Osteoporosi e massaggio

Tempo di lettura: 6 minuti

Eziologia, ricerca, benefici, indicazioni e controindicazioni per il massaggiatore.

osteoporosi e massaggio

Negli ultimi 50 anni l’invecchiamento della popolazione italiana è stato uno dei più rapidi tra i Paesi maggiormente sviluppati e si stima che nel 2050 la quota di ultra 65enni ammonterà al 35,9% della popolazione totale, con un’attesa di vita media pari a 82,5 anni (79,5 per gli uomini e 85,6 per le donne)

A tale proposito, come massaggiatori, è probabile che vedremo clienti che presentano osteoporosi.

Cos’è l’osteoporosi?

 

osteoporosi e massaggio

La parola osteoporosi significa osso spugnoso (poroso). L’osso è costituito da minerali, principalmente sali di calcio, legati insieme da forti fibre di collagene. Le ossa hanno un guscio esterno spesso e duro (chiamato osso corticale o compatto) facilmente visibile dalle radiografie. All’interno di questo, c’è una rete ossea più morbida e spugnosa (osso trabecolare) che ha una struttura a nido d’ape.

L’osso è un tessuto vivo e attivo che si rinnova costantemente. Il vecchio tessuto osseo viene scomposto da cellule chiamate osteoclasti e viene sostituito da nuovo materiale osseo prodotto da cellule chiamate osteoblasti.

L’equilibrio tra la degradazione del vecchio osso e la formazione di nuovo osso cambia nelle diverse fasi della vita:

  • Nell’infanzia e nell’adolescenza il nuovo osso si forma molto rapidamente. Ciò consente alle ossa di diventare più grandi e più forti (più dense). La densità ossea raggiunge il suo picco tra la metà e la fine dei vent’anni.
  • Successivamente, il nuovo osso viene prodotto all’incirca alla stessa velocità con cui l’osso più vecchio viene degradato. Ciò significa che lo scheletro adulto viene completamente rinnovato in un periodo di 7-10 anni.
  • Alla fine, a partire dai 40 anni circa, l’osso inizia a deteriorarsi più rapidamente di quanto non venga sostituito, quindi le ossa iniziano lentamente a perdere densità.

Tutti noi avvertiamo un certo grado di perdita ossea man mano che invecchiamo, ma il termine osteoporosi viene utilizzato solo quando le ossa diventano piuttosto fragili. Quando l’osso è affetto da osteoporosi, i fori nella struttura a nido d’ape diventano più grandi e la densità complessiva è inferiore, motivo per cui è più probabile che l’osso si fratturi.

L’osteoporosi colpisce uomini e donne di tutte le razze. Ma le donne bianche e asiatiche, soprattutto le donne anziane che hanno superato la menopausa, sono a più alto rischio.

L’osteoporosi in età pediatrica è molto più rara che in età adulta o senile. Di solito compare in seguito a malattie sistemiche che alterano direttamente il turnover osseo o che implicano terapie (cortisonici, immunosoppressori, chemioterapici) che bloccano la mineralizzazione dell’osso.

Esistono diversi fattori di rischio che possono aumentare le probabilità di sviluppare osteoporosi. Questi possono riguardare malattie o condizioni cliniche come:

  • Patologie infiammatorie (morbo di Crohn o artrite reumatoide).
  • Ipertiroidismo.
  • Iperparatiroidismo.

L’osteoporosi può essere favorita da uno stile di vita scorretto:

  • Abuso di alcol.
  • Fumo di sigaretta.
  • Mancanza di esercizio fisico.
  • Comportamenti alimentari patologici (bulimia o anoressia).

O, ancora, da altri fattori quali:

  • Familiarità con l’osteoporosi.
  • Uso prolungato nel tempo di farmaci steroidei (che impattano su densità ossea e livelli ormonali).
  • Farmaci per il cancro alla prostata o al seno.
  • Asportazione delle ovaie.

La comparsa dell’osteoporosi, spesso, non è associata a particolari manifestazioni sintomatologiche. Nella maggior parte dei casi, infatti, è un evento traumatico (caduta, urto) che provoca una frattura dell’osso a indirizzare verso il sospetto che si soffra di questa condizione.

Le fratture da osteoporosi, in ogni caso, coinvolgono in maniera prevalente:

  • Polsi.
  • Vertebre.
  • Femore.
  • Anche.

Se l’osteoporosi è severa o, comunque, in uno stadio molto avanzato, fratture a carico della colonna o delle coste possono essere provocare anche da un semplice colpo di tosse o starnuto.

Osteoporosi e massaggio: ricerca

osteoporosi e massaggio

Ad una ricerca, in merito a “osteoporosi e massaggio”, hanno partecipato un totale di 48 donne in post menopausa. Le partecipanti non erano diabetiche e non presentavano disturbi che potessero influenzare il metabolismo osseo, come iperparatiroidismo, tireotossicosi, diabete, artrite reumatoide e cancro.

