Prendere consapevolezza degli agenti patogeni ed attuare procedure, quando sarà possibile, per rassicurare i nostri clienti.
La diffusione del coranavirus ha cambiato, sta cambiando e cambierà molti aspetti della nostra vita: il modo di muoverci, di lavorare, dei contatti, delle relazioni, di progettare il futuro.
Stiamo percorrendo un periodo storico di cambiamento tra un sistema vecchio e uno nuovo. L’ epidemia da coronavirus e i suoi effetti economici, sociali, individuali saranno sottoposti ad una profonda rivisitazione.
Nonostante i numerosi morti, i disagi sociali, la privazione, la crisi economica che verrà, il corona virus lascerà anche tracce positive sia nella singola persona che a livello sociale, nazionale che globale.
Basta semplicemente pensare, ora che non possiamo farlo più, a quanti baci, abbracci e carezze abbiamo perso, a quanto possa essere rigenerante una semplice passeggiata sul lungo mare o a quanto diamo per scontato i piccoli gesti quotidiani che rendono grande un’amicizia, un amore.
Anche il rispetto della lontananza che per ora ci è stato imposto per il bene dell’altro, sta sviluppando la consapevolezza del valore delle persone e di come un semplice gesto influisce positivamente o negativamente su di esse.
Sono tante le riflessioni e le domande che mi pongo, come voi, in questo mood, sperando di tornare presto alla normalità e al mio amato lavoro, ma mi chiedo anche:
- Come cambierà la nostra visione riguardo ai molteplici servizi che offriamo?
- Come cambierà il nostro lavoro di operatore del benessere?
- Come cambierà la visione che i clienti avranno verso i nostri servizi?
- Cosa potremmo fare per infondere maggiore sicurezza ai clienti?
Di certo molte risposte le avremo nel tempo, ma intanto (visto che stiamo a casa) possiamo rivedere le infezioni che riguardano il nostro settore, le norme di igiene e prevedere quali comportamenti assumere, dopo il coronovirus, per rassicurare i nostri clienti.
Operatori del benessere e coronavirus: prendere coscienza degli agenti patogeni
Il coronavirus non è l’unico agente patogeno a doverci preoccupare, in quanto sono molteplici le infezioni legate al lavoro di estetista e/o massaggiatore.
Per noi del settore benessere, che lavoriamo a stretto contatto con le persone, è importante avere una panoramica almeno generale degli agenti patogeni, di come si diffondono e come eliminarli.
I principali agenti patogeni infettivi sono: batteri, virus, parassiti e miceti (funghi).
I batteri sono:
- Organismi viventi unicellulari.
- Si riproducono per scissione.
- Vivono da saprofiti (si nutrono di materia organica morta o in decomposizione) o commensali opportunisti (presenti nell’intestino, cute, ecc.).
- Alcuni hanno azione benefica sull’organismo (es. flora batterica dell’intestino), altri sono patogeni (provocano malattie come colera, tetano, lebbra, peste, dissenteria, tubercolosi, sifilide, febbre tifoide, difterite, brucellosi e polmonite).
I virus sono:
- Visibili solo al microscopio elettronico.
- Non sono in grado di riprodursi da soli, ma solo dentro le cellule in cui si introducono.
- Parassiti responsabili di molte malattie, alcune pericolose ed anche fatali (come l’AIDS, l’epatite, la poliomielite, la febbre gialla, la rabbia, la febbre emorragica e l’encefalite), altre con disturbi acuti ma non fatali (come il raffreddore, che colpisce milioni di persone ogni anno, l’influenza, il morbillo, la varicella, la parotite, l’herpes simplex e zoster, alcune malattie respiratorie, la diarrea acuta e le verruche, il virus della rosolia e il citomegalovirus, che possono provocare gravi anomalie o morte del feto).
I parassiti sono:
- Organismi che dipendono da altri organismi (i cosiddetti ospiti).
- Normalmente è il parassita che riceve l’utile da questa associazione.
- Un esempio sono gli ectoparassiti, cioè parassiti che dal di fuori infestano la cute di altri animali da cui traggono nutrimento, come il pidocchio e l’acaro.
