Come massaggiatore, sai spiegare al tuo cliente cos’è la rigidità muscolare e come il massaggio la riduce? Read the post . . .
Per rigidità muscolare si intende una sensazione di tensione muscolare, che spesso provoca dolore e rende difficile il movimento.
La rigidità della muscolatura può verificarsi dopo un uso eccessivo di un particolare muscolo o può indicare una condizione di base.
Esistono tre tipi di muscoli:
- scheletrico;
- cardiaco;
- liscio.
La rigidità muscolare colpisce principalmente il muscolo scheletrico, che è un tipo di muscolo controllato volontariamente che consente agli esseri umani di muoversi e svolgere attività quotidiane.
In generale, queste azioni sono possibili dopo che un, segnale proveniente dal sistema nervoso, stimola la contrazione del muscolo scheletrico, determinando il movimento. Se qualche problema interferisce con la comunicazione tra il sistema nervoso e le cellule muscolari, i muscoli possono rimanere contratti e provocare rigidità.
Quali sono le possibili cause che irrigidiscono i muscoli?
La rigidità muscolare si manifesta più comunemente dopo un uso eccessivo dei muscoli scheletrici dopo aver intrapreso nuovi esercizi. Queste azioni possono causare danni temporanei alle cellule muscolari, portando a rigidità. La rigidità dei muscoli dovuta all’uso eccessivo degli stessi, si verifica più frequentemente tra le persone che non fanno esercizio fisico spesso.
Gli squilibri elettrolitici possono anche causare rigidità muscolare, soprattutto dopo l’esercizio. Gli elettroliti (ad esempio, sodio, potassio) sono minerali importanti nel corpo che svolgono un ruolo nella conduzione degli impulsi nervosi e nella contrazione dei muscoli. Quando una persona fa attività fisica, gli elettroliti vengono persi con l’acqua (ad esempio, con il sudore), rendendo più difficile per il sistema nervoso facilitare il movimento muscolare.
La rigidità dei muscoli può anche svilupparsi a causa di una miopatia sottostante o di una malattia dei muscoli, che può derivare da cause metaboliche, infiammatorie, endocrine, infettive o correlate ai farmaci. I disturbi metabolici, come la malattia mitocondriale e la malattia di McArdle, interrompono l’equilibrio di nutrienti ed energia nel corpo. Le condizioni infiammatorie, come la polimialgia reumatica, sono caratterizzate da un aumento dell’infiammazione nel corpo a causa di una reazione eccessiva da parte del sistema immunitario del corpo. I disturbi endocrini, come l’ipotiroidismo e l’acromegalia, sono causati da squilibri ormonali nel corpo. Le interruzioni dei processi metabolici, del sistema immunitario e dei livelli ormonali possono tutti produrre rigidità muscolare.
Anche le infezioni, come l’influenza, il COVID-19 e la meningite, sono spesso associate alla rigidità muscolare.
Infine, la rigidità muscolare può verificarsi come effetto collaterale di alcuni farmaci, come le statine, prescritte per trattare il colesterolo alto, o gli anestetici, comunemente somministrati durante un intervento chirurgico.
Poiché il movimento muscolare dipende dalla comunicazione tra il sistema nervoso ed i muscoli, la rigidità può derivare anche da problemi ai nervi (ovvero disturbi neuromuscolari) o da problemi che interessano solo i nervi (ovvero disturbi neurologici). La sindrome della persona rigida, una rara causa di rigidità muscolare, è un tipo di disturbo neuromuscolare in cui i motoneuroni (si trovano all’interno del sistema nervoso centrale ed hanno il compito di trasferire il segnale all’esterno di esso per controllare i muscoli e il loro movimento) possono causare spasmi muscolari involontari.
Altri disturbi, come il morbo di Parkinson, la miastenia grave e la sindrome di Lambert Eaton, sono caratterizzati da un progressivo peggioramento della rigidità muscolare. Gli individui con una storia di ictus possono anche sperimentare rigidità muscolare.
Segni e i sintomi della rigidità muscolare
La rigidità muscolare è generalmente caratterizzata da indolenzimento e difficoltà di movimento, talvolta accompagnati da crampi, dolore o debolezza.
Molto spesso, la rigidità muscolare si manifesta al mattino e dura meno di 30 minuti dopo il risveglio o per un paio di giorni dopo aver intrapreso un esercizio nuovo o più impegnativo.
Altri segni e sintomi che accompagnano la rigidità muscolare dipendono in genere dalle cause specifiche e dalla posizione della rigidità.
La rigidità della muscolatura può interferire con la deambulazione, causando un’andatura più lenta, più difficile e spesso dolorosa.
Se gli spasmi muscolari accompagnano la rigidità, gli spasmi possono essere innescati da emozioni intense, rumori forti o movimenti improvvisi.
Nei casi di disturbo neuromuscolare, la rigidità muscolare può anche essere accompagnata da curvatura della parte inferiore della colonna vertebrale (cioè iperlordosi lombare) e problemi del sistema nervoso, come difficoltà di equilibrio, intorpidimento o formicolio, palpebre cadenti, difficoltà di deglutizione o difficoltà di respirazione.
