Punto di vista del massaggiatore

Tempo di lettura: 8 minuti

Da massaggiatore dovremmo guardare il corpo del cliente da diversi punti di vista. Leggi per scoprire quali sono . . .

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In qualità di massaggiatori, abbiamo il privilegio di lavorare con una delle strutture più affascinanti e complesse del pianeta: il corpo umano. Questo richiede, anzi esige, un approccio più sfumato e articolato.

Esistono numerose prospettive sul funzionamento interno del corpo; per semplificare, le categorizzeremo in tre principali punti di vista:

  • strutturale;
  • funzionale;
  • energetico.

Queste tre categorie fungono da lenti attraverso cui osservare e trattare il corpo del tuo cliente.

L’intenzione è offrire una visione più dinamica e integrativa che onori la complessità del corpo umano, permettendoci di affrontarlo in modo più completo ed efficace.

Per migliorare la propria prospettiva, è utile innanzitutto riconoscere il proprio punto di vista attuale. Come percepisci il corpo e il tuo lavoro con esso? La tua prospettiva specifica sarà influenzata e modellata dalla tua formazione.

Punto di vista strutturale

Quando si dice che un massaggiatore guarda il cliente da un “punto di vista strutturale”, significa che il massaggiatore adotta un approccio analitico e dettagliato per comprendere la struttura fisica del corpo del cliente.

Questo approccio include l’osservazione e la valutazione di vari elementi come:

1) Tessuti:

  • Epidermide e derma: il massaggiatore valuta la condizione della pelle, cercando segni di disidratazione, elasticità ed eventuali lesioni.
  • Tessuto connettivo: questo include la fascia, che è fondamentale per la mobilità e la stabilità del corpo. La fascia può diventare rigida o aderente, causando dolore e limitazioni nei movimenti.

2) Muscoli:

  • Tono muscolare: il massaggiatore verifica se i muscoli sono troppo tesi o troppo rilassati. Un tono muscolare equilibrato è essenziale per una buona postura e per prevenire lesioni.
  • Trigger points: questi sono punti specifici nei muscoli che possono causare dolore in altre parti del corpo. Identificarli e trattarli può alleviare molti tipi di dolore cronico.
  • Punti riflessi di Chapman, noti anche come punti neurolinfatici, sono piccole masse nodulari situate nei tessuti molli del corpo. Questi punti sono stati identificati negli anni ’30 dall’osteopata Frank Chapman e sono associati a disfunzioni viscerali.

3) Fascia:

  • Mobilità fasciale: la fascia deve essere flessibile e mobile per permettere ai muscoli e agli organi di funzionare correttamente. Il massaggiatore può utilizzare tecniche specifiche per liberare eventuali restrizioni fasciali.
  • Idratazione della fascia: una fascia ben idratata è più elastica e funzionale. Il massaggiatore può consigliare tecniche di auto-massaggio e idratazione per mantenere la fascia in buona salute.

4) Componenti chimici:

  • Infiammazione: il massaggiatore può identificare segni di infiammazione e utilizzare tecniche per ridurla, come il massaggio linfatico.
  • Stress ossidativo: questo può essere causato da fattori come lo stress e una dieta povera. Il massaggiatore può suggerire cambiamenti nello stile di vita per migliorare il benessere generale.

Benefici dell’approccio strutturale

  • Personalizzazione del trattamento: ogni cliente è unico, e un approccio strutturale permette di creare un piano di trattamento su misura.
  • Prevenzione delle lesioni: identificando e trattando squilibri strutturali, si possono prevenire molte lesioni comuni.
  • Miglioramento della mobilità: un corpo ben bilanciato e senza restrizioni fasciali si muove meglio e con meno dolore.

Ai massaggiatori vengono insegnate numerose tecniche efficaci che riguardano i tessuti e le strutture del corpo, e tali tecniche hanno indubbiamente aiutato milioni di clienti a raggiungere i loro obiettivi di rilassamento, riduzione del dolore, miglioramento delle prestazioni sportive e risoluzione di problemi di allineamento.

Tuttavia, non appena pensiamo di sapere tutto ciò che c’è da sapere sul corpo, esso ci ricorda gentilmente che abbiamo ancora molto da imparare:

  • il dolore muscolare apparentemente semplice che non si risolve;
  • lo schema biomeccanico che si rifiuta di cambiare;
  • il punto di innesco che continua a ripresentarsi in ogni sessione.