I miceti (funghi) sono:
- Organismi viventi unicellulari e pluricellulari, che si nutrono di materiale organico in decomposizione (saprofiti) o delle sostanze nutritive sottratte ad altri organismi (parassiti).
- Ne fanno parte lieviti, muffe e funghi propriamente detti.
- Penetrano nell’organismo attraverso lesioni della cute o delle mucose provocando le micosi.
Il contagio di una malattia infettiva avviene:
- Per via diretta: l’individuo viene contagiato direttamente dalla sorgente infetta tramite, ad esempio, il contatto sessuale o la diffusione aerea.
- Per via indiretta: il contagio avviene tramite vettori animati (esempio, animali e insetti) o tramite vettori animati (esempio acqua, aria, suolo, alimenti, asciugamani, biancheria, ecc.)
Gli esperti affermano che qualsiasi cosa con cui entriamo regolarmente in contatto è contaminato da batteri o altri agenti patogeni. Esempio, maniglie delle porte, tastiere di computer, bottiglie di condimenti che troviamo ai ristoranti, pulsanti dell’ascensore, telefoni, attrezzature per bagni, trasporti pubblici, carrelli della spesa, ringhiere, maniglie di servizi igienici, rubinetti, distributori di sapone, ecc., ecc.
Operatori del benessere e coronavirus: igiene personale
L’igiene è un ramo della medicina che studia le possibilità atte a preservare la salute, individuale e collettiva, ed a prevenire le malattie.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) definisce la salute non un’assenza di malattia, ma l’insieme di un benessere fisico, psichico e sociale:
Tali fattori (fisico-psichico-sociale) sono collegati fra loro e l’uno può condizionare, positivamente o negativamente, l’altro.
L’armonia uomo-ambiente è fragile ed instabile, per tanto bisogna adottare modalità di prevenzione igienica in ambito personale e collettivo e l’uno é intrinsecamente legato all’altro: non è possibile un’igiene collettiva se non si ha un’igiene personale e viceversa:
- Personale. Ossia mettere in pratica regole e atteggiamenti per avere una corretta igiene personale.
- Collettivo. Ossia mettere in pratica regole e atteggiamenti dettate dal Ministero della Salute, che riguardano:
– Igiene e sanità pubblica.
– Sicurezza alimentare e tutela della salute del consumatore.
– Salute animale e igiene urbana veterinaria.
– Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
– Ecc.
Dal sopraindicato schema si evince l’importanza di una corretta igiene del corpo che può avvenire mediante:
- Pulizia a passaggi (viso, ascelle, parti intime, piedi).
- Doccia.
- Bagno.
Operatori del benessere e coronavirus: igiene della divisa
Prima di effettuare il lavaggio della divisa controllare l’etichetta che deve riportare:
- Nome e marchio del fabbricante o del distributore.
- Composizione del tessuto con la dichiarazione delle fibre.
- Istruzioni relative alla modalità di pulitura e stiratura.
Usare la candeggina durante il ciclo di lavaggio è un metodo estremamente efficace per disinfettare:
- Usare acqua molto calda per i capi bianchi (tra i 60 e i 90 °C).
- Usare acqua più fredda per i tessuti colorati (tra i 30 e i 40 °C).
- Usare acqua fredda per capi delicati.
- La stiratura contribuisce all’eliminazione di germi e batteri.
Operatori del benessere e coronavirus: igiene e requisiti dell’ambiente lavorativo
Caratteristiche del locale: i pavimenti e le pareti, fino all’altezza di almeno 2 m, devono essere rivestiti di materiale impermeabile e lavabile, che ne consentono la pulizia e la disinfezione; i pavimenti non devono presentare protuberanze, cavità o piani inclinati, devono essere stabili ed antisdrucciolevoli. Nei locali di lavoro devono essere collocati lavandini fissi in maiolica o materiale similare, con acqua corrente e potabile calda e fredda, dotati di sistema per lo smaltimento delle acque di rifiuto.
Arredo dei locali: deve essere tale da permettere una completa pulizia giornaliera ed una accurata disinfezione dei mobili e delle attrezzature di servizio.
