare l’eventualità  di compilare un case report (dettagliata narrazione di sintomi, segni, diagnosi, trattamento e follow up di uno o più clienti) su Massage Therapy Foundation per fornire informazioni preziose che verranno messe a disposizione dei massaggiatori.

Il massaggio non può sostituire cure mediche o trattamenti medici.

Massaggio e mancanza di respiro: prendere in considerazione le costole

L’uomo effettua circa 23.000 respiri ogni giorno. Di media, respira 14-18 volte ogni minuto: prendendo 16 come valore medio, si arriva a 960 respiri ogni ora e anche un minimo cambiamento, nell’efficienza respiratoria, avrà effetti psicofisici di vasta portata.

Per fortuna, questi cambiamenti agiscono sia a livello negativo che positivo e, quindi, piccoli progressi possono migliorare la respirazione e il benessere psicofisico. Inoltre, i benefici del massaggio sono cumulativi.

Metti la mano destra sulle costole sinistre e fai un bel respiro, noterai che le costole salgono e la gabbia toracica si apre.

Ora rifai la stessa azione, ma prova a non muovere le costole, sentirai che è molto più difficoltoso respirare.

Non potendo lavorare sul diaframma, si lavora sulle costole per ridurre eventuali restrizioni e permettere una maggiore apertura della gabbia toracica che è posta esattamente tra collo e diaframma.

Un movimento limitato delle costole può derivare da posizioni posturali sbagliate, stress, inattività, dolore, malattia, infortunio e anche dalla conseguenza di infezione da coronavirus.

Al di là dell’origine del movimento limitato delle costole, è possibile, con un lavoro mirato, migliorare il movimento perso.

Massaggio e mancanza di respiro: di seguito manovre per facilitare la respirazione

massaggio e mancanza di respiro

Prima manovra: rilassare il muscolo sacro spinale.

Il muscolo sacro spinale è composto da 3 muscoli (vedi immagine sotto):

  • Muscolo ileo costale, posto lateralmente.
  • Muscolo lunghissimo del dorso, posto in posizione intermedia.
  • Muscolo spinale, posto medialmente.

In particolare, il muscolo ileo costale e il muscolo lunghissimo collegano le costole ad altre strutture e limitano la mobilità del respiro quando sono tese.

Per distendere il muscolo ileo costale e il muscolo lunghissimo agire come di seguito (cliente in posizione prona):

  • Portarsi alla testa del lettino.
  • Poggiare una mano sulla scapola del cliente, Ad esempio la mano sinistra sulla scapola destra del cliente; ciò ti darà più stabilità.
  • Stendere i muscoli sopra citati applicando una pressione caudale (verso il basso) con l’avambraccio (vedi immagine sotto).

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  • Utilizza pochisimissimo olio o niente per una maggiore trazione.
  • Comincia con una pressione medio leggera per aumentarla successivamente.
  • Lavora entrambi i lati più volte.

Non esercitare pressione sulle costole fluttuanti.

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Seconda manovra: scollamenti (cliente in posizione prona).

  • Posizionarsi di lato al cliente all’altezza del coccige.
  • Effettuare un micro e lento scollamento ad entrambi i paravertebrali.
  • Effettuare un lento scollamento lungo tutta la colonna vertebrale.
  • Effettuare dei micro e lenti scollamenti su entrambi lati della schiena. Partire dal coccige a salire e dall’interno verso l’esterno (vedi immagine sotto). Posizionarsi sul lato sinistro per lavorare la parte destra della schiena e sul lato destro per lavorare la parte sinistra della schiena.

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Terza manovra: tapotement,  scuotimenti, vibrazioni (cliente in posizione prona).

Secondo Anne Williams (direttrice del programma educativo presso Associated Bodywork & Massage Professionals), tali manovre, applicate alla schiena, sciolgono il muco nei polmoni e depurano le vie aeree.

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Quarta manovra: rilassare le articolazioni costovertebrali.

L’area intorno alle articolazioni costovertebrali, dove le costole si articolano con la colonna vertebrale, è piena di legamenti e piccoli muscoli che, se tesi, possono legare insieme le costole e le vertebre in una massa dura.

Le articolazioni costovertebrali sono disposte obliquamente, con la costola anterolaterale ai processi trasversi della vertebra (vedi immagine sotto).

Per lavorare sulle articolazioni costovertebrali agire come di seguito:

  • Far piegare il cliente in posizione fetale stretta, con i fianchi e la colonna vertebrale in flessione, le ginocchia al petto e il mento piegato.
  • Sedersi o abbassarsi dietro la schiena del cliente.
  • Effettuare una lenta e graduale pressione sull’attaccatura delle costole alla colonna vertebrale. Utilizzare la sezione piatta dell’ulna appena distale al gomito (vedi immagine sotto).

massaggio e mancanza di respiro

  • Mantenere la pressione per un po’ di secondi  per permettere ai legamenti intorno alle articolazioni, di rilassarsi.
  • Ripetere la manovra più volte.
  • Far girare il cliente sul lato opposto e ripetere la manovra.

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Quinta manovra: controllare lo spazio laterale intercostale.

  • Far sdraiare il cliente  con la colonna vertebrale diritta.
  • Posizionarsi alle spalle del cliente.
  • Con le mani formare un anello nel primo spazio intercostale (vedi immagini sotto).

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  • Chiedere al cliente di inspirare (immettere aria nell’apparato respiratorio). Se le costole sono libere, sentirai che ogni spazio intercostale si espande.
  • Continuare su tutte le aree intercostali.

Se riscontri spazi intercostali ristretti, utilizza il polpastrello dell’indice per applicare una leggera pressione caudale sul bordo superiore della costola, al di sotto dello spazio intercostale ristretto.

Ad esempio, se lo spazio intercostale tra le costole quattro e cinque è ristretto, applicherai una pressione al bordo superiore della costola cinque, incoraggiando così lo spazio ristretto ad aprirsi.

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Sesta manovra: distendere i bordoni costali sul diaframma.

Il diaframma è il muscolo costale più grande e si aggancia a:

  • Sette delle dodici paia di costole.
  • Tre delle cinque vertebre lombari.
  • Allo sterno.

Per lavorare bordoni costali sul diaframma agire come di seguito:

  • Far sdraiare il cliente  in posizione supina.
  • Sedersi di fianco al cliente all’altezza del fianco e al lato opposto alle costole da lavorare.
  • Poggiare i pollici al centro della costola ed esercitare una leggera pressione, spostando i pollici in direzioni opposte, sul bordo osseo (vedi immagini sotto).

Settima manovra: massaggiare addome e muscoli del collo.

Massaggiare addome e muscoli del collo è importante per rilassare tali muscoli sottoposti ad un uso eccessivo da chi ha difficoltà respiratorie.

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Massaggio e mancanza di respiro: vademecum da scaricare

Massaggio e mancanza di respiro: divieti

Queste tecniche di massaggio e mancanza di respiro, sono vietate se il cliente presenta i seguenti problemi:

  • Costole contuse, incrinate o fratturate.
  • Costocondrite (infiammazione a carico delle cartilagini costali).
  • Pleurite (rivestimenti infiammati della cavità polmonare).
  • Osteoporosi.
  • Altre patologie.

La respirazione è fondamentale e le cause che possono portare ad una difficoltà respiratoria possono essere, al di là di aver contratto il covid,:

  • Infiammazioni.
  • Infezioni.
  • Farmaci.
  • Droghe.
  • Ipossia.
  • Ipercapnia.
  • Traumi.
  • Ecc.

Valutando e distendendo le articolazioni e i tessuti delle costole, puoi aumentare il benessere generale del tuo cliente.

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