Questi piccoli segnali, anziché scoraggiarci, ci ricordano di continuare a esplorare le profondità delle verità e delle meraviglie delle dinamiche corporee. Questo impegno ci porta a esplorare le altre due lenti:

  • funzionale;
  • energetica.

Punto di vista funzionale

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Quando si dice che il massaggiatore guarda il cliente da un “punto di vista funzionale”, significa che osserva il corpo in movimento per capire come i tessuti lavorano insieme durante le attività quotidiane.

Invece di vedere i tessuti come strutture statiche, li considera dinamici e capaci di:

  • Generare forza: i muscoli e altri tessuti non solo supportano il corpo, ma generano anche forza per il movimento.
  • Trasferire forza: i tessuti lavorano insieme per trasferire la forza da una parte del corpo all’altra, come quando si cammina o si solleva un oggetto.
  • Assorbire forza: i tessuti aiutano anche ad assorbire l’impatto e le forze esterne, proteggendo il corpo da lesioni.

Alcuni aspetti chiave:

  • Osservazione del movimento: il massaggiatore osserva come il corpo del cliente si muove, identificando eventuali disfunzioni o tensioni che potrebbero influire sulla postura e sul movimento.
  • Tessuti dinamici: i tessuti del corpo non sono visti come statici, ma come elementi dinamici che generano, trasferiscono e assorbono forza. Questo significa che il massaggiatore lavora per migliorare la funzionalità complessiva del corpo, non solo per alleviare il dolore temporaneo.
  • Integrazione di aspetti psicologici: il massaggiatore considera anche gli aspetti emotivi e psicologici del cliente. Ad esempio, una tensione muscolare potrebbe essere legata a stress o emozioni represse. Il massaggiatore può utilizzare tecniche che aiutano il cliente a rilassarsi e a liberare queste tensioni emotive.
  • Tecniche di tocco specifiche: diverse tecniche sono utilizzate per raggiungere obiettivi specifici, come il tocco per modificare il tono muscolare, il tocco regressivo per affrontare traumi passati, e il tocco per il benessere generale.
  • Personalizzazione del trattamento: ogni sessione di massaggio è personalizzata in base alle esigenze specifiche del cliente. Questo approccio mira a migliorare il benessere complessivo del cliente, non solo a trattare sintomi isolati.

Potresti pensare: “Ho imparato le azioni muscolari e i movimenti delle articolazioni a scuola di massaggio, è questo che intendi?” Non esattamente.

L’azione muscolare concentrica isolata (ciò che la maggior parte dei programmi di kinesiologia insegna) rappresenta solo una piccola parte della funzionalità.

Funzionalmente, la contrazione eccentrica (il muscolo che si allunga mentre produce forza) è più importante della contrazione concentrica quando consideriamo il corpo in relazione alla gravità.

Il corpo funziona come un tutto connesso; ogni articolazione e muscolo si muove attraverso tre piani di movimento, generando e disperdendo forza a ogni movimento. Nei modelli educativi attuali di massaggio, questo aspetto non è tanto ignorato quanto mai insegnato.

Ad esempio, probabilmente ti è stato insegnato che il tendine del ginocchio flette il ginocchio. Questo è vero quando si è sdraiati proni su un lettino da massaggio. Tuttavia, se si tenta di utilizzare questo movimento in piedi, con i piedi a terra, si rischia di cadere all’indietro quando si contraggono i tendini del ginocchio.

Quando le unità miofasciali non sono in grado di caricarsi in modo concentrico ed eccentrico sinergicamente attraverso tutti e tre i piani di movimento, il sistema nervoso tende a irrigidire muscoli e tessuti per proteggersi, creando schemi di movimento inefficienti.

Ad esempio, se un cliente passa diverse ore al giorno seduto a una scrivania o guidando, i quadricipiti, i flessori dell’anca e gli adduttori possono inibire la loro funzione, causando una mancanza di estensione dell’anca durante la camminata.

Quando ciò accade, i muscoli posteriori della parte inferiore della gamba non saranno completamente caricati in modo eccentrico durante la camminata e inizieranno a irrigidirsi. Questa mancanza di estensione dell’anca è una delle principali cause di polpacci cronicamente tesi e problemi alla fascia plantare.

Una volta imparato a vedere il corpo attraverso il punto di vista funzionale e più dinamico, queste relazioni aiuteranno a orientare il lavoro strutturale per facilitare il miglioramento funzionale.