Pulizia del pavimento: utilizzare possibilmente un aspirapolvere, oppure spazzare adoperando uno straccio umido (quotidianamente); evitare l’utilizzo della scopa.
Lavaggio del pavimento: lavare il pavimento con acqua tiepida e detergente, risciacquare con cura (quotidianamente).
Pulizia degli arredi: togliere la polvere dalla superfici utilizzando panno umido con soluzione detergente e risciacquare (quotidianamente). Trattarli settimanalmente anche con soluzione disinfettante. Nel caso di lettini e saune la pulizia e la disinfezione vanno eseguite dopo ogni cliente.
Aerazione dei locali: quando si eseguono particolari procedimenti tecnici di lavorazione nei quali si utilizzano prodotti o solventi che possono risultare tossici, è necessario aerare rapidamente e abbondantemente l’ambiente, prevedendo una postazione di lavoro con una aspirazione localizzata (es. cappa aspirante).
Servizi igienici: lavelli, bidet, vasche, water, docce: la pulizia e la disinfezione di tali locali va eseguita almeno una volta al giorno e ogni qualvolta necessita. Il materiale (stracci, spugne, guanti, ecc.) utilizzato in questi locali non può essere usato per la pulizia di altri ambienti pavimenti e pareti: lavare con soluzione detergente e disinfettante e sciacquare abbondantemente con acqua.
Servizi igienici e spogliatoio per il personale: i dipendenti devono disporre di gabinetti e di lavabi con acqua corrente calda, dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi. Se vi sono meno di 10 dipendenti i gabinetti possono essere usati alternativamente dai due sessi, anche se risulta preferibile prevedere gabinetti separati. Devono essere disposti degli spogliatoi convenientemente arredati. Nel caso vi siano meno di 5 dipendenti lo spogliatoio potrà essere unico ed utilizzato dal personale dei due sessi, secondo turni prestabiliti e concordati nell’ambito dell’orario di lavoro. Detti locali dovranno comunque essere aerati, illuminati, difesi dalle intemperie e riscaldati durante la stagione fredda, nonché muniti di sedili e armadietti per chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro.
Operatori del benessere e coronavirus: sterilizzazione e disinfezione degli utensili
E’ necessario ricordare la differenza tra sterilizzazione e disinfezione:
- Sterilizzazione. Consiste nell’eliminazione di tutti i microrganismi, patogeni e non patogeni ossia in grado di dare malattia o meno, da un determinato oggetto o substrato.
- Disinfezione. Consiste nell’eliminazione dei microrganismi patogeni, ossia di quelli in grado di dare malattia.
Esistono diverse categorie di sostanze disinfettanti, più o meno efficaci, e qui il limite è dato da alcune delle caratteristiche di questi composti. Non è certo pensabile in ambiente estetico e tricologico il ricorso a disinfettanti molto efficaci ma molto aggressivi, tossici o irritanti per inalazione o contatto. Di fatto l’uso comune è riservato ad alcuni composti come i cloro derivati ad opportune concentrazioni, alcuni iodofori, ai sali dell’ammonio quaternario.
Dispositivi e sostanze per la sterilizzazione e la disinfezione
Troviamo sostanzialmente due sistemi per sterilizzare e disinfettare:
1) Il calore:
- Autoclave. Dispositivo per la sterilizzazione degli strumenti di lavoro e per tutte quelle apparecchiature che possono subire, senza danni, l’azione del vapore caldo sotto pressione.
- Sfere di quarzo. Le ridotte dimensioni e le temperature, superiori ai 200° C, ne limitano l’utilizzo anche per il rischio di ricottura degli strumenti taglienti temprati.
- Lampada UV. Trovano il loro limite nella scarsa o nulla penetrazione di questo tipo di radiazione in quanto il loro effetto è unicamente alla superficie.
2) Sostanze chimiche disinfettanti:
- Bagno di liquidi disinfettanti. Il processo avviene a temperatura ambiente (a freddo) ed è quindi possibile utilizzarlo per gli strumenti e i dispositivi termosensibili, sempre che gli stessi non vengano danneggiati o alterati dalla prolungata permanenza nel liquido. Inoltre, ai fini di garantirne l’efficacia, il liquido va cambiato con frequenza per evitare un eccesso d’inquinanti accumulati bagno dopo bagno e i tempi di permanenza sono mediamente elevati. Alla fine dell’operazione gli strumenti vengono estratti completamente bagnati, per cui è necessaria un’adeguata asciugatura prima di poter essere impiegati sulla cliente.
