Termoterapia e massaggio

Tempo di lettura: 8 minuti

Possiamo utilizzare un impacco di calore a beneficio di una lesione. Ma c’è qualche controindicazione? Come prepararlo? Applicarlo prima, durante o dopo il massaggio?

termoterapia e massaggio

I benefici della terapia del calore o termoterapia era già utilizzata dagli antichi Egizi, dai Greci e dai Romani sia per lenire dolori che per rilassare la muscolatura.

Oggi fanno parte di questa terapia, bagni termali, fanghi, strumenti fisioterapici come la radio terapia ed altri trattamenti.

L’effetto diretto della termoterapia è quello di determinare una vasodilatazione e una riattivazione della circolazione sanguigna e del metabolismo, oltre a stimolare l’attività secretoria ghiandolare e la rigenerazione dei vari tessuti. Al calore vengono ricondotti anche incisivi effetti ipotensivi e analgesici.

Tuttavia, un impacco caldo e quindi un flusso sanguigno accelerato, può creare anche seri danni ai tessuti.

Termoterapia e massaggio: come avviene la vasodilatazione?

Nel momento in cui posizionammo l’impacco caldo sulla zona avente bisogno del cliente, si determina, in quella zona, un aumento di temperatura che comincia a stimolare i termocettori collegati ai vasi sanguigni.

L’aumento della temperatura produce il rilascio di mediatori chimici della difesa immunitaria:

Il rilascio di questi mediatori fa parte della risposta infiammatoria.

La bradichinina in particolare, rilassa la muscolatura liscia dei vasi sanguigni, con conseguente vasodilatazione e permeabilità dei vasi, osservabile soprattutto a livello dei capillari e delle venule. Una volta che i vasi sono stati dilatati, il flusso sanguigno aumenta nell’area di concentrazione del calore.

La maggiore permeabilità, causata dalla bradichinina, consente la fuoriuscita dei leucociti che fagocitano agenti lesivi, uccidono batteri, degradano il tessuto necrotico e gli agenti estranei, inoltre partecipano alla successiva riparazione dei tessuti.

Il processo di guarigione di una lesione è suddivisa in 3 fasi:

  • Fase infiammatoria che si divide in:
    Infiammazione acuta, dura pochi giorni.
    Infiammazione cronica, può durare anche anni.
  • Fase di proliferazione (da 3 a 24 giorni).
  • Fase di rimodellamento (da 6-10 giorni a 12-24 mesi).

Una di queste fasi è controindicata per l’applicazione di un impacco caldo.

Termoterapia e massaggio: Stop all’applicazione dell’impacco caldo

 

Nella fase infiammatoria acuta il corpo sta attivamente contenendo il tessuto danneggiato, proteggendo la zona da ulteriori lesioni.

La crioterapia (il freddo) è molto utile durante questa fase, per ridurre il gonfiore.

La termoterapia, applicata su un sito di infiammazione acuta, è invece una seria controindicazione ed una breve incursione nella emodinamica ci chiarisce il perché.

In circostanze normali, il sangue arterioso scorre nei capillari portando globuli bianchi, ossigeno, e sostanze nutritive ai tessuti e quello venoso porta via cellule usate, fluidi e  detriti cellulari.

Le vene, rispetto alle arterie, possono trattenere più sangue all’interno delle loro pareti che possono quindi dilatarsi con un volume eccessivo, ciò è chiamato pool venoso.

Applicare un panno caldo su una zona che sta vivendo uno stato di infiammazione acuta, causa un enorme aumento anche del volume arterioso e una diminuzione della pressione arteriosa aggravando la situazione già critica di suo.

L’anidride carbonica, i detriti cellulari e vari altri prodotti di scarto, in questa situazione, non sono in grado di penetrare nelle pareti dei vasi e non possono lasciare il sito leso. Ciò causa ipossia o mancanza di ossigeno nell’area.

In questo stato ipossico, la mancanza di ossigeno e l’aumento dei prodotti di scarto nel sito danneggeranno ulteriormente i tessuti.

Il calore durante la fase infiammatoria può arrestare il processo di guarigione e creare anche il doppio dei danni. Il risultato di questa situazione è chiamato danno ipossico secondario.

Quindi, nella fase di infiammazione acuta è vivamente sconsigliato l’applicazione dell’impacco caldo o di qualsiasi altra fonte di calore.

