Ricerche sul potere del tocco

Tempo di lettura: 8 minuti

Come estetiste e/o massaggiatori, sperimentiamo quotidianamente il potere del tocco curativo, ma ti sei mai chiesto il perché? Sei consapevole dei benefici e della responsabilità che hai tra le mani?

potere del tocco

Attraverso il massaggio rilassiamo, riduciamo ansia, depressione, dolore, dreniamo e produciamo ulteriori e numerosi benefici che promuovono un benessere psico-fisico generale.

La consapevolezza della connessione mente-corpo si fa sempre più strada nei campi della medicina e delle cure alternative.

Supportata dalle moderne tecniche di neuroscienza, la ricerca scientifica ha ulteriormente indagato per demistificare i benefici del tatto ed esplorare come funziona la connessione  pelle-sistema nervoso e come influenza il corpo umano.

Ricerche sul potere del tocco: connessione pelle e sistema nervoso

Sussiste una stretta connessione tra la pelle e il cervello che inizia nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. Dopo il concepimento, l’uovo fecondato (lo zigote) si indirizza verso l’utero, dove si impianta nel rivestimento uterino (l’endometrio) e da qui subisce una serie di differenziazioni cellulari e dalla terza settimana, dopo il concepimento, si formano 3 distinti strati germinali:

  1. L’ectoderma. Strato interno che si sviluppa nel rivestimento epiteliale del tubo digerente e forma organi come stomaco, colon, fegato, pancreas, vescica e polmoni.
  2. Il mesoderma. Strato intermedio che si sviluppa in ossa, muscoli, tessuto connettivo, reni, gonadi e sistema circolatorio.
  3. L’endoderma. Strato germinale più esterno che si sviluppa nella pelle, nel cervello, nel midollo spinale e nel sistema nervoso periferico.

Semplificando, possiamo dire che la pelle è la parte più esterna del cervello e il cervello è la parte più interna della pelle.

La pelle,  l’organo più grande dell’essere umano (ha una superficie  compresa tra  1,5 e 2 m2 circa e pesa circa 10 kg.) è altamente innervata,  contiene milioni di recettori sensoriali che raccolgono le informazioni dall’ambiente esterno, tramite il sistema nervoso periferico, e le trasmettono al sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale).

Il cervello include: ricezione, elaborazione e trasmissione delle informazioni ambientali dagli organi sensoriali, situati all’interno della pelle, ai sistemi di tutto il corpo.

La stretta relazione evolutiva tra la pelle e il cervello si protrae tutta la vita, influenzando i processi neurologici come lo sviluppo, le funzioni del cervello, l’equilibrio ormonale, l’umore e il comportamento.

La scienza ha verificato che il contatto con i nascituri aumenta la stabilità fisiologica, promuove il benessere psico-emotivo e sostiene lo sviluppo strutturale e funzionale del cervello nei neonati.

Uno studio condotto da Allan Schore (neurobiologo dell’Università della California), ha dimostrato che il tatto è un elemento essenziale nel processo di maturazione delle strutture cerebrali vitali, come l’amigdala.

Questa parte del sistema limbico (l’amigdala), che è implicato nell’apprendimento emotivo, nella modulazione della memoria e nell’attivazione del sistema nervoso simpatico, viene attivato attraverso il contatto pelle a pelle nei primi due mesi dopo la nascita.

Ricerche sul potere del tocco: salute psicologica e legame

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Uno studio effettuato sulla stimolazione tattile-cinestetica, pubblicato su Pediatrics Field et Al, ha dimostrato che i neonati prematuri che ricevevano un massaggio di 15 minuti 3 volte al giorno, hanno avuto un aumento di peso del 47% e una maturazione più rapida del loro sistema nervoso (misurata in base ai livelli di attività e alla reattività) rispetto ad altri bambini che sono stati lasciati solo nell’incubatrice.

I neonati prematuri, trattati con terapia tattile, sono stati dimessi dall’ospedale in media sei giorni prima rispetto ai neonati che non hanno ricevuto trattamenti di massaggio.

James Prescott (neuropsicologo e amministratore di scienze della salute presso il National Institute di Washington) ha attestato che il tatto e il movimento sono i sensi più importanti che influenzano il normale sviluppo del cervello e possono essere considerati critici per la corretta integrazione, connessione e attivazione di quelle aree del cervello che sono coinvolte nella salute psicologica e nel legame.