- Aerosol micronizzato di liquidi disinfettanti. Questa procedura conserva il vantaggio dell’avvenire a freddo come la precedente, ma ne elimina gli inconvenienti. La micronizzazione, ossia il rompere il liquido in particelle finissime, assicura un’ottima penetrazione, tempi brevi di disinfezione, e il disporre di liquido sempre nuovo, consumandone piccole quantità. Inoltre gli strumenti non escono bagnati date le dimensioni delle micro gocce ma ricoperti da una pellicola quasi impalpabile di disinfettante che preserva lo strumento per un certo periodo da ulteriori infezioni.
Operatori del benessere e coronavirus: igiene del cliente
Da un sondaggio realizzato dalla società demoscopica Gallum del 2015 si evince che la percentuale degli Italiani che si lavano le mani è:
- Dopo il bagno: il 56%.
- Prima dei pasti: il 49%. Mentre il 13% lo fa quando si ricorda e il 10% non ci fa caso oppure non ci tiene a farlo.
- Prima di uno snack: il 6%.
- Dopo aver utilizzato i mezzi pubblici: il 47%, il 21% spesso e il 15% quando si ricorda.
- Dopo aver stretto la mano ad altre persone: il 31%.
La percentuale, invece, dei paesi europei che si lavano le mani dopo essere stati in bagno è:
- Olanda: 50%.
- Italia: 57%.
- Spagna: 61%.
- Francia: 62%.
- Austria, Lettonia, Russia: 65%.
- Polonia: 68%.
Presumo che, dopo il coronavirus, la percentuale salirà. Tuttavia dobbiamo tener presente che molte persone non si lavano le mani e noi operatori del benessere possiamo educare i clienti a farlo anche ponendo una locandina (che puoi scaricare sotto) nei bagni.
Per quanto riguarda le nostre mani, dobbiamo essere molte diligenti nel lavarle in quanto batteri e virus si fissano su olio, creme ed altri prodotti utilizzati nell’estetica. E’ altrettanto importante tenerle idratate poiché i continui lavaggi consumano la pelle.
A dirla tutta, ci sono anche rari clienti che non sono propriamente puliti. Potremmo considerare l’idea della doccia come rituale prima del massaggio.
Operatori del benessere e coronavirus: come cambierà la percezione dei clienti verso i nostri servizi e come rassicurarli
Così come noi potremmo guardare con sospetto un cliente, anch’esso lo farà e sicuramente dopo questo periodo, faranno molta più attenzione all’igiene generale della struttura e dei servizi che offriamo.
Di seguito alcuni passaggi che potrebbero aiutarci per infondere sicurezza nel cliente:
1) Igiene del locale. In primis oltre le normali attività di pulizia come il lettino da massaggio, il tavolo unghie, gli attrezzi, gli asciugamani ed ecc., includere:
- Maniglie delle porte.
- Rubinetteria.
- Contenitori prodotti.
- Cestini.
- Interruttori della luce.
- Cellulari, ipad, computer.
- Contatori.
- Penne.
- Ecc.
2) Annuncio. Esponi in evidenza una locandina che riporti i passaggi che riguardano l’igiene del tuo locale:
- Come gestisci il bucato.
- Come pulisci e disinfetti gli arredi.
- Come disinfetti gli attrezzi utilizzati per l’estetica.
- Se ricorri, oltre alle tue pulizie, ad una ditta esterna per la disinfestazione.
- Come pratichi la tua igiene personale e il lavaggio delle mani.
3) Massaggi. Per quanto riguarda il massaggio puoi, almeno per l’inizio, allestire il lettino solo con un lenzuolino monouso che aprirai davanti al cliente e prima di farlo (sempre avanti al cliente) puoi sanitizzare velocemente il lettino (farai presente che è comunque già stato fatto prima).