Termoterapia e massaggio: Avanti all’applicazione dell’impacco caldo

Sia nella fase di proliferazione che di rimodellamento si può applicare l’impacco caldo, che accelererà il processo di guarigione.

Anche in caso di tensioni muscolari, adiacenti al sito danneggiato, il calore come il massaggio, lo stretching e altre terapie neuromuscolare, rilasseranno i tessuti.

Quando applichiamo un impacco caldo, nella zona interessata, si crea una vasodilatazione che consente anche una maggiore permeabilità dei vasi.

La permeabilità dei vasi sanguigni consente al fluido interstiziale e alla combinazione di acqua e vari soluti, di fuoriuscire dai vasi insieme ai globuli bianchi che ripuliscono eventuali tessuti danneggiati nell’area. Il fluido interstiziale fresco reintegrerà il citoplasma delle cellule locali fornendo anche nutrienti ed elettroliti a quelle cellule.

L’aumento dei nutrienti e fluidi nel tessuto muscolare consente alle cellule di guarire e creare più spazio interstiziale tra le fibre. La combinazione di fluidi e nutrienti creerà una maggiore flessibilità ed estensibilità muscolare.

L’applicazione del calore in una specifica zona determina la tissotropia o la liquefazione di una sostanza viscosa. Quando ai muscoli manca quella fluidità, possono irrigidirsi e le cellule del fuso muscolare si accorciano. La termoterapia può creare rilassamento muscolare, aumentare la flessibilità, migliorare la propriocezione e persino ridurre la sensibilità e il dolore dei nervi.

La termoterapia è, dopo tutto, un analgesico, il che significa che riduce il dolore. Difatti, il calore agisce a livello delle molecole (come un farmaco) disattivando i messaggi di dolore inviati dal corpo umano al cervello.

Termoterapia e massaggio: i vantaggi che i clienti ricavano dall’applicazione del panno caldo

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Quando applichi un impacco caldo sulla zona necessitante, i termorecettori inviano segnali al corpo affinché venga attivata la risposta infiammatoria. Il processo rilascia la bradichinina, che dilata i vasi sanguigni aumentandone la permeabilità e quindi il flusso sanguigno.

La dilatazione e la permeabilità permettono un aumento dell’ossigeno e dei nutrienti utili al ripristino di eventuali tessuti danneggiati. Il fluido interstiziale extra crea più spazio tra le fibre muscolari e ripristina l’idratazione dei tessuti. La combinazione di idratazione e calore consente ai muscoli di diventare più flessibili e meno rigidi. Il calore riduce sensibilmente i segnali del dolore che arrivano al cervello.

Termoterapia e massaggio: il massaggiatore può applicare l’impacco caldo

La terapia del caldo può essere applicata solo su lesioni in cui è terminata la fase acuta dell’infiammazione (non devono essere presente gonfiore, calore, rossore).

La termoterapia è usta per diverse condizioni:

  • Congestione nasale.
  • Problemi agli occhi, come i porcili.
  • Infezioni dell’orecchio.
  • Dolori mestruali.
  • Mal di schiena cronico.
  • Lombalgia.
  • Artrosi reumatica.
  • Reumatismi.
  • Mal di schiena a carico di ossa e muscoli.
  • Processi tromboflebitici agli arti.
  • Riassorbimento degli ematomi.

Per le condizioni sopra citate, l’impacco caldo è esclusivamente applicabile da un socio sanitario, a seguito di una valutazione e di una precisa indicazione medica o infermieristica.

Noi massaggiatori possiamo applicare un panno caldo semplicemente per rilassare o lenire il dolore laddove, passata la fase di infiammazione acuta, ci sia stata una diagnosi ed è certo che non ci siano problematiche al di fuori del nostro ambito.

Quindi per:

  • Muscoli doloranti, dovuti ad un intenso sforzo fisico, come palestra, corsa, ecc.
  • Tensioni muscolari croniche.
  • Mal di schiena cronico.
  • Semplicemente per rilassare.

Se un cliente è affetto da condizioni come diabete, ipertensione o malattie cardiache, prima di  sottoporsi all’applicazione di un impacco caldo, deve chiedere il consenso al proprio medico curante.