Punto di vista energetico

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Quando un massaggiatore guarda il cliente dal “punto di vista olistico”, significa che considera la persona nella sua totalità, non solo dal punto di vista fisico, ma anche mentale, emotivo e spirituale.

Alcune delle principali discipline olistiche sono:

  • Yoga: una pratica antica che combina esercizi fisici, respirazione e meditazione per migliorare la flessibilità, la forza e l’equilibrio.
  • Agopuntura: una tecnica millenaria che prevede l’inserimento di aghi sottili in punti specifici del corpo per stimolare l’energia e promuovere la guarigione.
  • Shiatsu: si basa sulla pressione esercitata con le dita, le mani e i gomiti su specifici punti del corpo per promuovere il flusso di energia e migliorare il benessere generale. Lo Shiatsu mira a riequilibrare l’energia vitale (chiamata “Ki” in giapponese) e a trattare la persona nella sua totalità, non solo i sintomi superficiali.
  • Ayurveda: antico sistema di medicina tradizionale indiana. Questa disciplina si basa sull’equilibrio tra mente, corpo e spirito, e utilizza una combinazione di dieta, erbe medicinali, esercizio fisico, meditazione e trattamenti di purificazione per promuovere la salute e il benessere.
  • Fitoterapia: l’uso di piante e erbe medicinali per trattare vari disturbi e promuovere la salute.
  • Aromaterapia: l’uso di oli essenziali estratti da piante per migliorare il benessere fisico e mentale.
  • Ayurveda: un sistema di medicina tradizionale indiana che utilizza dieta, erbe, esercizi e pratiche di purificazione per mantenere l’equilibrio del corpo.
  • Chiropratica: una pratica che si concentra sulla diagnosi e il trattamento dei disturbi muscoloscheletrici, in particolare attraverso la manipolazione della colonna vertebrale.
  • Cromoterapia: l’uso dei colori per influenzare l’umore e la salute.
  • Dermoriflessologia: Una tecnica che utilizza la stimolazione della pelle per influenzare il sistema nervoso e promuovere la guarigione12.

Da una prospettiva olistica, è fondamentale considerare il corpo energetico per comprendere appieno il benessere umano.

Questo livello energetico è spesso definito “livello informativo” o “scienza del biocampo” poiché sembra fornire il modello per la nostra espressione fisica.

La scienza del biocampo si occupa dello studio dei campi energetici che circondano e permeano i corpi viventi. Questi campi, noti come biocampi, sono considerati fondamentali per l’organizzazione e la regolazione biologica degli organismi.

I principi del Biocampo sono:

  • Campo energetico: il biocampo è un campo di energia che non ha massa e che può includere componenti elettromagnetiche e quantistiche. Questo campo energetico è responsabile della comunicazione e dell’interazione tra le diverse parti del corpo.
  • Interconnessione: la scienza del biocampo si basa sull’idea che tutti gli esseri viventi siano interconnessi attraverso questi campi energetici, che influenzano il benessere fisico, mentale ed emotivo.
  • Regolazione biologica: il biocampo aiuta a regolare i processi biologici, mantenendo l’equilibrio e l’armonia all’interno dell’organismo.

Le applicazioni pratiche sono:

  • Medicina quantistica: utilizza i principi del biocampo per sviluppare trattamenti che mirano a ristabilire l’equilibrio energetico del corpo, spesso attraverso tecniche come la biorisonanza.
  • Terapie energetiche: tecniche come il Reiki, il Qi Gong e altre forme di guarigione energetica si basano sull’interazione con il biocampo per promuovere la salute e il benessere.

I benefici sono:

  • Miglioramento del benessere: lavorare sul biocampo può aiutare a ridurre lo stress, migliorare la circolazione energetica e promuovere un senso di benessere generale.
  • Supporto alla guarigione: può essere utilizzato come complemento alle terapie tradizionali per supportare il processo di guarigione e migliorare la qualità della vita.

Poiché il corpo umano esiste su tre livelli distinti (strutturale, funzionale ed energetico), è logico che il nostro approccio, per promuovere la salute e il benessere dei nostri clienti, debba considerare ciascuno di questi livelli sia nella fase di valutazione che in quella di trattamento.

Esistono numerose eccellenti formazioni disponibili per noi, come massaggiatori, da esplorare.

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