4) Massaggi con i guanti? Mai e poi mai avrei pensato di effettuare un massaggio con i guanti, ma (almeno per l’inizio) se può rassicurare il cliente perché no.
4) Manicure e pedicure. L’estetista che si occupa in particolare di manicure e pedicure dovrebbe indossare sempre una mascherina, oltre i guanti, per evitare di respirare continuamente polveri tossiche derivanti dalla limatura delle unghie.
5) Cera barattolo. Anche se si utilizza una spatola monouso per ogni cliente, c’è da tenere presente che durante una ceretta la stessa spatola viene reinserita più volte nel barattolo con la cera calda. Quindi, per ogni strappo alcuni microrganismi e/o virus presenti sull’epitelio trattato vengono trasportati sulla spatola e infine nuovamente nella cera. Il rischio è che agenti patogeni o potenzialmente tali resistano alla temperatura di fusione della cera e vengano poi trasferiti con una nuova spatola ad una nuova persona. Per ovviare questo preoccupazione, puoi spezzettare la cera in pirottini rotondi di alluminio e monouso (vedi link sotto) e gettarli a fine cera. In alternativa puoi utilizzare un dispositivo davvero interessante per quanto riguarda l’igiene di una epilazione.
6) Cera rullo. Lo stesso discorso vale per i Roll-on. Microrganismi e/o virus possono restare attaccati alla parte superiore dove c’è la rotula. Per ovviare quest’altra preoccupazione, puoi buttare la cartuccia ed accreditarla al servizio. Una cartuccia, se la compri singola, non costa più di € 1,50. La cliente sarà favorevole a pagarla in cambio della sua salute.
7) Dispenser mani. Fornisciti di un dispenser mani automatico. Su Amazon ne trovi a prezzi contenuti e di ottimo design.
8) Rifiuti. Utilizza una pattumiera a pedali. Anche qui su Amazon trovi un’ampia scelta.
9) Riapertura. Quando si riaprono i battenti, puoi inviare un email ai tuoi clienti sia per informarli dell’apertura, ma anche di tutte le procedure (sopra indicate) che intendi applicare.
Luca
Grazie molto interessante ed utile questa newsletter. Posso estrapolare qualche argomento per postarlo sul mio facebook?
Fabio
Ciao Luca. Certo che puoi estrapolarlo.
Fla
Desidero sapere di quanto è diminuita – durante la pandemia COVID – la richiesta di massaggi presso centri-massaggi e a domicilio.
Fabio
Ciao Fla.
Non saprei dirti di quanto è diminuito il lavoro da inizio pandemia.
Nella struttura dove lavoro, c’è stato un calo delle entrate e anche dei massaggi, ma fortunatamente abbastanza lieve in quanto è una struttura molto forte.
Ovviamente il covid ha danneggiato tutte le attività e anche la nostra, al punto tale che alcuni centri hanno dovuto chiudere.
Sicuramente e diminuita anche la richiesta di massaggi ha domicilio.
Ma proprio non saprei la percentuale del calo di lavoro nel nostro settore.
Fla
Grazie Fabio.
La mia domanda è nata dal desiderio di diventare massaggiatore. Avendo buone manualità e sensibilità mi sto chiedendo se diventare massaggiatore – magari senza un locale apposito – sia un’opportunità per poter guadagnare lavorando. Ho tuttora paura che non ci siano molti vuoti da colmare. Il COVID ha chiuso le tasche a molta gente e forse l’ultima spesa a cui si pensa è quella per un massaggio. Sto indagando e chiedendo opinioni. Io vivo a Modica, una città di 55 mila abitanti, in Sicilia.
Grazie anticipato a chi risponderà.
Fla
Fabio
Capisco le tue perplessità. Il covid sta creando crisi in tutti i settori e, come hai intuito, il massaggio (per quanto possa fare bene) non è un servizio indispensabile.
Pensiamo anche che, prima o poi, il covid sarà sconfitto (spero).
Sinceramente non mi sento di consigliarti.
Di sicuro se hai già un lavoro, non lasciarlo. Ma nel frattempo (se il tuo desiderio è quello di diventare massaggiatore) potresti iscriverti ad un corso di massaggio e, nel tempo, puoi trasformare la passione in un lavoro.