Le donne sono state divise, in modo casuale, in due gruppi:

  • Il primo gruppo è stato sottoposto a una sessione di 2 ore di massaggio tradizionale thailandese 2 volte a settimana per 4 settimane.
  • Il secondo gruppo ha ricevuto solo normali controlli di routine.

Il massaggio tradizionale thailandese è stato eseguito da un’unica massaggiatrice durante lo studio. Ai soggetti è stato chiesto di indossare abiti comodi e larghi e di sdraiarsi su un materasso rigido sul pavimento.

Il massaggio consisteva nell’applicare una pressione decisa e ritmica, sul corpo della volontaria, attraverso i palmi delle mani. La procedura di 2 ore è iniziata con il massaggio dei piedi, poi delle gambe, delle braccia, delle mani, della schiena e del collo, per finire con un massaggio alla testa.

Ai soggetti è stato chiesto di astenersi dall’esercizio fisico per 24 ore e di digiunare per almeno 10 ore prima del prelievo di sangue al mattino. I campioni di sangue sono stati raccolti il ​​giorno dell’inizio del periodo di massaggio o di controllo e il giorno successivo a ciascun periodo di massaggio o di controllo. Tutti i campioni sono stati conservati a -80 gradi Celsius e analizzati in batch alla fine dello studio.

La densità minerale ossea (BMD) e la composizione corporea sono state misurate mediante assorbimetria a raggi X a doppia energia (DEXA). La calibrazione giornaliera e il controllo di qualità sono stati eseguiti regolarmente secondo le raccomandazioni del produttore. In ciascun soggetto sono state misurate la composizione corporea e la densità minerale ossea della colonna lombare 1-4, del collo del femore e dell’anca totale.

I risultati hanno dimostrato che il massaggio tradizionale thailandese determina un aumento della formazione ossea, in particolare nelle donne in postmenopausa che sono più anziane e hanno una corporatura più piccola.

Puoi leggere la ricerca cliccando qui.

Osteoporosi e massaggio: i benefici del massaggio

 

Osteoporosi e massaggio

Prima che un cliente affetto da osteoporosi possa sottoporsi al massaggio, deve ottenere l’autorizzazione del proprio medico.

Il massaggio elargisce diversi benefici alle persone che soffrono di osteoporosi:

Riduce la tensione muscolare che può essere causata dalla mancanza di movimento o dallo stress. I muscoli tesi possono mettere a dura prova le ossa, aumentando il rischio di fratture o rotture. Riducendo la tensione muscolare attraverso il massaggio, questo rischio si riduce e permette al corpo di muoversi più liberamente.

Aumenta la circolazione nel corpo, contribuendo a migliorare la salute delle ossa. Questa migliore circolazione aiuta a fornire nutrienti essenziali alle ossa, mantenendole forti e sane. Una migliore circolazione aiuta anche a ridurre il dolore e l’infiammazione causati da artrite o problemi articolari, problemi comuni tra chi soffre di osteoporosi.

Allevia lo stress che è stato collegato al deterioramento della salute delle ossa. Lo stress provoca il rilascio di ormoni come il cortisolo che, se non controllati, possono indebolire le ossa nel tempo.

Migliora il benessere mentale generale e la salute fisica.

 

Indicazioni e controindicazioni al massaggio in caso di osteoporosi

 

Riguardo a osteoporosi e massaggio, ci sono diverse misure che il massaggiatore può adottare:

  • La NASA ha svolto ricerche approfondite per affrontare la perdita ossea subita dagli astronauti che sono stati in assenza di gravità. Hanno scoperto che la vibrazione è una forza potente per stimolare la crescita delle ossa. Per tanto includere nel massaggio vibrazioni, ma anche picchiettamenti o leggere percussioni per stimolare l’attività degli osteoblasti.
  • Includere movimenti passivi e stretching durante le sessioni per favorire la salute delle articolazioni.
  • Eseguire il massaggio sulla sedia se il cliente non riesce a stendersi sul lettino.
  • Se si conoscono, applicare tecniche di rilascio miofasciale.
  • Informarsi sull’assunzione di eventuali farmaci e dei loro effetti collaterali.
  • Utilizzare più cuscini, sia in posizione supina che prona, per aumentare il comfort del cliente.
  • Una cattiva postura contribuisce alla perdita ossea ed è un fattore di rischio per le fratture toraciche, quindi qualsiasi intervento che migliori la postura può essere utile.
  • Evitare di esercitare una pressione troppo profonda sulle ossa.
  • Evitare tecniche di mobilizzazione che stressano le ossa.
  • Non effettuare trazioni forti o tirare di scatto gli arti.

L’osteoporosi è una malattia che può impedire a una persona di svolgere le normali attività quotidiane, poiché provoca disagio e dolore. Con il massaggio, queste persone, possono godere di un senso di sollievo e relax che li aiuta a gestire i sintomi.

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