Ricerca su dolore e massaggio

Tempo di lettura: 6 minuti

La ricerca dimostra che il rilassamento indotto dal massaggio ha effetti benefici contro il dolore. Nel post ricerche e dichiarazioni al riguardo. Resta informato e condividi le informazioni per avvalorare la tua professione di massaggiatore.

dolore e massaggio

Negli ultimi 10 anni sono state finanziate, effettuate e pubblicate numerosissime ricerche che riguardano gli effetti benefici del massaggio su un’ampia varietà di popolazione e diverse patologie.

Le ultime ricerche indicano che uno dei benefici fisiologici, rilasciati dal massaggio e  con maggiore efficacia sul dolore, è la potenza curativa del rilassamento.

Dolore e massaggio: ricerche

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Una ricerca del 2016, pubblicata sul Journal of Pain Medicine, sottolinea  il valore del “tocco umano” nella riduzione del dolore e nel facilitare la guarigione del corpo.

Tuttavia  sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere i meccanismi che il massaggio attiva nel corpo portandolo alla guarigione.

Al San Diego Pain Summit, vertice multidisciplinare sulla ricerca del dolore che riunisce scienziati, insegnanti, massaggiatori e terapisti di diverse discipline, sono state affrontate discussioni e approfondimenti in relazione al massaggio rilassante e dolore.

In particolare, al San Diego Pain Summit, del 2021 sono intervenuti: Barrett Dorko e Diane Jacobs.

Barrett Dorko, fisioterapista, clinico, scrittore, insegnante e ideatore di un metodo di cura della terapia manuale, ha discusso di come la deformazione meccanica del sistema nervoso può generare dolore e delle ultime ricerche relative al tatto.

Il percorso sensoriale del tatto segue un processo strutturale lineare mentre l’esperienza effettiva del tatto, ha inoltre asserito Dorko, può essere più istantanea e intuitiva.

Per il massaggiatore/terapeuta, continua Dorko, dovrebbe essere possibile sperimentare il flusso dei dati sensoriali, che passano attraverso le sue mani, e dargli un significato nel suo insieme.

“Le mani sarebbero usate come organo sensoriale primario, ora noto per essere pienamente in grado di percepire il movimento interno del cliente/paziente, e condurre il cervello del massaggiatore/terapeuta a un nuovo senso dell’attività davanti a loro”.

Questo senso dell’operosità interna del cliente/paziente, secondo Dorko, non può essere sentito dal massaggiatore/terapeuta se non è presente in ciò che sta facendo e se il massaggio crea dolore o disagio al cliente.

Diane Jacobs fisioterapista, scrittrice e fondatrice del Pain Science Division (Divisione di Scienza del Dolore) ha affermato che  se i nervi non possono ricevere abbastanza ossigeno o glucosio o sono così compressi da non potersi drenare a sufficienza, lo squilibrio omeostatico che si crea invia un segnale al cervello riguardo al problema e questo viene registrato come dolore.

Entrambi suggeriscono che per lavorare efficacemente con la neurologia del dolore, la terapia tattile non deve fare male o creare disagio, in quanto una minaccia innesca automaticamente nel cervello le reazioni istintive di: lotta, fuga o congelamento.

Dolore e massaggio: risposta al rilassamento

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Quando l’organismo si trova davanti ad un pericolo o una situazione di stress, si attivano (come sopra detto) le reazioni istintive di: lotta, fuga o congelamento ed avvengono 2 risposte fisiologiche:

  1. Il sistema nervoso ortosimpatico stimola le ghiandole surrenali a produrre l’ormone adrenalina che aumenta il battito cardiaco, la pressione sanguigna e il consumo di ossigeno.
  2. L’ipotalamo stimola la ghiandola ipofisaria a sintetizzare l’ormone ACTH, il quale stimola la corteccia dei surreni a produrre un ulteriore ormone, il cortisolo (ormone dello stress) che essendo un antinfiammatorio reca sollievo contro il dolore causato da una aumentata tensione muscolare e cerebrale a causa dello stress.

Quando il pericolo o lo stress cessa, l’organismo ripristina la situazione terminando le risposte chimiche sopra citate.

Se per qualsiasi ragione il processo di stress non termina, diventando cronico, può produrre significativi danni psicofisici.