Esistono 2 tipi principali di impacco caldo:

  1. Impacco caldo umido. Viene utilizzato un liquido caldo per indurre calore in una zona. Esempio, l’utilizzo di un asciugamano immerso in acqua calda.
  2. Impacco caldo secco. Viene utilizzata una superficie asciutta per indurre calore in una zona. Esempio una borsa dell’acqua calda in gomma.

Entrambi gli impacchi trasferiscono calore alla pelle, ma l’impacco caldo umido è generalmente più efficace di quello secco, soprattutto per i dolori muscolari profondi.

Uno studio effettuato sugli effetti dell’impacco caldo e pubblicato sul Jornal of Clinical Medicine research, ha dimostrato che il calore umido aiuta ad alleviare più dolore muscolare e in meno tempo rispetto all’applicazione di calore secco.

Termoterapia e massaggio: come preparare un impacco caldo

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Preparare un impacco di caldo umido.

Occorrente:

  • 2 teli di media grandezza.
  • Telo di plastica (opzionabile).
  • 1 ciotola.
  • Acqua calda.
  • Oli essenziali (opzionabile).

Procedura:

  1. Riempire una ciotola con acqua calda, ma non scottante al tatto.
  2. Versare poche gocce di 1 o massimo 3 oli essenziali nell’acqua. Per maggiori benefici è possibile, ma non obbligatorio, aggiungere degli oli essenziali all’impacco caldo. Infondo a questo post trovi gli oli essenziali che riducono l’infiammazione.
  3. Immergere l’asciugamano in acqua calda per poi strizzare l’eccesso.
  4. Piegare l’asciugamano prima in un quadrato e poi arrotolarlo.
  5. Applicare l’impacco caldo sulla zona dolorante srotolandolo lentamente per verificare, chiedendo al cliente, che la temperatura sia tollerabile.
  6. Coprirlo con il secondo telo (asciutto) per ridurre la perdita di calore. Volendo, sopra il telo asciutto puoi mettere anche un telo di plastica.
  7. Tenere l’asciugamano in posa per 20 minuti.
  8. Rimosso l’impacco caldo, asciugare la zona con un asciugamano asciutto.

E’ possibile riscaldare panni caldi anche con l’hot cabinet.

Controllare ogni 5 minuti la temperatura dell’impacco caldo, cambiarlo se si è raffreddato.

Termoterapia e massaggio: quando applicare un impacco caldo

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Se si vuole utilizzare l’impacco caldo per lenire dolori dovuti ad un’infiammazione cronica, è consigliabile non massaggiare la zona in questione o al massimo effettuare qualche sfioramento. Come puoi leggere da questo post, trattamenti troppo energici e/o invasivi possono ulteriormente peggiorare l’infiammazione.

Il massaggio di per se già produce calore e richiama il sangue alla superficie, per tanto il massaggio più l’impacco caldo potrebbe risultare eccessivo.

In questo caso, se per esempio la zona dolorante è il fondo-schiena, applica in quella zona l’impacco caldo e, nel frattempo, massaggia le gambe e il resto della schiena (zone limitrofe all’impacco).

Se invece vuoi utilizzare l’impacco caldo per muscoli doloranti, dovuti ad un intenso sforzo fisico o per rilassare ulteriormente il cliente, puoi applicarlo:

  • Prima del massaggio. Questa opzione è particolarmente utile subito dopo un allenamento. Dona ai muscoli la possibilità di rilassarsi prima di un massaggio.
  • Durante il massaggio. In base alla posizione del cliente, puoi poggiare un asciugamano caldo sul viso o sul collo o sulla schiena mentre effettui il massaggio.
  • Dopo il massaggio. Terminato il massaggio puoi prolungare il benessere del cliente lasciando, ad esempio, un asciugamano caldo sulla schiena per un po’ tempo.

Puoi anche provare una combinazione delle tre sopra citate.

Tieni presente che un asciugamano caldo, ma aperto (rispetto ad uno chiuso a pacchetto) si raffredda velocemente e la sensazione del freddo risulta sgradevole.

Anche in queste circostanze puoi utilizzare l’aromaterapia per il trattamento e creare un’esperienza veramente unica ed avvolgente.

Sia che usi asciugamani caldi per rilassare o come impacco caldo per lenire i dolori, fai sempre attenzione alla temperatura, essi vanno cambiati o rimossi prima che si raffreddino.

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