Diagnosticata della rigidità muscolare
Poiché una varietà di fattori può indurre e peggiorare la rigidità muscolare, la diagnosi si concentra sulla determinazione della causa sottostante.
Una valutazione clinica inizia con una revisione della storia dell’individuo relativa a rigidità muscolare, segni e sintomi, storia medica passata e un esame fisico. Durante l’esame fisico, un medico può chiedere all’individuo di eseguire determinati movimenti per determinare se la rigidità muscolare ha compromesso la gamma di movimento.
A seconda della sospetta causa di rigidità, possono essere eseguiti ulteriori test diagnostici.
Se la causa sospetta della rigidità muscolare è correlata a condizioni infiammatorie, metaboliche o endocrine, possono essere eseguiti vari esami del sangue per determinare il disturbo primario.
Quando sono indicati disturbi neuromuscolari o neurologici, un’ulteriore valutazione spesso include studi di conduzione nervosa per testare la funzione nervosa e l’elettromiografia con ago per testare la reattività muscolare.
Gli esami del sangue possono essere utilizzati anche per individuare marcatori di determinate condizioni, come gli anticorpi della decarbossilasi dell’acido glutammico (GAD) per la sindrome della persona rigida.
La diagnosi di altre condizioni può richiedere studi di imaging, come la risonanza magnetica (MRI).
Occasionalmente, può essere condotta una biopsia muscolare o una valutazione del liquido cerebrospinale, che comporta una rachicentesi (puntura praticata fra due vertebre lombari), per fare una diagnosi di alcune infezioni o disturbi neurologici.
Come viene trattata la rigidità muscolare?
I trattamenti per la rigidità muscolare dipendono dalla causa.
La rigidità muscolare dovuta all’uso eccessivo dei muscoli scheletrici finirà per dissiparsi nel tempo e i trattamenti conservativi a domicilio possono essere d’aiuto.
Gli individui possono provare sollievo dalla rigidità dopo aver fatto riposare i muscoli, alternando l’applicazione di impacchi di ghiaccio e cuscinetti riscaldanti, facendo stretching o sottoponendosi a massaggi.
Tuttavia, il trattamento per la rigidità muscolare dovuta a una condizione di base può comportare la terapia fisica o i farmaci. Un fisioterapista può lavorare con l’individuo per migliorare la forza e la mobilità attraverso una serie di esercizi.
Gli antidolorifici, come i farmaci antinfiammatori non steroidei, possono essere suggeriti per gestire il dolore associato alla rigidità muscolare.
Ad alcuni individui che soffrono di malattie neuromuscolari, come la sindrome della persona rigida, possono essere prescritti anticonvulsivanti o immunoglobuline per via endovenosa.
Il trattamento per il morbo di Parkinson e altre malattie neurologiche può includere farmaci che stimolano il rilascio di dopamina.
A seconda della causa sottostante della rigidità muscolare, potrebbero essere necessari trattamenti aggiuntivi.
Una certa rigidità dei muscoli può essere prevenuta esercitandosi regolarmente e mangiando pasti bilanciati e nutrienti. Muoversi più spesso e fare stretching possono migliorare la forza e la flessibilità muscolare, proteggendo dalla rigidità muscolare.
Come il massaggio scioglie i muscoli rigidi
Ovviamente il massaggio diminuisce la rigidità muscolare, ma non cura la causa se essa è dipesa da problematiche gravi. Quindi rimandare il cliente ad un professionista per una diagnosi.
Detto ciò, il massaggio, a seconda delle varie manovre utilizzate, avrà i seguenti effetti fisici sul corpo:
- Genera calore: durante un massaggio, il calore viene generato attraverso l’attrito causato dallo sfregamento fisico della pelle. Il calore aiuta a sciogliere i muscoli poiché aumenta il flusso sanguigno. Ciò può aumentare la flessibilità, consentendo al massaggiatore di andare ancora più in profondità nel tessuto muscolare. Alcuni tipi di massaggio, come il massaggio con pietre calde, utilizzano strategicamente il calore per sciogliere ulteriormente le aree doloranti.
- Aumenta la circolazione sanguigna: quando i muscoli iniziano a rilassarsi durante un massaggio, viene consentito un maggiore flusso sanguigno attraverso il tessuto muscolare. Questo aumento della circolazione sanguigna aiuta il naturale processo di guarigione del corpo per riparare i tessuti danneggiati.
- Sollievo dal punto di pressione: alcuni tipi di irrigidimento muscolare possono essere individuati in un piccolo nodo o adesione all’interno del tessuto muscolare ed essi possono essere sciolti tramite il massaggio.
- Distensione del tessuto fasciale: alcune parti del sistema fasciale possono irrigidirsi o stringersi per diverse problematiche ad esempio, una cicatrice, secchezza della fascia, postura sbagliata e perpetuata ed altro. Manovre di rilascio miofasciale possono ripristinare la fluidità e la distensione di tale sistema, rilassando di conseguenza i muscoli.
La manipolazione muscolare attraverso il massaggio fa molto più che rilassare i muscoli. Questo processo ha effetti positivi diffusi su tutto corpo. Ad esempio, un massaggio regolare può aiutare ad allineare le fibre muscolari, in modo da avere un equilibrio ed una postura migliore e di conseguenza meno tensioni e dolore.
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