Vuoi aprire il tuo studio massaggi o centro estetico e quindi la partita IVA? L’idea ti entusiasma e al contempo intimorisce? Schiarisciti le idee al riguardo.
Oggi è davvero semplice aprire una partita IVA come quella del regime forfettario; gratuita e veloce (basta eseguire un’apposita procedura telematica), ma bisogna proiettarsi nel futuro e progettarlo per costruire un’azienda solida e soprattutto mettersi al riparo da eventuali incognite (come una chiusura o un fallimento) che potrebbero succedere.
In questo post esamineremo diverse partite IVA al fine di avere un quadro più ampio di ciò che esse comportano.
Partita IVA e settore benessere: ditta individuale
La ditta individuale è la forma giuridica più agevole e meno costosa che non richiede nessun capitale di investimento. L’unica cosa da fare è aprirla.
La ditta individuale o impresa individuale fa riferimento (come si può intuire dalla dicitura) ad un solo titolare che, solitamente, è l’imprenditore.
Esso deve gestire in prima persona lo sviluppo e l’andamento di tutto il processo aziendale (attività commerciale, attività operativa, gestione contabile, gestione dei fornitori, ecc., ecc.) ed è l’unico responsabile nei confronti dei terzi con tutti i suoi averi, anche (e specialmente) personali.
Ciò vuol dire che se il tuo centro estetico sta chiudendo, perché non riesce a sopperire i debiti, dovrai pagare fino all’estinzione il debito, anche con il patrimonio personale (macchina, scooter, casa e/o qualsiasi bene intestato all’imprenditore).
Se (come sopra accennato) devi aprire un piccolo studio massaggi, la ditta individuale può essere la giusta partita IVA per te.
La ditta individuale è stata attivata all’inizio, per poi essere cambiata, da tantissimi imprenditori che oggi hanno centinaia di dipendenti e milioni di euro di fatturato.
Partita IVA e settore benessere: società di persone
Sono società che:
- Non hanno personalità giuridica. Non avere la personalità giuridica, per il diritto italiano, vuol dire che i soci devono onorare i propri debiti sia con la quota conferita che con i il proprio patrimonio personale.
- Solidale: i creditori possono avvalersi sul patrimonio anche di uno solo dei soci.
- Sussidiaria: i creditori vengono prima pagati con il patrimonio della società. Solo in caso esso venga esaurito, si copre il rimanente con il patrimonio personale dei singoli soci.
In poche parole, in caso di fallimento, se il capitale della società non riesce a coprire i debiti e tu sei proprietario di un bene presente o futuro e il tuo socio no, sarai tu a dover onorare i debiti con il tuo patrimonio personale.
Le società di persone spesso impiegate sono:
- S.n.c. (società a nome collettivo). Sono le più diffuse e presumono un tipo di amministrazione di tipo disgiuntiva. Ossia, ad eccezione di accordi differenti tra soci, ognuno di esso può eseguire qualsiasi atto, a meno che un socio non abbia il diritto di stabilire un veto. Nella S.n.c. tutti i soci hanno medesima responsabilità illimitata, solidale e sussidiaria.
- S.a.s. (società in accomandita semplice). Sussistono 2 tipologie di soci:
– Soci accomandatari: i soci rispondono delle obbligazioni in maniera solidale e illimitata.
– Soci accomandanti: forniscono il patrimonio societario e rispondono nei limiti delle loro quote, senza intaccare il patrimonio personale. Per tanto, non hanno ruoli di amministratori o dipendenti dell’azienda.
Partita IVA e settore benessere: società di capitali
Sono quelle società per le quali la responsabilità del socio, il suo ruolo nell’azienda e gli obblighi economici, fatta eccezione per la “Società in accomandita per azioni (S.a.p.a.)”, in caso di insolvenza è determinato dal capitale investito nell’impresa. Ciò vuol dire che il patrimonio personale non viene intaccato.
Le società di capitali spesso impiegate sono:
- Società per azioni (S.p.A.). La più utilizzata per le imprese medio-grandi e grandi. Le partecipazioni dei soci sono rappresentate da titoli trasferibili, che prendono il nome di “azioni”. E’ previsto un capitale sociale minimo di euro 50.000,00 (non più Euro 120.000,00).
- Società a responsabilità limitata (S.r.l.). Utilizzata per le piccole e medie imprese, specie a carattere familiare. Le partecipazioni dei soci sono rappresentate da quote che in genere sono liberamente e autonomamente trasferibili. E’ possibile costituire una S.r.l. anche con capitale inferiore a Euro 10.000,00.
In conclusione, se apri un centro estetico con forma giuridica “S.r.l. uni-personale” avente un capitale di euro 10.000.00 e, sfortunatamente, sei costretto a chiudere con euro 25.000,00 di debito, risponderai verso i creditori solo con l’ammontare del capitale sociale che era di euro 10.000.00.
Partita IVA e settore benessere: tutelarsi
Tutelare il proprio patrimonio aziendale e personale vuol dire tutelare se stessi e le persone che ci sono accanto, ma bisogna anche agire con responsabilità nei confronti dei creditori ed aprire un’attività non con l’intenzione di voler fregare qualcuno.
Detto ciò, prima di aprire una partita IVA devi considerare:
- Il lavoro di commercialista. Solitamente, quando si decide di aprire una partita IVA, ci affidiamo ad un professionista consigliato da amici e/o parenti. Un professionista che sia abbastanza bravo, ma ovviamente economico; diciamo 100 euro al mese. Per una giusta ragione economica, il commercialista seguirà 40/50 partite IVA, se non di più, e non riesce, per ognuna di essa, ad attuare tutte le pianificazioni che migliorino il profilo fiscale della tua azienda. Se pagherai o paghi tasse eccessive e non hai un’ottima organizzazione finanziaria. non è colpa del commercialista ma tua, a meno che non decida di pagare a caro e giusto prezzo un commercialista che ti segua in tutto e per tutto. Sei o sarai tu il proprietario della tua azienda e per tanto tocca a te informarti di tutte le azioni burocratiche e fiscali da esporre al commercialista che, con la sua esperienza e competenza, ti seguirà.
- Cosa vuoi aprire? Hai intenzione di aprire un centro estetico all’avanguardia o un semplice e piccolo studio massaggi dove lavorerai solo tu? Il primo caso richiede un’ingente somma di investimento (affitto, macchinari, prodotti, personale, ecc., ecc.) e forse, ai fine tutelativi, l’apertura di una partita IVA come la società di capitali, diversa dal secondo caso che richiede un investimento minimo.
Ovviamente una azienda grande ti permette di guadagnare molto di più rispetto a uno studio massaggi dove sei solo tu a lavorare ed anche i ruoli cambiano perché un imprenditore non è colui che lavora nella sua azienda, ma è colui che organizza e pilota l’azienda stessa.
Vi è comunque la possibilità di crescere nel tempo e cambiare la partita IVA per tutelare la propria azienda, i propri beni e la famiglia.