Oltre ad influenzare lo sviluppo delle strutture cerebrali e del metabolismo, è stato dimostrato che il contatto pelle a pelle, nei primi anni di vita, crea una base per espressioni comportamentali pacifiche.

Dopo aver analizzato i dati antropologici di 49 culture primitive, Prescott è stato in grado di concludere che le società in cui i bambini venivano portati sul corpo delle madri durante il primo anno di vita, mostravano una violenza significativamente inferiore rispetto ai gruppi che non avevano adottato questo livello di cura intima.

Inoltre, il ricercatore è stato in grado di osservare un’associazione tra una maggiore durata dell’allattamento al seno (più di due anni e mezzo) e casi di suicidio molto bassi o inesistenti in queste culture primitive. Prescott ha concluso che, durante il periodo sensibile della formazione del cervello nei neonati, il contatto pelle a pelle è un fattore necessario per un sano sviluppo neurologico e, di conseguenza, protezione contro la depressione e la violenza.

Ricerche sul potere del tocco: il terzo cervello?

La pelle, tramite il tatto, invia segnali nervosi e ormonali al centro di elaborazione cognitivo ed emotivo del cervello.

Un ulteriore studio pubblicato sull’International Journal of Neuroscience, dimostra che in seguito al massaggio, il sistema nervoso parasimpatico viene stimolato. I livelli di ormoni dello stress, tra cui adrenalina, noradrenalina e cortisolo, vengono abbassati, il che porta ad una diminuzione dello stress, dell’ansia e delle sensazioni di sopraffazione.

Inoltre, i neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina, sono potenziati promuovendo un miglioramento dell’umore, una maggiore vitalità e una sensazione generale di benessere.

Un altro ormone che viene attivato attraverso il contatto pelle a pelle è l’ossitocina, l’ormone responsabile del legame, della creazione di fiducia e del rafforzamento delle relazioni.

La connessione tra il contatto pelle a pelle e l’attività del cervello e del sistema nervoso, ha un forte impatto sulla nostra salute mentale e sullo sviluppo di un sano rapporto con noi stessi e con gli altri.

Il ricercatore giapponese Mitsuhiro Denda, nel suo articolo “Epidermis as the ‘Third Brain?”, introduce l’idea che l’epidermide (lo strato più esterno della pelle) che costituisce l’interfaccia tra il corpo e l’ambiente, possa essere considerata il “terzo cervello” (accanto al tratto digerente come il” secondo cervello”), poiché contiene più sensori ambientali, un sistema di elaborazione delle informazioni sensoriali e genera una varietà di ormoni e neurotrasmettitori con il potenziale di influenzare stati ed emozioni di tutto il corpo.

Ricerche sul potere del tocco: il ruolo dei cheratinociti epidermici

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I cheratinociti epidermici sono il principale tipo di cellula dell’epidermide che ha origine nello strato più profondo dell’epidermide (lo strato basale) e si sposta fino allo strato barriera finale della pelle (lo strato corneo) durante il loro processo di differenziazione. I cheratinociti contengono sensori di input meccanici, temperatura e stimoli chimici, nonché una serie di recettori neurotrasmettitori che svolgono un ruolo importante nel sistema nervoso centrale.

Inoltre, tutti i componenti dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), un’unità neuroendocrina interattiva che descrive la connessione funzionale tra l’ipotalamo, la ghiandola pituitaria (entrambi situati nel cervello) e le ghiandole surrenali (sopra i reni) possono essere trovati nei cheratinociti epidermici.

L’asse HPA è considerato un fattore chiave nel mantenimento dell’omeostasi e della risposta del corpo allo stress attraverso la produzione e la secrezione di cortisolo. La localizzazione di questo sistema all’interno dell’epidermide supporta l’ipotesi di Mitsuhiro Denda che la pelle svolga un ruolo significativo nell’adattamento della fisiologia di tutto il corpo e delle risposte emotive ai cambiamenti nell’ambiente.

Mark Rapaport  (presidente del dipartimento di psichiatria e scienze comportamentali presso la Emory University School) ha svolto uno studio per verificare gli effetti del massaggio sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) e sulla funzione immunitaria.