Quali:

  • Affaticamento.
  • Deperimento muscolare.
  • Diabete steroideo.
  • Ipertensione.
  • Ulcere.
  • Decalcificazione delle ossa.
  • Interruzione dell’ovulazione.
  • Impotenza.
  • Perdita del desiderio sessuale.
  • Diminuita resistenza alle malattie.
  • Apatia.
  • Accelerata degenerazione neurale durante l’invecchiamento.

La risposta dell’organismo al rilassamento, originariamente formalizzata da Herbert Benson,  ostacola gli effetti negativi dello stress cronico, aiutando il corpo e la mente a risolvere lo stress per tornare ad uno stato di calma omeostasi e benessere.

Detto ciò e da molteplici studi in relazione a “massaggio e dolore”, sembra emergere che il rilassamento indotto proprio dal massaggio, media il dolore o, addirittura, sia il meccanismo principale che può portare alla guarigione.

Ancor prima che il massaggiatore riduca le tensioni fisiche e possibile che si attivino una serie di attività neurofisiologiche che sollecitano il cliente a rilassarsi.

Tiffany Martini Field (professore nei Dipartimenti di Pediatria, Psicologia e Psichiatria presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Miami e Direttore del Touch Research Institute) ha scritto: “La ricerca sulla pressione moderata come variabile critica della massoterapia, conferma il potenziale meccanismo sottostante per gli effetti della stessa”.

Anche Tiffany, asserisce che poca pressione può essere percepita come solletico e troppa pressione può attivare le reazioni istintive di: lotta, fuga o congelamento.

Matthew J. Hertenstein (professore associato di psicologia e neuroscienze), conclude nell’articolo “The Communicative Functions of Touch in Adulthood” che il tatto è in grado di comunicare emozioni distinte da una persona all’altra.

 

Dolore e massaggio: il massaggio in alternativa ai farmaci

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In concomitanza alle ricerche sulle terapie tattili contro il dolore, la scienza medica ha investigato e continua con la ricerca per trovare metodologie alternative agli effetti collaterali dei farmaci utilizzati per contrastare il dolore.

Nell’articolo “Gli effetti del massaggio sulla gestione del dolore in ambito di terapia intensiva”,  pubblicato sull’International Journal of Therapeutic Massage & Bodywork, gli autori affermano: “La ricerca dimostra che il massaggio è efficace per la gestione del dolore con l’ulteriore vantaggio di produrre poche reazioni avverse rispetto ai farmaci”.

Hanno continuato: “Il massaggio soddisfa diverse esigenze e la sua capacità di rilassare può essere il procedimento più profondo che aiuta a risolvere il dolore del paziente.

Ovviamente il massaggio non può sostituire cure mediche e farmaci dove abbisognano, ma può essere di supporto per ridurre gli effetti collaterali.

Dolore e massaggio: il massaggio contro il dolore

Un rapporto, condotto dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e dal Dipartimento degli Affari dei Veterani, indirizzato alla gestione del dolore del proprio personale e le loro famiglie, afferma che: “Lo stress è un contributo significativo alle condizioni di dolore. Infatti, per definizione, il dolore ha una componente emotiva. Inoltre, il dolore cronico porta ad un aumento dello stress, che porta a un circolo vizioso”. “Dunque, il dolore non può essere gestito senza affrontare la sua relazione con lo stress.

Il rapporto continua: “La ricerca sta dimostrando che pensieri e percezioni influenzano la nostra capacità di guarire. La consapevolezza determina la capacità della mente di guarire il corpo. Questa interazione, spesso manca nel modello di trattamento basato sulla malattia”.

Dal 2015 la Joint Commission (organizzazione no profit statunitense che accredita più di 21 000 organizzazioni e programmi di assistenza sanitaria) ha ridefinito i propri standard sull’integrazione della metodologia non farmacologica per la gestione del dolore.

Lo standard rivisto riporta: “Sia le strategie farmacologiche che quelle non farmacologiche hanno un ruolo nella gestione del dolore”.

Per la Joint Commission, i metodi non farmacologici includono:

  • Modalità fisiche (ad esempio, terapia di agopuntura, terapia chiropratica, trattamento manipolativo osteopatico, massaggio e terapia fisica).
  • Terapia di rilassamento.
  • Terapia cognitivo comportamentale.

Come operatori del benessere, indipendentemente dal massaggio che svolgiamo, dobbiamo porre una maggiore attenzione alla funzione che ha il rilassamento e ciò non è dovuto solo da una buona manualità, ma da diversi fattori che messi insieme danno l’eccellenza.

Fra cui:

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