L’esperimento ha coinvolto 2 gruppi di giovani adulti:

  • Il 1° gruppo ha ricevuto 1 massaggio a settimana (massaggio svedese o leggero).
  • Il 2° gruppo ha ricevuto 2 massaggi a settimana (massaggio svedese o leggero).

Il team di ricerca ha registrato e confrontato,  tra gli altri parametri, il rispettivo aumento o diminuzione di ossitocina (ormone del legame), cortisolo (ormone dello stress) e livelli di corticotropina (ormone dello stress).

I giovani adulti che hanno ricevuto massaggi settimanali non hanno mostrato una risposta significativa di cambiamento. Gli altri, che hanno ricevuto massaggi due volte a settimana, hanno mostrato schemi di risposta con livelli di ossitocina aumentati e livelli ridotti di cortisolo e ormoni corticotropinici surrenali.

Questi risultati mostrano che i massaggi frequenti hanno un effetto sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) e possono contribuire a facilitare il benessere e ridurre i livelli di stress.

Ricerche sul potere del tocco: nuove metodologie olistiche

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Sulla base del crescente corpo di prove scientifiche che riguardano la connessione fisiologica tra la pelle e il sistema nervoso e, di conseguenza, la salute emotiva e mentale, vengono esplorate nuove metodologie combinando diverse modalità di trattamento che possono creare nuovi approcci di terapia olistica.

Un esempio nel campo della medicina è la sottospecie in via di sviluppo della “psicodermatologia”, che unisce psichiatria e dermatologia e le loro rispettive concentrazioni sul trattamento dei processi mentali manifestati internamente e le malattie della pelle manifestate esternamente.

Lo psichiatra  Mohammed Jafferany ha osservato, in seguito ad uno studio di ricerca, che in una tipica pratica dermatologica, dal 30% al 40% dei pazienti ha problemi psicologici in relazione ai propri sintomi dermatologici.

Infatti:

  • Il 50% delle persone con acne riferiscono che l’inestetismo aumenta con lo stress.
  • l’80% delle persone con dermatite atopica (eczema) afferma che lo stress psicologico aggrava o provoca il prurito.
  • Il 90% delle persone con rosacea afferma che lo stress innesca una riacutizzazione, rendendo la loro pelle ipersensibile.
  • Il 100% di quelli con sudorazione eccessiva (iperidrosi) afferma che le emozioni innescano la loro reazione.
  • Le riacutizzazioni ricorrenti della psoriasi sono state attribuite allo stress fino all’80% degli individui.

Inoltre, nei pazienti affetti da psoriasi con depressione associata:

  • Il 9,7% ha riconosciuto un “desiderio di morire”.
  • Il 5,5% ha riferito di ideazioni suicidaria attiva.

Claudia Aguirre, neuro-scienziata specializzata sulla connessione tra psicologia e pelle, suggerisce che la terapia del tocco fornita dagli operatori del benessere, potrebbe offrire ai clienti terapie integrative mente-corpo che ripristinano l’equilibrio cellulare tra pelle, il sistema nervoso e il sistema immunitario.

Le emozioni, in particolare lo stress e l’ansia, non devono essere ignorate quando si tratta di curare il corpo. Non solo possono innescare o esacerbare le condizioni della pelle, ma possono effettivamente influenzare una persona così profondamente da essere segnata per la vita, o peggio ancora, farle desiderare di togliersi la vita.

Ricerche sul potere del tocco: benefici e responsabilità nelle tue mani

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Negli ultimi decenni, la ricerca scientifica e l’applicazione di nuove tecniche di neuroscienza hanno portato a numerose ed entusiasmanti scoperte e una comprensione più profonda riguardo alla connessione cervello-pelle, anche se c’è ancora tanto da scoprire.

Noi, estetiste e/o massaggiatori, abbiamo nella società moderna (descritta come priva di tatto) la fortuna di toccare la pelle dei clienti (quasi una rarità) e, con le informazioni assunte, dobbiamo avere la consapevolezza che le nostre mani non stanno semplicemente pulendo un viso o sciogliendo delle tensioni, ma stanno fornendo una terapia mente-corpo che ripristina l’equilibrio cellulare tra la pelle, il sistema nervoso e il sistema immunitario.

Gli operatori del benessere possono contribuire, con un trattamento alla volta, a creare un mondo più connesso e compassionevole, al di là degli effetti immediati della riduzione dello stress individuale.

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